Quel pirla dalla cravatta verde

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Quel pirla dalla cravatta verde

Quando vedo Roberto Maroni, in tenuta ufficiale, quindi come Governatore della Lombardia, con la cravatta verde, mi viene spontaneo esclamare. SEI UN PIRLA!
Ma dire pirla a un leghista è un complimento, almeno da parte mia, dal momento che ho sempre usato nei riguardi dei buzzurri padani ben altri epiteti.
Ma al di là delle parole che non basteranno mai a classificare la loro ignoranza, mi chiedo come si possa permettere che un rappresentante istituzionale esibisca la propria appartenenza politica.
È semplicemente vergognoso, è semplicemente dissacrante della stessa carica che riveste. Se non basta il buon senso, che intervenga la legge!
Certo, anche un Presidente della Repubblica mantiene le proprie idee, ma esternamente non deve manifestarlo, essendo ora presidente di tutti gli italiani. Così un sindaco. Così il governatore di una provincia.
No, i leghisti devono distinguersi sempre. Loro confondono un fazzoletto con un’idea, o meglio nascondono l’idea dietro un fazzoletto o una cravatta. La nascondono perché i leghisti non hanno idee, non hanno pensieri profondi. Sono poveretti, a cui è rimasta solo una cravatta da esibire, per distinguersi dagli altri, ma gli altri per fortuna non hanno bisogno di cravatte o di fazzolettini per farsi valere. Ci si distingue nel pensiero, e non nei segni esteriori.
Roberto Maroni, quando indossi la cravatta verde, sei proprio un PIRLA! Certo, lo sei anche senza indossarla, dal punto di vista politico. Quando parli nelle grandi manifestazioni internazionali, riveli tutta la tua inettitudine. Fai semplicemente pena. Ce la metti tutta per dimostrare di essere “intelligente”.
Poveretto!
Sarai anche una brava persona!
Ma sei un PIRLA!
1 novembre 2015
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