Renzi o Bergoglio? Mille volte, Renzi!

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Renzi o Bergoglio? Mille volte, Renzi!

All’inizio della sua carriera politica, già da sindaco di Firenze, non avevo una grande simpatia per Matteo Renzi; anzi, lo avrei fulminato volentieri. Poi, man mano, ho compreso che senza di lui l’Italia sarebbe sprofondata negli abissi. Ora lo sostengo, anche perché, oltre Renzi, c’è il vuoto: a parte la disfatta della destra berlusconiana, i grillini e i leghisti rappresentano il nulla politico o, meglio, sono così stupidi da non capire che il loro compito è quello di stare sempre all’opposizione, come movimenti di protesta. Ogni volta che vanno al potere, fanno solo disastri. Sono incompetenti, presuntuosi, ignoranti, politicamente parlando. Nelle loro mani, e magari ci finiremo presto, saremo fritti in padella! Ma c’è sempre Qualcuno che dall’alto si diverte a tirarci fuori, magari abbrustoliti ma ancora vivi! Quando anche a Lui verrà meno la pazienza, allora saranno guai per tutti! Ma c’è sempre un nuovo seme pronto a spuntare dalla terra bruciata! Sarò ingenuo, ma ci credo.
Papa Bergoglio, all’inizio, mi aveva entusiasmato, anche perché temevo che a salire sul soglio pontificio andasse il ciellino Angelo Scola, e allora sì che saremmo finiti dalla povere nella merda. Ma, si sa, la Chiesa ha sempre attraversato periodi bui e periodi meno bui, momenti di rinnovamento e momenti di ritorno al passato più vergognoso. La Chiesa varia d’umore, e anche se talora azzecca un papa che accelera, poi in controtendenza arriva un altro che mette il piede sul freno.
Bergoglio, in realtà, era partito inserendo la quinta, suscitando subito un entusiasmo mondiale, soprattutto per il suo modo di fare e per il suo modo di dire. Sembrava che la Chiesa finalmente avesse preso il largo, o le ali per volare. Man mano passavano i giorni, il mio entusiasmo però si raffreddava, constatando che il consenso era irrazionale, emotivo, istintivo, e, paradossalmente, aveva catturato anche i razionalisti, i miscredenti, gli atei. Mi chiedevo: forse qualcosa non va, o forse sono io che sto diventando razionalista, miscredente, ateo? A dare manforte alla mia sempre più forte presa di distanza dal consenso bergoglioniano è stata la mia scoperta della Mistica, che mi ha portato in un mondo sempre più all’opposto di quello di una Chiesa superficiale, alla ricerca di qualcosa di esteriore al mondo dello spirito interiore. Papa Francesco stava facendo un’operazione di facciata, per rimettere la Chiesa in concorrenza politica con gli altri Stati mondiali. Quando parlava di problemi sociali, diventava un leader indiscusso, e quando parlava di fede o di morale, le sue battute diventavano talmente mediatiche da farlo apparire come il non plus ultra nel campo dei diritti umani.
La mia razionalità, la mia miscredenza, la mia laicità, ma soprattutto il mio amore per la Mistica mi tenevano sul chi va là. I dubbi aumentavano, così come si intensificavano le domande: questo papa dove porterà la Chiesa di Cristo? nelle braccia di una massa che appena si accorge di un imbonitore si butta nelle sue braccia, ma solo perché è un imbonitore spara-fumo? E così arrivai al mio totale dissenso nei riguardi di una Chiesa bergoglioniana solo apparenza e pseudo-profeta.
Ma il problema vero è che attualmente mi sembra di essere rimasto solo o quasi solo a dissentire, visto che gli storici contestatori si sono devotamente genuflessi ai piedi di questo papa. Ogniqualvolta ne parlo male, mi sento addosso le ire di tutti, anche delle Comunità di Base, diventate super-ortodosse. Non conosco preti che dissentono da questa Chiesa nelle mani di un grande leader dal carisma mediatico, e nulla più.
Matteo Renzi è odiato da mezza Italia, e lo sa, ed è per questo che lo stimo, perché è odiato da una massa di coglioni che sperano sempre nell’imbonitore in stile berlusconiano. A differenza di Renzi, Bergoglio cerca il consenso generale, e per ottenerlo non fa fatti ma battute che fanno cascare ai piedi come polli anche i stagionati anticlericali di un tempo. 
Se il mondo politico italiano ha bisogno di un Renzi che se ne frega del consenso, la Chiesa ora è caduta nelle mani di un grande imbonitore. Lo so: lo Spirito penserà poi a donarci un altro papa meno spettacolare, che punterà ad un altro volto della Chiesa, quella che si fa odiare dalla massa, proprio perché scommette sulla mente o sul pensiero. Questo non significa che la Chiesa dovrà essere intellettuale o dogmatica, tutt’altro: la Chiesa dovrà puntare sulla coscienza, sulla libertà dello spirito, sull’essere interiore, educando al rispetto dei diritti di tutti e nello stesso tempo facendo capire che i diritti senza i doveri sono fasulli.
Dopo Renzi, ci sarà il vuoto, dopo Bergoglio spero che lo Spirito si riprenda il suo spazio, che è quello di riattivare l’essere, nella sua realtà più profonda, là dove il divino (chiamatelo come volete) spingerà ad uscire, per ridare un volto nuovo non solo a questa povera Chiesa, ma al mondo intero, distrutto dall’avere.
2 luglio 2016
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

5 Commenti

  1. Heidy ha detto:

    Vorrei fare a Matteo Renzi i miei auguri e complimenti e ai suoi avversari del suo partito vorrei dire: Non vi sembra, che anche voi avete le colpe delle ultime elezione. Vi sembra normale che ogni giorno attacate il vostro presidente. La gente si sente insicuro con questi vostri atteggiamenti.

  2. Alberto ha detto:

    Lunga vita a papa Bergoglio

  3. Patrizia ha detto:

    Matteo non devi mollare, vai avanti.

  4. GIANNI ha detto:

    Sarà per deformazione professionale, sarà perchè i miei principali interessi passano più o meno tutti da ponderate analisi di situazioni, in vari ambiti, ma mi viene istintivo ormai da molto tempo non soffermarmi mai alla prima impressione.
    Anche perchè spesso si rischia di restare delusi.
    Che si tratti di analisi storiografica, piuttosto che politogica, o anche, perchè no;, di un’analisi finanziaria, e sinanco di medicina, noto spesso una differenza fondamentale tra chi ha passione e tempo per approfondire le cose e chi no…..
    Certo, i più non hanno voglia di studiare, forse alcuni perchè ritengono di aver già fatto troppi studi nella loro vita, e così la massa è più facile che ragioni con la pancia, che con la propria testa.
    Certo, più semplice, tanto per fare degli esempi, basarsi solo su quello che dice un papa, piuttosto che domandarsi cosa quel papa avesse detto prima di salire al soglio petrino, o se quello che dice sia innovativo o meno.
    Questo, non per dire che necessariamente uno debba essere progressista o conservatore, ma solo per amor di verità storica.
    Cioè ingiusto interpretare una figura, anche storica, per quello che non è.
    Quanto alla politica, inutile nasconderselo; non conta quel che si dice, ma quel che si fa, e quel che si fa può essere giusto o errato non a priori, ma in relazione, ad esempio, ad una certa situazione economica.
    Non è un caso che esistano discipline come l’economia politica o
    la scienza delle finanze, che dicono cose quanto meno attendibili statisticamente, e che a seconda che tali insegnamenti vengano rispettati o meno, una situazione migliori o meno.
    Qualcuno forse ricorderà che io ero contrario a certi governi e, pur non essendo mai stato di sinistra, avevo invece sostenuto Renzi.
    Il mio giudizio prescindeva dalla simpatia/antipatia verso i singoli, ma si basava e tuttora si basa sui programmi.
    Fare infatti certe cose era, come dire..la medicina giusta per certe soluzioni, mentre altre ricette erano profondamente errate.
    Non è un caso se certi parametri sono andati in un certo modo con questo governo, e diversamente con altri…..
    Appunto, un po’ come con la medicina.
    Ci sono medici che si aggiornano e valutano le più moderne terapie a fronte di certe patologie, altri che rimangono ancora al passato….
    Occorre, invece, sempre una disamina attenta di fatti e situazioni, lasciando da parte le sensazioni a pelle…che sono le solo che rimangono a chi pressapochista vuol restare…….
    E qualcuno ricorderà che prima ancora che Bergoglio salisse al soglio petrino, certe cose le avevo previste…
    Difficile?
    No, facile, se si andava a vedere cosa già aveva detto Bergoglio, a meno di ritenere che fosse una persona contraddittoria, disponibile a cambiare certe opinioni solo per il fatto di essere divenuto pontefice.
    Anche per questo, nelle tante diatribe che imperversano in vari ambiti, in primis quello politico, inutile fare interventi a suon di insulti ed similia..
    la ragione alla fine sta solo dalla parte di chi dimostra appunto le proprie motivazioni, e sta tutto lì.
    Non a caso ottimo esempio ci proviene dalle analisi giuridiche…..solo chi dimostra la propria ragione e l’altrui torto alla fine sarà vincitore…
    Ed io resto convinto che questo principio, cioè aver ragione perchè lo si dimostra, dovrebbe valere in tanti campi.
    Oggi, ad esempio, chi ritiene bergoglio un innovatore nel campo della dottrina e della morale, alla fine probabilmente rimarrà deluso….ma se sarà deluso è solo perchè non ha compiuto un’analisi attenta delle cose, non certo perchè Bergoglio abbia detto cose poi non mantenute…..

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