Capisco… e non capisco…

 

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Capisco… e non capisco…

CAPISCO
l’imbecillità di un mondo politico ridotto ad un merdaio,
o, con un occhio più blando, un regno di fannulloni,
che amano prendere per il culo una massa di rincitrulliti.
CAPISCO
una società di ferri arrugginiti,
o, nel migliore dei casi, una massa di rincoglioniti
appesi alla forca della loro colpevole rassegnazione.
CAPISCO
anche le brave persone per necessità,
o, diciamo meglio, gli incapaci di fare il male,
che se ne stanno ad amoreggiare con la loro ombra di coscienza.
CAPISCO
i giovani che non fanno che lamentarsi
di essere capitati in questa società di vecchi balordi,
o, diciamo con più rispetto, una generazione di bamboccioni.
CAPISCO
quando il cielo si incazza mandando giù saette d’ogni genere,
e la gente spaventata teme le ire divine,
o, con più realismo, quando la terra trema di brutto
o bombe d’acqua spazzano via tutto,
e i poveri cristi maledicono dio e i santi.
MA NON CAPISCO
una Chiesa castrata nello spirito,
un grosso animale tutto corpo,
marchingegno di promesse lanciate al vento,
spara illusioni come missili di carta igienica,
invidiabile organismo di opere di misericordia solo corporali.
NON CAPISCO
una Fontana di Grazia,
che non sa offrire l’acqua viva che zampilla per la vita eterna.
NON CAPISCO
una Casa del Signore,
dove la Parola è ridotta ad un prurito di pelle.
NON CAPISCO
il proliferare di sètte che manipolano le coscienze,
spegnendo la libertà dello spirito.
NON CAPISCO
un dio che tace e non manda già all’inferno comunità cristiane
che pensano solo a fare mangiate,
lasciando la realtà spirituale dell’essere
alla mercé di buffoni che divertono gli scheletri con danze oscene.
Se questa è la Chiesa di Cristo,
meglio star soli, con il proprio essere,
godendosi attimi eterni di danza divina.
3 febbraio 2018
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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