L’”inutile” visita del Papa a Milano

L’EDITORIALE
di don Giorgio

L’”inutile” visita del Papa a Milano

In che senso ritengo che la visita del Papa a Milano sarà “inutile”?
In altre parole, la vista del Supremo Pastore della Chiesa produrrà tutti quei frutti diciamo “spirituali” che, in questi giorni, tutti i caporioni curiali milanesi si augurano? E quali frutti?
Siamo seri. Chi è il papa? Un dio o un semi-dio che può compiere i miracoli? O, se volete, può rendere rigoglioso un albero coi rami secchi?
Si dice che è il vicario di Gesù Cristo, ovvero il suo rappresentante sulla terra. Ma che significa?
Qui siamo nel solito discorso pagano sulle divinità o, ancor peggio, sulle divinità incarnate nei rappresentanti del potere umano.
Vedo qualcuno sorridere, come se dicessi qualcosa di strampalato. E, allora, perché chiamiamo il papa “sua santità”, “santo padre”, ecc? Non è una bestemmia?
Cristo non aveva forse ammonito, perché nessuno dei suoi discepoli si facesse chiamare “maestro” o “padre” o “guida”? «Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo» (Mt 23,8-10).
Ma che idea abbiamo ancora del papa?
Eppure la lunga storia della Chiesa ci insegna che, nel passato, ci sono stati papi donnaioli, assassini, alleati col potere più demoniaco. O no? Certo, noi cattolici siamo sempre pronti a giustificare il grande puttanaio della Chiesa, dicendo che essa è la roccia fondata sul Cristo. Cristo, sempre Cristo, ma di quale Cristo la Chiesa parla?
Che nel passato ci siano stati anche papi santi, e ultimamente abbiamo avuto papi degni di stare sulla cattedra di Pietro, questo non giustifica che la Chiesa ancora oggi debba essere governata da un “Pontifex Maximus”, con chiari riferimenti agli imperatori romani. Anche il Grande Cesare nel 63 a.C. assunse il titolo di “Pontifex Maximus”, rifiutando quello di Imperatore. Con la rinuncia del titolo da parte dell’Imperatore Graziano nel 376, la carica di pontefice massimo non fu più assunta da nessun imperatore, ma il titolo di “Pontifex maximus” fu assunto dai vescovi di Roma.
Già il fatto che il papa detenga ancora il massimo potere gerarchico nella Chiesa, ciò mi suona male, come mi suona male che il papa debba decidere lui sulle verità di fede e che abbia l’ultima parola sulla dottrina morale. 
Certo, il papa si fa anche chiamare “servus servorum Dei”, formula introdotta da Gregorio Magno (sec. IX). Ma chi non vede in queste parole una insopportabile ipocrisia, come se uno dovesse dire: sono umile, umilissimo, devotissimo, fedelissimo.
Ma torniamo alla visita di Papa Bergoglio a Milano. Non accetto che si presenti quale dio in terra che va in giro, in pompa magna, tra folle osannanti e ricompensate magari con qualche generosa indulgenza.
Si augura che verrà a benedire, a distribuire grazie divine, a compiere opere di conversione dei cuori. Ma questo non è blasfemo? Non è blasfemo osannare un essere umano, a cui vengono attribuiti poteri magici?
È inaccettabile accogliere il papa in visita pastorale con onori principeschi o faraonici. Posso anche accettare che sia un grande personaggio, e Bergoglio ci ha messo del suo per creare un grande consenso popolare, ma non accetto che la sua parola sia ritenuta la migliore e la più autorevole voce di Dio.
Verrà a Milano a dirci una buona parola? Ben venga! Di buone parole tutti quanti ne abbiamo bisogno. A creare problemi su problemi di sicurezza e di viabilità? Questo non lo accetto.
Verrà a Milano a risvegliare la nostra coscienza? Lo si spera. Ma i miracoli non si compiono con apparati o con gesti plateali.
Non credo affatto che sabato 25 marzo la città di Milano e la diocesi ambrosiana si convertiranno. Il giorno dopo, tutto sarà come prima. In più, costi da pagare e pattume da raccogliere. 
4 marzo 2017
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Angela ha detto:

    La cosa più scandalosa è il numero chiuso per malati, disabili e anziani in difficoltà. Massimo 3.000, gli altri che si arrangino. Bell’atteggiamento per una chiesa che è reduce da un anno dedicato al Giubileo della misericordia. Pero’sul sito continuano ad invitare le persone a partecipare (forse perchè i numeri sono inferiori alle attese) perchè è facile, gratuito il papa vuole incontrare tutti. Addirittura, per attirare i giovani, si sono inventati la campagna “porta un tuo amico” roba da promozione dei centri commerciali….il papa vuole incontrare tutti purchè siano giovani, forti e possibilmente belli insomma facce da pubblicità, i sofferenti che se ne stiano a casa che non fanno audience, chi soffre nel fisico non è alla moda. Oggi fanno tendenza ladri, assassini, persone che vivono la vita superficialmente e hanno un senso della moralità molto discutibile. Ciliegina sulla torta la radio ufficiale dell’evento sarà Radio Italia, io mi sarei aspettatata Radio Vaticana ma evidentemente non è abbastanza trandy per questa chiesa moderna tanto attenta al marketing. E questo scandalo del numero chiuso per i disabili è ancor più vergognoso se si pensa che in questo viaggio non è prevista la visita nè ad un ospedale, nè ad un centro disabili, nè ad una casa per anziani. La sofferenza vera, quella fisica che poi diventa anche morale è completamente cancellata. Più che la chiesa degli ultimi sembra la chiesa dei perfetti, tutta orientata sui giovani e belli. Ma tanto i giovani vanno avanti a farsi gli affari loro (e lo dimostra l’età media di chi partecipa alla messa) e chi invece è sempre stato sinceramente credente, sta iniziando ad allontanarsi perchè è disorientato e in questa chiesa ridotta ad un luna park non si ritrova più

  2. GIANNI ha detto:

    Diverse domande, che potrebbero ricondurre ad una sola: cos’è il cattolicesimo?
    Semplicemente una serie di principi, in materia di fede e di morale, elaborati dal cosiddetto magistero, cioè da uomini, principi talora antitetici con il cristianesimo originario.
    Per cui, da esempio, il papa è un uomo, ma dotato di infallibilità in materia di fede e morale (dogma della chiesa).
    Oppure è anche osannare il papa quale dio in terra.
    E se notiamo una contraddizione con quello che consideriamo messaggio originario di Cristo?
    Ebbene, rispondo con una domanda: ce l’ha forse prescritto il medico di essere…cattolici…protestanti, di destra…di sinistra…quel che volete voi?
    E qui vorrei ricordare un concetto, che ho ripetuto più volte: nella storia movimenti religiosi, culturali, politici e di varia altra natura, inizialmente unitari, hanno poi dato vita ad esponenti che su più punti la pensavano diversamente.
    Ebbene, la soluzione secondo me più naturale è la sperazione.
    E non lo dico solo in materia di religione.
    Anche in politica.
    Ad esempio dall’elezione di Renzi alla guida del PD, diversi esponenti l’hanno combattuto, dicendo che le loro idee erano diverse.
    Alla fine, com’è finita?
    COn una scissione.
    Io dico: ma perchè, se la penso diversamente da….un certo ambito, devo continuare a farne parte e dichiarare che lo rappresento?
    Perchè mai uno come D’Alema o Speranza potrebbero dichiararsi in sintonia con Renzi?
    Non lo sono mai stati, e probabilmente non è un male che se ne siano andati.
    Meglio sempre far chiarezza, che continuare con gli equivoci.
    A suo tempo Lutero si dichiarò in disaccordo, e se ne andò.
    Probabilmente ha fatto bene a farlo.
    Non mi dolungo, perchè credo che la mia riflessione sia chiara.

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