Ciellini ciechi e ottusi, tornate nel deserto!

di don Giorgio De Capitani

Premetto che l’articolo è stato scritto il 18 ottobre scorso. Dopo aver visto questa sera Report, mi riprometto di calcare ancora la mano, allibito nel sentire il nome di Scola tra i cinque docenti che avrebbero fatto scuola a Berlusconi! Chiederò pubblicamente al cardinale di discolparsi, oppure di dare le dimissioni!

Se voi chiedete ai politici lombardi se conoscevano bene Domenico Zambetti, importante assessore Pdl della Regione Lombardia, responsabile dell’assessorato alla Casa, arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver comprato un pacchetto di 4.000 preferenze (decisivo per la sua elezione con 11.217 voti nelle regionali 2010) pagando 200.000 euro a due colletti bianchi della ’ndrangheta, tutti vi risponderanno che per loro era una brava persona, e che perciò non sapevano dei suoi intrallazzi.

Pensate un po’: anche i leghisti erano all’oscuro! Loro sì che hanno le fette di salame sugli occhi! Quando naturalmente fa loro comodo. Ed ora spudoratamente si ripresentano con la coscienza pulita! Urlano, sbraitano, lasciano gli studi televisivi, in segno di protesta contro chi si permette di dire a loro la verità in faccia. No, leghisti ormai sull’orlo del precipizio, non siete per nulla puri! Chi va al potere, è attratto per forza di cose dalla calamita del compromesso, del malaffare. Perciò anche voi siete marci, vi siete lasciati corrompere. E come potevate rimanere puri al contatto quotidiano con il Mafioso d’Arcore, il Porco, il Corrotto, il Corruttore, lo Stragista? I mafiosi erano i suoi commensali quotidiani.

Beh, cari leghisti, non eravate solo voi alla mensa con il Mafioso. C’erano i vari Formigoni, i cari Lupi, tutti i caporioni di Comunione e liberazione, della Compagnia delle Opere. C’era il Vaticano, ovvero la Chiesa ufficiale italiana. Chiedete a costoro se sapevano qualcosa dell’interferenza della mafia nella politica. Vi diranno di no, proclamando la loro innocenza.

Lo giuro su Dio (non potrei, ma lo faccio lo stesso): tutti sapevano, almeno per sentito dire, ma siccome in casa cattolica pensare male è un peccato, allora è un dovere vedere sempre, anche nel bicchiere più sporco, ciò che è positivo, soprattutto se ciò torna a vantaggio della causa per cui si lotta. E qual è la causa di Comunione e liberazione e della Compagnia delle Opere? Una domanda che da sempre mi son fatta. Senza trovare ancora una risposta.

Che questi Movimenti ecclesiali perseguano lo scopo della santificazione personale in vista del premio eterno, mi può anche star bene. È vero che narcotizzano le anime, lasciando questo nostro povero mondo nelle mani di pazzoidi e di criminali, ma almeno direttamente non collaborano con i pazzoidi e i criminali. Comunione e liberazione però è qualcosa di mostruoso. Unisce la santificazione personale delle anime con la conquista del mondo politico, nei suoi molteplici aspetti, tra cui quello affaristico. Il tutto, loro dicono, per creare un mondo migliore, in vista del Regno di Dio. Sì, essi predicano il valore della fede, ma la fede ha bisogno di strutture, di scuole, di ospedali, di ambienti educativi, di mass media. Per fare tutto questo ci vogliono i soldi, i contributi, le sovvenzioni. Più opere, più soldi. E i soldi non si purificano al contatto con i grandi ideali. Se i soldi sono sporchi, sono sporchi. E hanno il potere di inquinare i grandi ideali. Il potere per di più annebbia le menti, le buone intenzioni, ti porta, volere o no, a giustificare tutto: il fine giustifica i mezzi!

Comunione e liberazione e il suo braccio finanziario, che è la Compagnia delle Opere, sono usciti di senno, al contatto con il potere politico. Quando sento e risento ancora oggi le dichiarazioni di affetto e di fedeltà da parte di Maurizio Lupi nei riguardi di Silvio Berlusconi, mi verrebbe voglia di anticipare il giudizio finale e di mandarlo subito all’inferno!

Ma come si poteva da parte di Comunione e liberazione sostenere un governo di corrotti? Inevitabilmente i caporioni sono rimasti inquinati nella mente e nel cuore. Come possono ora riconoscere di aver commesso un grosso sbagliato? No, continuano imperterriti a sostenere la loro innocenza. E anche di fronte agli scandali di oggi, è vero che stanno abbandonando al suo destino il super-ego ciellino, ma non hanno però ancora capito che è stato tutto un errore madornale entrare in politica, dalla parte del potere più marcio.

Certo, i ciellini in buona fede, quelli che io chiamo gli ingenui coglioni (che non aprirebbero gli occhi neppure se vedessero crollare il “loro” Pirellone), si sentono a disagio di fronte agli scandali del Movimento. Ma non vedono oltre il fatto di uno scandalo, che per loro  è solo l’eccezione dovuta alla debolezza del singolo.

Cari ciellini rincitrulliti, perché finalmente non aprite gli occhi? Ma come potete rinsavire, se vi hanno manipolato in toto la mente e il cuore? Come potete capire che vi hanno fregato fin dall’inizio, da quando vi hanno inculcato l’idea che il Cristo era solo “vostro”? Un Cristo da far paura allo Spirito santo, che ama la libertà piena.

Non è giunta per voi l’ora della purificazione radicale? Non capite che o vi convertite oppure per voi sarà la fine?

Tornate nel deserto, e lasciate il mondo del potere!

Non siate almeno vigliacchi: non liberatevi di Formigoni come se avesse agito di sua testa. Vi ha condotto per mano nei meandri del potere più opportunistico, e vi ha sostenuto nelle opere più impensabili. Vi ha favorito negli appalti, con una tale capacità manageriale da far invidia alle multinazionali. È vero: noi cattolici, quando vogliamo fare l’affarista, ci batte nessuno. Vaticano docet!

Cari ciellini, in fondo oggi mi fate pena. Sì, oggi. Ieri, quando eravate all’apice e conquistavate anche le parrocchie, seminando zizzania perfino tra il clero ambrosiano (zizzania ancora presente!), vi tenevo alla distanza, contrastandovi all’occorrenza. Ero convinto che, prima o poi, tutto sarebbe crollato. Le strutture cambiano, solo le parole di Dio non cambiano. Ma voi delle parole di Cristo ne avete fatto solo un alibi per seguire le parole-slogan di don Gius che, usando una terminologia accattivante, ha inoculato anche una strana teologia che dall’assoluto è scesa fino a ramificarsi nel mondo, compromettendosi fino all’inverosimile. Certo, don Giussani non s’immaginava come sarebbe cresciuto il suo bambino. Per questo, dire che è stato un profeta, è un controsenso. Ha partorito un mostriciattolo. Oggi, chi ha gli occhi aperti vede la realtà.

Lo so, cari ciellini ciechi e ottusi, non demorderete. Siete convinti di essere il sale della terra. Forse un grumo sì. Ma basta un granello di sale per sputare tutto il cibo. Ma sarete lo stesso assorbiti dalla vostra ostinazione ad essere presenti in ogni ramo della società.

La società va verso l’Umanesimo, e l’Umanesimo non soffre chiusure, etichette, pregiudizi religiosi. Certo, non esclude l’Infinito. Ma l’Infinito non ci sta come in una prigione. L’Umanesimo ha la sua anima, ma non è quella di una religione chiusa all’Umanità. Dire valori umani non significa dire valori terreni. Ma il vero pericolo è quando una religione parla di valori eterni, e si compromette con il mondo materiale.

Voi ciellini avete fatto questo: vi siete compromessi con il mondo terreno, proclamando la vostra fede nell’Eterno. Tutti quanti dobbiamo cambiare prospettiva: vedere questo mondo e l’Universo non più dal punto di vista strettamente religioso, ma Umano e Universale. Qui c’è la presenza di quel Dio che, chiamatelo come volete, ci fa allargare la mente e il cuore.

Buttiamoci pure, anima e corpo, nella società, ma con lo spirito aperto all’Umano e all’Universo, senza restrizioni alcune. Non si tratta di conquistare ogni spazio per amore del dio della nostra religione, o per amore dell’essere umano, che, per essere tale, in pienezza, non ha bisogno di alcuna bandiera, etichetta, o schieramento politico. Basta, dunque, proselitismi di ogni tipo. Basta, dunque, integralismi o fondamentalismi d’ogni genere.

Il potere lasciamolo a chi ha l’arte di governare. A noi, credenti e non credenti, spetta garantire all’essere umano la sua possibilità di vivere in pienezza. Certo, “possibilità”. E le possibilità, lo sappiamo, possono essere infinite. Purché non ci lasciamo condizionare dalle strutture di potere. 
      

9 Commenti

  1. mauro ha detto:

    …e se proprio non volete seguire l’insegnamento di Cristo ( non della chiesa che è tutt’altra cosa), il Buddha diceva:”nessuna cosa ha tanto valore da giustificare l’attaccamento”.Poveri ciellini,votati alla verginità ed alla povertà, come la intendono loro però, al riguardo è stata interessante l’interpretazione data dal sig.palmisano all’intervistatore!!! Poveracci, fanno davvero pena.

  2. Antonio Luigi Mori ha detto:

    Per la cronaca: Rocco Buttiglione, ospite stamattina alla trasmissione di RaiTre AGORA’, ha appena confermato che alla fine degli anni ’70 con Scola e Formigoni andava da Berlusconi per fargli formazione politica. Si sono visti i risultati….

  3. Gianni ha detto:

    Non ho visto la trasmissione, ma comunque mi sento di dire quanto segue.
    Lo storico Vico amava parlare di corsi e ricorsi storici.
    Tutti, più o meno, nel segno della negatività.
    Oggi Cl o Compagnia delle opere,
    ieri uno stato del Vaticano incentrato sul potere temporale e territoriale, domani chissà…..
    Sempre e comunque affari e potere.
    Quanto alle cose fatte in nome di Dio, il mondo ne è pieno, dall’inquisizione agli affari,
    dalle guerre alla politica sporca.
    Forse qualche filosofo, ogni tanto, ama essere ottimista, come Leibniz, quando diceva che viviamo
    nel migliore dei mondi possibili.
    No, non mi sento di condividere un tal punto di vista.
    Non so se viviamo nel peggiore dei mondi, ma certo non viviamo nel migliore.

  4. Luciano ha detto:

    Formigoni ha detto di avere sentito che lui è appeso a un filo. Questo filo può essere di fragile nylon o di tungsteno. Questo paragone per dire che non spetta a nessuno di decidere quando Formigoni dovrà precipitare, è solo una prerogativa di Gesù Cristo. Per questo motivo che lui dice di essere sereno, in quanto libero e fiducioso di essere nel giusto, memores del fatto che lui non ha mai preso un solo euro da nessuno! Io spero che trovi quanto prima quel tronchesino che recida quel filo di cui crede ancora di essere sostenuto. Mi auguro che precipitando, possa finalmente entrare nelle fauci della giustizia terrena e che raccolga a piene mani, i frutti della sua obbrobriosa semina. Ovviamente in Compagnia dei suoi degni compari e delle loro turpi Opere!!!

  5. Patrizia ha detto:

    Uno scoop sensazionale: Scola, Formigoni, Buttiglione,(non mi ricordo gli altri due), sarebbero stati gli insegnanti di Berlusconi e Dell’Utri. Ieri sera mi veniva quasi da ridere, solo ad immaginare la reazione di don Giorgio.
    A questo punto, se tutto ciò risulterà vero, si aprirebbero nuovi ed inquietanti scenari dietro la nascita del loro Partito.

    • max ha detto:

      con l’aiuto di wikipedia sono andato a controllare un po’ di date per capire il contesto. berlusconi chiede a don giussani di indicargli qualcuno che possa dargli qualche suggerimento ( politico ? boh dalla trasmissione non si è capito bene)siamo nel 79, berlusconi è stao nominato da poco cavaliere del lavoro da leone, non possiede televisioni e non sembra volersi interessare di politica (lo farà 15 anni dopo). dicevamo don giussani da probabilmente così poca importanza alla cosa, non se ne occupa personalmete ma gli indica delle persone tutte poco più che trentenni. un pretino emigrato in svizzera un giovane filosofo e un aspirante politico.la cosa in se mi pare poco rilevante, chissà quanti sacerdoti e non hanno dato consigli,suggerimenti,catechesi a persone che poi non si sono rilevate all’altezza

      • Antonio Luigi Mori ha detto:

        Il pretino emigrato era ritenuto un fine teologo nel movimento con un dottorato a Friburgo. E soprattutto un mangiacomunisti di prima categoria. Inoltre CL aveva iniziato la sua ascesa dopo l’elezione di Giovanni Paolo II. Urgevano svolte, anche sociali e politiche, in una Italia minacciata dal terrorismo, sbandata sul piano istituzionale. Sono gli anni della P2, cui si iscrisse Berlusconi. Insomma, non stupisce che le menti del Movimento di Giussani, di area milanese, siano state messe accanto ad un personaggio che – grazie alle televisioni – sarebbe di lì a poco cresciuto esponenzialmente. Berlusconi da sempre sognò un suo impegno politico: lo fece nel 1994. Ai Ciellini inoltre non dispiaceva farsi amico un cavallo vincente: sport in cui sono da sempre abilissimi

  6. Giuseppe ha detto:

    Quasi quasi sono più pulite le sette protestanti dei predicatori televisivi…

  7. lina ha detto:

    Prendo spunto dal VANGELO di Matteo 4, 8-11 nel racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto: “Di nuovo il diavolo lo condusse con sè sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: tutte queste cose io ti darò se, prostrandoti mi adorerai. Ma GESU’ gli rispose: vattene, Satana! Sta scritto: adora il Signore DIO tuo e a LUI solo rendi culto. Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.” IN questo passo del vangelo, VEDIAMO che GESU’ si rifiuta di diventare il MESSIA-RE e ci lascia un messaggio su cui i cristiani dovrebbero meditare. Coloro che pur ritenendosi cristiani, rifiutano nei loro comportamenti questo messaggio evangelico, liberi di farlo, ma che siano laici, vescovi, cardinali ecc., almeno abbiano il pudore di non usare CRISTO come paravento per i loro atteggiamenti.

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