Fare pace con la Terra

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Fare pace con la Terra

Continuiamo nel presentare i “sutra” (“insegnamenti sapienziali”) che esemplificano il progetto meta-politico di Raimon Panikkar.
Dopo di aver presentato: 1. “Demonetizzare la cultura”; 2. “Superare la democrazia con una nuova cosmologia”; 3. “Demolire la Torre di Babele”; 4. “Ricondurre la scienza entro i propri limiti”; 5. “Sostituire la tecnocrazia con l’arte”; vediamo con questo quarto articolo il sesto e il settimo “sutra”:
Anche qui troviamo un dialogo immaginario tra il maestro Panikkar e un giovane studente (vedere libro “Raimon Panikkar: profeta del dopodomani”, di Raffaele Luise).
6. Recuperare l’animismo
Così spiega Panikkar al suo allievo:
«Recuperare l’animismo vuol dire recuperare l’esperienza della vita in continuità con la natura. Ogni cosa è vivente. Tutto ciò che è temporale è vivente per il semplice fatto di essere temporale. Il tempo non è solo e neppure primariamente un parametro quantitativo o scientifico, è la vita stessa dell’universo. L’esistenza individuale è la simbiosi di ciascuna entità con l’Albero della Vita. In ogni frammento si racchiude una scintilla di libertà e di vita, come sembra stiano ipotizzando anche gli scienziati contemporanei. Il senso della vita consiste, allora, nel partecipare il più pienamente possibile alla vita dell’universo».
Riflessioni personali
Il linguaggio e i ragionamenti di Raimoin Panikkar non sono molto semplici da capire al volo. Si intuisce, certo, ciò che intende dire, ed è questo: non siamo viventi solo noi esseri umani, ma ogni cosa che ci circonda, soprattutto l’universo che ci fa da habitat. Di per sé il fatto di vivere nel tempo non significa che la nostra vita finisca nel tempo. La vita di cui siamo dotati supera il tempo, anche se il tempo limita la nostra esistenza fisica. Anche il corpo ha una sua vita. Ma in che senso? Anche la materia ha una sua vita, ma in che senso?
Qui entra in gioco lo spirito, la realtà che è presente, a modo suo, anche nei minerali. Ma nell’essere umano lo spirito è coscienza. Eppure sembra che proprio il regno umano sia il più incosciente essere che abiti sulla terra. La coscienza è spirito, che fa sì che ci sentiamo uniti con l’Universo.
Panikkar intende affermare che ogni cosa ha un’anima, ed è così, ma senza dimenticare che è l’essere umano ad essere cosciente di avere un’anima, ovvero lo spirito, ma talora e spesso se ne dimentica, arrivando perfino a diventare una cosa “inanimata”.
7. Fare pace con la Terra
Così spiega Panikkar:
«Nessun tentativo di ripristino ecologico del mondo riuscirà finché non arriveremo a considerare la Terra come nostro corpo e il corpo come il nostro Sé. Ma “nostro” non va inteso come possesso, perche né la Terra, ne il corpo, ne il Sé si identificano con il mio ego. Il problema ecologico, insomma, è strettamente teologico, e viceversa; e uno dei nostri doveri più importanti è di stringere un Patto di alleanza con la Terra, che non è un oggetto né di conoscenza né di cupidigia. Per questo io considero la scissione dell’atomo un aborto cosmico».
«Mi sembra un po’ forte, maestro, questa accusa».
«No. È una questione di sensibilità. Con la scissione atomica noi uccidiamo e tiriamo fuori dal ventre stesso della materia quelle particelle di energia supplementare di cui in verità non avremmo bisogno. Non ci accontentiamo di bere il latte dal petto della Madre Terra ma vogliamo spremerla al massimo. Ma non fraintendermi. Pace con la Terra non significa sguardo idilliaco o idealistico di totale passività, e neppure una idea statica della vita, come se non fossero necessari i metabolismi positivi e negativi. L’animale non uccide, mangia. La catena dell’essere è qualcosa di vivente. Vi è scambio e vi è morte. Ma vi è anche risurrezione. La pace con la Terra esclude la sua sottomissione, richiede invece collaborazione e nuova consapevolezza. È quello che io chiamo ecosofia.
Riflessioni personali
Le affermazioni di Panikkar sembrano paradossali soprattutto agli scienziati. Come sostenere che “la scissione dell’atomo sia un aborto cosmico”? Tuttavia, la spiegazione che Panikkar dà della sua paradossale affermazione ci può far riflettere: «Con la scissione atomica noi uccidiamo e tiriamo fuori dal ventre stesso della materia quelle particelle di energia supplementare di cui in verità non avremmo bisogno». Sì’, ne abbiamo bisogno, ma con quali intendimenti?
Interessanti poi le affermazioni sulla collaborazione positiva tra l’essere umano e la Terra. La Terra non va dominata, consumata, sfruttata, ma se la Terra ha bisogno di noi, noi abbiamo bisogno della Terra, nel senso che la Terra è la nostra Casa, dove più cose belle ci sono, più queste ci rendono felici.
Sulla parola ecosofia, torneremo con il prossimo articolo.
(4/continua) 
5 ottobre 2019
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

1 Commento

  1. Luigi ha detto:

    Dopo Panikkar, che ho avuto la fortuna di incontrare ad una sua celebrazione liturgica, le chiedo se sia possibile don Giorgio che faccia un editoriale su Teilhard de Chardin. Questo gesuita francese ha molto da dirci oggi. La ringrazio.

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