Da Salvini a… Salvini

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Da Salvini a… Salvini

Mi ero ripromesso di non parlare più di Salvini. Ogni parola, in bene o in male, va a suo vantaggio. Se parli del nulla, il nulla si domanda: Allora valgo qualcosa?
Dire che Salvini è il nulla politico, sarebbe un complimento al nulla, dal momento che il nulla ha un suo fascino. Pensate al suo aspetto filosofico e al suo aspetto mistico.
Matteo Salvini è un giocoliere che non sa neppure giocare, secondo le regole. Lui bara, e non si accorge neppure di barare, perché il suo cervello funziona come un orologio che segna le ore tornando all’indietro. Almeno avesse un’ora di svantaggio, anche una giornata, perfino un anno, potrei anche capirlo. C’è gente che vive ancora al tempo del medioevo. Poi, può succedere il miracolo, e le lancette corrono veloci per recuperare il tempo perduto.
No, Salvini torna sempre all’indietro, e non c’è speranza. Bisognerebbe rifare il suo cervello, il che è impossibile perfino a Dio.
E allora: non diciamo che Salvini è un nulla; e neppure diciamo che non ha futuro. Diciamo che è qualcosa di irrimediabilmente  irrecuperabile.
Certo, finalmente, era ora, il cardinale di Milano, Angelo Scola, ha detto che la Lega è solo un partito di protesta e, come tale, non ha futuro. Eminenza, è da anni che sto dicendo la stessa cosa. Quando ero a Monte, ho fatto diversi video e ho scritto diversi articoli spiegando che la Lega era un partito senza avvenire. La protesta prima o poi passa, e il partito, essendo solo protesta, per forza scompare con la protesta. Sorgeranno altri partiti di protesta, perché ci saranno proteste di altro genere, ma anche questi partiti prima o poi scompariranno. E allora, diciamo pure che i partiti di protesta hanno un loro valore, ma come protesta, ma non potranno mai governare una nazione. Per governare, occorre avere qualche idea di Bene comune in testa: bisogna passare dalla protesta alla proposta. Lo stesso Movimento 5Stelle non è ancora riuscito a prendere coscienza che non basta urlare in Parlamento.
Ma Salvini appartiene al genere peggiore della protesta. Motivo? Non sa lui stesso perché protesta. Certo, ottiene consenso, ma perché meravigliarsene, dal momento che il popolo italiano, oltre le proteste, non è mai riuscito ad andare. La gente, soprattutto oggi, nasce pancia, vive di pancia e morirà di pancia.
Quando a Salvini hanno riferito ciò che il cardinale Scola ha detto sulla Lega, si è subito eccitato, e ha detto ciò che solo un leghista (che al posto del cervello ha un orologio che segna le ore all’inverso), potrebbe dire: I leghisti sono buoni cristiani ma non fessi!
Se fossi stato al posto di Scola, avrei risposto: Che siano buoni cristiani avrei mille dubbi, ma che siano fessi metterei la mano sul fuoco!
E anche aggiungerei: Analfabeti, ignoranti, rozzi! Beh, Salvini ogni giorno lo dimostra. Per lui “il migrante è un gerundio”! Dove è andato a scuola? Che diploma ha?
Ma sì, non guardiamo a queste sciocchezze. Chi non commette errori di grammatica o di sintassi, quando parla!  Andiamo oltre, guardiamo il contenuto, la sostanza.
Appunto, guardiamo la sostanza: un bel piatto di cotechini, un buon bicchiere di vino, e la pancia è soddisfatta. Almeno questo. La vita è dura, troppo piena di doveri, povera di diritti. Godiamoci l’attimo fuggente. Al domani penseranno gli altri. Sì, gli altri! Quali altri?
Speriamo che i figli dei leghisti si ribellino ai loro padri e alle loro madri. Almeno su questo, trascurino il quarto comandamento. E, dal momento che siamo in argomento, trascuriamo anche il sesto, distribuendo preservativi, in modo tale da impedire che la Lega abbia a generare rottami di un passato che sta bloccando alle nuove generazioni la possibilità di poter guardare al mondo in senso globale.
Sì, la Lega è un insieme di rottami di cadaveri ambulanti, o di ossa inaridite. Neppure lo Spirito santo nella visione di Ezechiele potrebbe compiere il miracolo.
Diamo tempo al tempo, e la Storia, quella vera, si prenderà gioco di tutti i giocolieri da strapazzo, che hanno cercato di tenere in pugno… un pugno di mosche. 
6 giugno 2015
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

8 Commenti

  1. Vittorio ha detto:

    Prima c´era Berlusconi da voi definito il “porco”, adesso c´é Salvini su cui riversare tutti gli aggettivi piú insultanti. Su quelli del governo niente ? Sono delle persone serie ? Stanno facendo il bene dell ´Italia secondo voi ? Normalmente le opposizioni cercano di mettere in evidenza le carenze di chi governa, ma a voi piace sparare solo su di loro, che al momento non possono far niente. Vi piace il PD e le sue politiche, fra le altre quelle migratorie, é solidarietá scaricare migliaia di poveracci sulle strade e le stazioni ferroviarie e poi fregarsene ? Abbiamo un progetto per il loro futuro, che non sia quello di farli vivere da accattoni o di essere soggetti che forniscono lavoro nero a paghe miserabili ? Continuare a sparare su Salvini non risolverá nulla per queste situazioni drammatiche, ma se a voi lava la coscienza fatelo pure, é gratis.

  2. Giuseppe ha detto:

    Eppure nel gioco dei sondaggi elettorali con cui Chicco Mitraglia (alias Enrico Mentana) ama trastullarsi, Salvini c’è sempre, e pure in buona posizione, tant’è vero che qualche bello spirito ha pure ipotizzato che potrebbe diventare una valida alternativa a Renzi. Il problema, come dice giustamente don Giorgio, è che i movimenti di protesta hanno la capacità di attrarre un gran numero di persone, visto che l’insoddisfazione è il pane quotidiano con cui molti di noi si nutrono, e in alcuni momenti riescono a raccogliere un numero di consensi potenzialmente minaccioso, ma che inevitabilmente crolla clamorosamente quando bisognerebbe trarne le conseguenze, passando dalle parole (urla) ai fatti. È successo anche col partito radicale che pure nei suoi tempi migliori ha avuto dei leader di tutto rispetto, e ha contributo in maniera determinante a conquiste legislative fondamentali, ma che ormai è l’ombra di se stesso e non è più in grado di costituire un gruppo parlamentare autonomo. Succederà anche al M5S, se non si affretterà a liberarsi dei suoi ingombranti guru che gli impediscono di crescere e giocare un vero ruolo istituzionale, abbandonando il gioco delle macchiette e delle zingarate goliardiche con cui si è fatto conoscere. La Lega ha avuto il suo momento di “gloria”, quando, mancando un reale alleato affidabile a cui il miglior presidente del consiglio della storia d’Italia potesse appoggiarsi, è stata messa sul libro paga dell’utilizzatore finale, pur di riuscire a raggiungere il quorum necessario per governare. Solo che la sua inadeguatezza ha mostrato da subito dei limiti invalicabili, e ha lasciato uno strascico di polemiche velenose, compromessi scellerati e corruzione da far impallidire perfino l’onorata società. Con buona pace di Chicco Mitraglia e di chi amando l’anarchia soffia sul fuoco dell’ingovernabilità, il povero Salvini resterà sempre il povero Salvini, il cui successo al di là della pianura padana continua ad esseremisurato con la quantità di ortaggi e di uova marce che riesce a raccogliere.

  3. bruna ha detto:

    è vero che trovo tantissime persone che non hanno conoscenza di polica,ma votare salvini vuol dire votare il nulla.mascalzoni certi giornalisti che giocano a fare la guerra tra poveri per dare un pò di voti al potente di turno.attenzione,tutto ciò è molto pericoloso.

  4. Duilio ha detto:

    Spesso sentendo Salvini viene in mente la frase:”tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”
    Frasi tipo abolizione legge Fornero,tassazione per tutti al 15%,mostrano in questo soggetto l’incapacità di far quadrare un bilancio in quanto la legge Fornero venne fatta perchè il sistema era insostenibile,lui la vuole abolire con in più abbassare le tasse e magari uscendo dall’euro.
    Poi ci sono i rom,cosa meglio delle ruspe per cacciarli….peccato che dal momento che lì cacci da un posto se non trovi una soluzione per il dopo andranno a sostare in un’altra città che chiederà a Salvini di intervenire sempre con la RUSPA.
    Cosa dire a me fa più pena chi lo applaude e vota,perchè chiunque abbia un minimo di cervello capirebbe se solo la flat tax tassazione uguale per tutti,in contrasto con la costituzione che parla di:”tassazione in base alla capacità contributiva” ,per il suo programma è un enorme ostacolo che si traduce in mancanza di fondi.
    Lui parla alla pancia,la pancia quando ha mangiato sta bene anche dopo poche ore così come la flat tax,paghi poche tasse,stai bene subito ma poi nel medio periodo lo stato non ha i soldi per il sociale,per i servizi e per le pensioni!
    Saranno contenti comunque i Grillo,i Berlusconi c company che avranno un’aliquota fiscale al pari dell’operaio!!!!

Lascia un Commento

CAPTCHA
*