Adesso m’incazzo di brutto!

di don Giorgio De capitani
Ci sono momenti, in cui, e sono questi che sto patendo sulla mia anima, che i video mi escono a fiumi.
Escono dalla passione più che dalla mente.
Escono senza preoccuparmi di stupide formalità.
Escono come piombo di una mitragliatrice scatenata.
Come si può sopportare una politica sempre più demenziale?
Come si può non reagire ad una Chiesa incatenata ad un delirio talmente blasfemo da giudicare pazzi gli spiriti amanti della libertà del Divino in noi?
Nulla mi è di conforto in una società folle di corpi folli.
Ma c’è qualcosa che mi tiene in vita, e in piedi, e con la testa lucida, e con il cuore ardente come vulcano che butta fuoco.
Lo sento dentro: è indescrivibile, ma attivo, fortemente attivo.

Guardate il video

6 Commenti

  1. Patrizia ha detto:

    Lei, don Giorgio è incazzato, io sono indignata ,come è possibile che giornalisti possano permettere dei comizi senza nessun contraddittorio, ciò è lesivo del diritto di un popolo ad essere informato correttamente.
    Questi pensano di stare nell’Italia di cento anni fa, roba da non crederci!!!

  2. Giuseppe ha detto:

    Su Salvini, la Lega, che (salvo imprevisti impensabili) di questo passo si avvia a vincere le prossime elezioni, i cinquestelle e questo stramaledetto governo che ci sta rendendo ancora più insopportabile una estate già di per sé calda e capricciosa, ho scritto e detto tutto quello che era possibile, per questo cedo la parola a qualcun altro che ha tutte le ragioni per farlo:
    “Caro Salvini, è la figlia di un giudice che ti parla.
    Tu dici “io sono stato eletto dal popolo e i giudici no”, ed hai ragione. Tu, con il tuo populismo da 4 soldi ti sei presentato alle elezioni, riempiendo la testa della gente di chiacchiere e false promesse (che fino ad ora non hai mantenuto) ingannandola e convincendola a votarti.
    I giudici passano la vita a studiare ed a fare concorsi, vengono sbattuti lontani dalle loro famiglie per anni, costretti a non vedere crescere i loro figli per servire lo Stato ed i cittadini; i giudici non si fanno i selfie con la Ferrari o con le granite in mano, ma passano le giornate e le nottate a combattere contro delinquenti da strada e contro mafiosi veri, senza scrupoli, che qualche volta, quei giudici, non li fanno tornare vivi a casa.
    Perciò hai ragione, tra te ed un giudice non c’è alcuna somiglianza. Né di onestà, né di moralità, né di onore.”
    Fiamma Silvestri
    “Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno”. (Winston Churchill)

  3. Fumagalli Alberico ha detto:

    Ho commentato su Facebook il suo intervento.

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