Che disastro quando i partiti di protesta vanno al potere!

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Che disastro

quando i partiti di protesta vanno al potere!

In questi giorni, ci stiamo rendendo conto di quanto sia vero il detto: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
I partiti di protesta non sono in grado di governare, proprio perché vivono unicamente di malumori panceschi della gente, e non sanno che cosa sia fare Politica.
Non sono contrario che esistano, ci vogliono anche loro, ma devono capire i loro limiti: essere cioè movimenti, più che partiti, che raccolgono i disagi sociali della gente e che hanno come unico scopo quello di stimolare chi governa perché se ne renda conto.
Che i partiti di protesta non siano in grado di governare lo prova il fatto che, là dove hanno preso il potere, non hanno fatto che danni.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
Tutti sono capaci di protestare, ed è facile, talora comodo, ma pochi sanno veramente amministrare il Bene comune.
I leghisti e i grillini, fino a quando resteranno solo movimenti di protesta, potranno svolgere un’opera anche preziosa, ovvero quella di spingere il potere a mettersi al servizio del Bene comune, ma non dovranno andare al di là di questa funzione: appena prenderanno il potere, riveleranno tutta la loro limitatezza e la loro inettitudine politica.
Che la gente poi dia a loro consenso è del tutto comprensibile, soprattutto quando c’è un vuoto di Politica, ma una cosa è il consenso e una cosa è la Politica. Sta qui il grosso equivoco: quando si va a votare, si dovrebbe votare la Politica e non dare il consenso ai partiti di protesta come se questi fossero capaci di governare.
Se si prende il consenso della gente malcontenta come una delega per governare, non solo le proteste aumenterebbero, ma aumenterebbero pure le delusioni, e la gente andrà a cercare un altro partito di protesta, sempre pronto a farsi avanti.
D’altronde, i movimenti di protesta che non capiscono i tempi della loro funzione e diventano partiti organizzati, sono i più pericolosi, anche se avranno vita breve. Se resistono ancora, è perché hanno sempre dalla loro l’arte della menzogna e l’arte malefica di speculare sui morti.
Il populismo è sempre stato la tentazione dei partiti di protesta: cercare ad ogni costo un appiglio per ottenere qualche voto in più. A che pro? Per governare? Ma se non sono capaci!
La vera protesta è quella che vede le realtà problematiche che il potere non vuole vedere, e stimola perciò la politica perché apra gli occhi, indipendentemente dal consenso della gente. Se tu, movimento di protesta, non agisci per cercare voti ma per scoprire i veri disagi della gente, allora sì che farai un servizio prezioso. Ma se tu, partito di protesta, sfrutti la buona fede della gente, illudendola, allora sì che farai danni alla democrazia.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
La cosa veramente scandalosa è che i partiti di protesta, quando dal dire passano al fare, finiscono poi per annegare nel mare della illegalità. Mancassero di saggezza politica, passi! Sarebbe del tutto comprensibile. Mancassero anche di coerenza, non sarebbe ancora il peccato più grave. Ma che questi partiti populisti arrivino al punto di tradire il consenso popolare alleandosi con la corruzione, questo è veramente scandaloso.
La Lega è caduta nella corruzione, ed ora il Movimento 5Stelle sta ripetendo lo stesso vizio. Ma gli italiani tengono chiusi gli occhi! Se li aprono, sono pronti di nuovo a dare il consenso ad altri imbonitoti, che percorreranno la stessa strada corrotta dei leghisti e dei grillini.
Beh, che dire? Solo una cosa, che ripeto da anni: siamo un popolo che non sa ancora che cosa sia la Democrazia.
9 gennaio 2016
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

 

1 Commento

  1. Osvaldo ha detto:

    La vicenda di Quarto è la dimostrazione che nessuno è perfetto.
    La sindaco non avesse commesso in passato quell’abuso edilizio oggi non avrebbe avuto modo di finire sotto ricatto.
    Lo stesso Grillone che anch’egli ha usufruito di condoni non può dire chi ha costruito abusivamente non può fare ne sindaco e ne l’assessore!
    L’essere umano perché umano ha i difetti dell’essere umano!

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