Video di don Giorgio: Tra realismo e profezia

Tra realismo e profezia

Spiego anzitutto i termini. Per realismo intendo avere i piedi per terra, per cui scelgo e agisco, secondo quel senso pratico (che non è pragmatismo) che mi permette di capire il momento storico che sto vivendo. Per profezia intendo avere la testa sveglia e vigile, con lo sguardo in alto, per cui muovo i piedi in avanti. Sì, ho i piedi per terra, però cammino. Realismo significa saper leggere l’emergenza, la contingenza, la frammentarietà del momento storico. Profezia significa essere pronti a superare l’emergenza, la contingenza e la frammentarietà in nome di un grande progetto che ho dentro. Il realismo non distrugge di per sé i sogni, le utopie, la grande Idea che ho della società da costruire e ricostruire.

Se oggi, ad esempio, sostengo il governo dei tecnici non significa che rifiuto la Politica intesa come l’arte del governare saggiamente il bene comune. Voglio avere i piedi per terra, ma pronto a staccarli in vista del vero benessere della Nazione.

Ho una brutta impressione, che è una sensazione, o meglio una convinzione, fondata su dei fatti (anche questo è realismo). Ovvero, coloro che oggi contestano tutto e tutti, in realtà sono ciechi e chiusi più di coloro che sono realisti e accettano che si debba sottoporre a colpi di rasoio quel mondo di superfluo che un falso benessere ha creato come esigenza prioritaria nella gente.

Realismo è mettere la scure alla radice delle cause che creano illusioni malsane. Profezia è mettere nello stesso tempo semi di speranza. Oggi la maggior parte dei sapientoni non sono né realisti né profeti: sono solo parolai, venditori di fumo.

Cerco di essere realista, senza però tradire in me quella parte di profezia che vede nel seme che muore la futura spiga turgida di grani di frumento. La profezia non è né di destra né di sinistra. È fuori di ogni schema mentale, o ideologico, o politico, o religioso. Faccio le mie scelte concrete, indipendentemente dalle ideologie, però con una fissa: quella di puntare al cuore dell’Umanità.

Solo gli imbecilli non cambiano mai, pensando così di essere coerenti. I saggi sanno distinguere il momento storico e il vero Bene comune. La coerenza è relativa non alle proprie ideologie, ma al vero progresso dell’Umanità. Le ideologie passano, ma l’Umanità rimane nelle sue infinite potenzialità da scoprire ogni giorno.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qdEnEItnWyE[/youtube]

12 Commenti

  1. ada ha detto:

    Altro che realismo e profezia! Io vedo ideologia che tappa occhi con fette di prosciutto.
    Non vede l’Impero che avanza cercando di far man bassa di tutto ciò che era sotto l’influenza sovietica e il premio nobel per la pace che conduce l’avanzata raccogliendo tutti noi in queste missioni di pace?

    In Italia, intanto, tutti vogliono che Berlusconi torni, la destra, il centro, la sinistra e soprattutto la stampa:
    meglio distrarre il pubblico su cosa dice il premier o le ragazze che frequenta, argomenti che sono all’altezza dei nostri giornalisti e delle opposizioni,
    piuttosto che parlare del fatto che il partito democratico e i radicali non vogliono che l’elettore scelga i candidati, o che si preferisce solo ridurre il numero(ma sarà vero?) dei mantenuti di stato, ma non ridurre il loro appannaggio, per lasciare il divario di reddito che in questi anni hanno creato tra la plebe bue (non più proletario, perchè senza o con poca prole) e l’oligarchia…

    Ada, dalla colonia sud europea ex Italia, anno I del consolato di Monti,
    in attesa di Prodi o Bonino a presidente dell’ex repubblica, secondo il dictat del gran capo maximo.

  2. Ambrogio ha detto:

    Caro don Giorgio,
    alla tua domanda io rispondo subito: ho solo una sorella. Quindi non sono fratello di Fausto. Anzi non so chi sia, nè dove abiti. Di Fausto ho appreso l’esistenza leggendo questo sito.
    Adesso attendo la tua risposta.
    Spero che la mia precisazione faciliti la risposta alla domanda da me proposta riguardo al giudizio che hai espresso sulla mancanza di intelligenza di Fausto, o del mancato uso del suo cervello.
    Preciso ancora che non voglio fare una difesa di Fausto. Anzi potresti avere ragione tu, ma il problema è che non ho capito i motivi che hai posto a fondamento del tuo giudizio.

    Ambrogio

    • Don Giorgio ha detto:

      @ Ambrogio. Non hai capito la mia provocazione. In ogni caso, non giudico una persona da un commentio (come ti sei accorto, approvo anche commenti di gente che non la pensa come me),  ma da tutta una serie di interventi che fanno capire fino a che punto uno sappia leggere “intelligentemente” ciò che scrivo o gli articoli provocatori che presento sul mio sito.. Tutto qui, e adesso piantiamola con questa polemica! 

  3. Ambrogio ha detto:

    Dire che Fausto non esce dalla ristrettezza mentale è come dire che non usa il cervello e che fa difetto di intelligenza. E’ una tautologia.
    Il tuo giudizio su Fausto l’ho capito.
    Ma ancora non hai esplicitato i motivi, vale a dire: in quale punto fa difetto il suo ragionamento?
    La pensi come il Papa, che accuserebbe di relativismo il ragionamento di Fausto?

  4. Ambrogio ha detto:

    Caro don Giorgio,
    ho capito che l’intelligenza di Fausto, secondo te, è difettosa. L’hai ripetuto due volte.
    Però, la sinteticità del tuo giudizio non mi sembra che espliciti i motivi.
    Puoi dirmi perchè, secondo te, Fausto è incapace di usare il cervello?
    Puoi chiarirmi quale è l’errore del suo ragionamento?

    Ambrogio

  5. Fausto ha detto:

    Don Giorgio,
    la prima era una semplice considerazione su ciò che lei scrive sul suo sito: si è dichiarato più di una volta di “sinistra estrema” e quindi lei non può ragionevolmente dichiarare di fare delle scelte non legate ad una ideologia. Niente di male naturalmente ma una persona che ha cervello, come lei fa notare, agisce sempre coerentemente con ciò che pensa e in base a ciò in cui crede!
    O meglio, lei può dichiararlo tutte le volte che vuole ma non può “ragionevolmente” dare del cretino a chi non le crede! Non sosterrà mica che tutti coloro che non la pensano come lei siano degli idioti!

    Il Bene comune, come lei scrive, è una bella parola che riempie la bocca e dà un tocco di stile ad una frase, ma ne prenda una definizione qualsiasi e vedrà che questa definizione non soddisferà mai tutti. Ed allora cosa facciamo? Diciamo che il Bene comune è ciò che un numero sufficiente di persone di buon senso considera tale? Ma allora dovremo chiederci cosa intendiamo per “numero sufficiente” e per “buon senso”.
    Il Bene comune, lo stesso Buon Senso, la Libertà, la Giustizia, l’Onore, la Democrazia e se mi permette anche la Verità non esistono concretamente, ma esistono solamente nelle menti e nei desideri delle persone, ognuna delle quali ha o può avere una opinione diversa dalle altre.

  6. Ambrogio ha detto:

    Anche a me piace il governo Monti perchè, in poco tempo, ha fatto cose che nè i governi di destra, nè quelli di sinistra hanno saputo fare.
    Gli uni e gli altri hanno sperperato la ricchezza del bene comune a soli usi personali o di partito, imponendo ai nostri figli un debito pubblico insostenibile.
    Per questo il governo Monti mi sembra rispondere alla due esigenze di don Giorgio, il realismo e la profezia.
    Il realismo esige che siano tagliati gli sprechi: può far male, ma è necessario.
    La profezia esige di ridare speranza ai nostri figli, a cui gli sprechi hanno già portato via la metà del loro futuro salario.

    Ambrogio

  7. Fausto ha detto:

    Due considerazioni:
    1. Faccio le mie scelte indipendentemente dalle ideologie… Che sia un cambiamento intervenuto con Monti?
    2. Solo gli imbecilli non cambiano mai… Chi stabilisce qual’e’ il vero Bene comune al quale essere coerenti? Il bene comune e’ un concetto soggettivo, altrimenti dovrebbe essere codificato in modo incontestabile e nessuno sarebbe in grado di farlo.

Lascia un Commento

CAPTCHA
*