Mamma no-vax contro Burioni: «So dove vai al mare, spero che affoghi!»
da Il Corriere della Sera
I professionisti dell’incompetenza
11 agosto 2018
di Aldo Grasso
L’incompetenza al potere. «Ho saputo che vai al mare al n… prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra… il mio più sonoro vaff!».
A scrivere questo simpatico messaggio è la signora Alessandra Piastra Calise, la «mamma informata» che augura la morte al prof. Roberto Burioni. Informata di cosa? Della nocività mortale dei vaccini.
La signora, invitata anche in tv, persino dalla Rai, aveva già spiegato al prof. Burioni, direttore della Scuola di specializzazione all’Università San Raffaele di Milano, che i vaccini non servono, «visto che i bambini gli anticorpi se li fanno a terra giocando». Intanto, il prof. Burioni, additato per strada come untore, insultato su Facebook, ha dovuto lasciare Rimini per tutelare la sua famiglia.
Non siamo solo di fronte a stalkeraggio, a una sorta di squadrismo mediatico, siamo nel regno dei professionisti dell’incompetenza. Persino il ministro della salute, Giulia Grillo, in tema di vaccini ha parlato di «obbligo flessibile», che è come dire che il ghiaccio è bollente. Ha creato solo confusione.
Non si può scherzare sulla salute. Fra i tanti virus, esiste anche il contagio antivaccinista. Debellarlo con tutte le forze, prima che sia troppo tardi.
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da Il Corriere della Sera
5 agosto 2018
L’INVETTIVA SU FACEBOOK
Mamma no-vax contro Burioni:
«So dove vai al mare, spero che affoghi!»
Invettiva online – con l’auspicio di vederlo affogare – da parte di una mamma contraria ai vaccini nei confronti del virologo riminese, Roberto Burioni
di Redazione Online
Un augurio di morte per annegamento con tanto di indicazione della dello stabilimento balneare frequentato abitualmente dal virologo. È l’invettiva su Facebook di una mamma «no-vax» nei confronti di Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’università «Vita-Salute» San Raffaele di Milano. Burioni è stato da sempre in prima linea per la campagna pro vaccini.
Il post della donna
«Ho saputo che vai al mare al n… prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi!», scrive la donna nel suo post aggiungendo: «Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra… il mio più sonoro vaff!».
Burioni: «Squadrismo»
Sull’affondo contro il virologo – che aveva già avuto un faccia a faccia televisivo con l’autrice del post nel 2016 mentre entrambi erano ospiti della trasmissione televisiva «Virus» – vigila la Digos di Rimini su segnalazione dei colleghi milanesi che si occupano direttamente delle minacce ricevute da Burioni, considerato una sorta di nemico da chi è contrario alle vaccinazioni. La sortita online ha dato vita a diversi commenti, in alcuni dei quali si parla di «andare a salutare» in spiaggia il virologo. «Squadrismo», così Roberto Burioni ha commentato su Twitter l’accaduto.
Burioni contro la ministra Grillo
Nelle scorse ore, su Twitter, il virologo riminese aveva espresso il suo parere sulla presa di posizione del Senato riguardo i vaccini con tanto di attacco diretto alla ministra della Salute, Giulia Grillo. «“Un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio”, ma lei, ministro, è un medico o una poetessa?» scrive Burioni: «Smetta di dire circonvolute nullità e faccia ritirare questo vergognoso emendamento o passerà alla storia, e al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall’opinione pubblica». Poco prima, in un altro tweet, commentava la votazione del Senato come «una pagina infame nella storia della Repubblica» che mette «a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del Paese».
Lasciare decidere alla gente su come garantire la salute pubblica o come sanare un debito pregresso la possibilità di una catastrofe non e’ probabile, e’ certa!!!!
Un colpo al cerchio e uno alla botte: «obbligo flessibile»…
Come può un obbligo essere flessibile? Per definizione l’obbligo è un dovere giuridicamente o moralmente previsto e vincolante, stabilito per l’attuazione di norme vigenti all’interno di una collettività o di un ambiente. Mentre l’aggettivo flessibile indica qualcosa che si può piegare senza difficoltà non essendo rigido e che perciò può subire modifiche ed essere adattato facilmente.
Non c’è bisogno di un genio per capire che si tratta di una contraddizione atta a giustificare l’opportunità di ricorrere ai vaccini per salvaguardare la salute pubblica da gravi malattie infettive, ma allo stesso tempo non scontentare la massa ignorante (e rissosa) dei novax e degli indecisi. La ministra, probabilmente, sarebbe tentata di confermare l’obbligo, ma teme gli ordini di scuderia del movimento e le reazioni di chi in nome della libertà non accetta imposizioni di sorta.
Le minacce, invece, sono l’ultima risorsa di chi non ha altri argomenti a sostegno delle proprie idee.