Quando la giustizia è costretta a dipendere dalla berlusconite

 

 

 

di don Giorgio De Capitani

Dicono che ogni parola che finisce in -ismo sia la degenerazione di un fenomeno allarmante. È la fine di una ideologia. Oppure la sua conseguenza negativa che può trascinarsi per anni. Ed ecco termini quali: comunismo, capitalismo, consumismo, imperialismo, idealismo, partitismo, fondamentalismo ecc. E, in riferimento all’attualità, oggi si sente parlare di berlusconismo, grillismo, ciellismo. Tutto ciò fa pensare, lo ripeto, ad una degenerazione che ha la sua origine in un laeder politico o in un movimento religioso. Morto il leader, rimarrà a lungo il suo virus letale che ha intaccato ormai la massa. 

Ma c’è dell’altro. Si parla, ad esempio, di berlusconite, una specie di malattia più o meno inventata o ingigantita, per sfuggire alla giustizia, che diventa un legittimo impedimento.

Se il berlusconismo come virus intacca un certo modo di pensare e di vivere della massa, che perciò ne subisce gravi conseguenze, la berlusconite è un privilegio di chi può permettersi di trovare ogni scappatoia per sfuggire alla legge. E la massa cogliona che fa? Pur disapprovando, perdona. Ma, a parte i medici e gli avvocati compiacenti – i mercenari pensano sempre ad una ricompensa –, c’è sempre la solita schiera di leccaculo e di fanatici che, invocando la presunta innocenza, sono pronti a sacrificarsi (a parole) per il grande Paziente Immaginario, vittima, secondo loro, di soprusi di magistrati corrotti e politicizzati. E scendono perfino in piazza, facendo ridere anche i polli, perciò mettendosi in ridicolo davanti al mondo, e soprattutto delegittimando i giudici (anche con epiteti da galera!), che così si trovano come asserragliati.

E in Italia succede che un povero cristo che ha qualche problema con la giustizia, non viene difeso da nessuno e subisce una condanna, magari ingiusta, mentre i ricchi porconi che possono permettersi avvocati famosi riescono sempre a farla franca. E se questo Porcone si chiama Silvio Berlusconi che, oltre ad essere uno spregiudicato che si è arricchito con il favore di leggi compiacenti, è sceso in politica per fare i propri sporchi interessi rovinando un intero Paese, allora mi chiedo dove stia quella Giustizia in nome della quale si è scritta una Costituzione in difesa dei diritti dei cittadini e del bene comune.

Silvio Berlusconi è un caso patologico
di malato a fasi alterne che non muore mai:
lì lì per crepare, ma sempre pronto a risorgere
per dare e ridare mazzate su mazzate
ad un Paese che non sa ribellarsi,
e, se si ribella, non va oltre contestazioni verbali,
proclami di intellettualoidi più idioti che intelligenti,
buffonate di qualche comico istrionesco.

Da anni vedo l’Italia prostrata ai piedi di un Criminale
che, prendendosi gioco di qualsiasi forma di giustizia
– in nome di un consenso di popolo infame
che dà però quella parvenza di democrazia che serve
a legittimare onorevoli ladri che si auto-assolvono
con le leggi di un parlamento fatto su misura del loro Padrone –,
rantola e risorge, sfugge alla presa dei tribunali umani,
si dimena come una serpe colpita ma pronta a iniettare il veleno,
irride e piange, la fa da padrone e grida al complotto,
come se tutti godessero nel vederlo ruzzolare all’inferno
(più di uno comunque ne morirebbe di gioia!).

Mi chiedo:
fino a quando un Paese che si dice democratico
potrà sopportare simili nefandezze?

Fino a quando cialtroni, baldracche, teste di cazzo,
vendutisi per trenta denari, bavosi leccapiedi,
si permetteranno di irridere la giustizia,
di versare fango sulla magistratura,
rimanendo immuni dal ricevere una dura condanna
da parte delle istituzioni democratiche?

Come! Io sarei un prete da condannare,
da querelare, da mandare in galera,
solo perché dico la verità,
e la dico senza misurare le parole,
e loro no!,
loro possono dire peste e corda contro tutto e contro tutti,
stracciando ogni diritto costituzionale,
calpestando i più elementari diritti civili?

Bastardi, figli di troie, aborti viventi,
ancor peggio del Mostro che vi ha generato!

Denunciatemi!

Ma voi non sfuggirete al tribunale della Storia:
siete già sotto processo!

È l’ora della scelta.

O abbandonate al suo destino il Lurido Bastardo
o sarete al più presto travolti dal suo marciume.

D’altronde io capisco questi cazzoni pidiellini:
senza il loro Capo banda, sarebbero già allo sbando!
Chi li trascinerebbe nella nebbia verso il baratro?
Si disperderebbero in un secondo, senza lo Spara-Balle.

Certo, li capisco.
Davanti al Palazzo di Giustizia di Milano,
sembravano veramente patetici:
come figli che gridavano nel vedere la loro madre
condotta al macello!

Poveretti!

Che dire di Angelino Alfano che invocava giustizia (!)
con tale commozione da farmi venire le lacrime agli occhi?

Reciso il cordone ombelicale,
il povero Angelino che farebbe?

E se poi lo staccate dalle mammelle della scrofa,
come sopravvivrebbe?

Certo, li capisco, poveri orfanelli:
il giorno dopo la condanna definitiva del loro Benefattore
dove andrebbero a mungere quel tanto che serve
a mantenere il partito delle galline dalle uova marce? 

 

da la Repubblica

I caimani

di EZIO MAURO

UN PRESUNTO uomo di Stato, che ha avuto l'onore di guidare per tre volte il governo di un Paese democratico, ieri ha organizzato una gazzarra davanti al Tribunale di Milano schierando i deputati e i senatori Pdl contro la magistratura che lo indaga per reati comuni e portandoli addirittura a rumoreggiare di fronte all'aula del processo Ruby. La scena finale resterà nelle memorie peggiori del Paese, con i parlamentari in fila contro lo Stato come dei caimani in versione Lacoste, che purtroppo trasformano in piazza l'Inno di Mameli in una marcia antirepubblicana ed eversiva.

L'ordalia finale di un leader soffocato dalla sventura costruita con le sue stesse mani – nella dismisura degli abusi e della corruzione, all'ombra dell'impunità – ha travolto infine i sedicenti moderati della destra, cancellandoli in un'omologazione estremista che annulla ogni autonomia di destino per il Pdl, costretto all'identificazione fanatica col destino padronale, nella vita come nella morte politica.

La verità è che non c'è più politica, in questo salto nel cerchio di fuoco che tutto consuma, compresi (per fortuna) i piani di qualche statista per arrivare ad un governo Pd-Pdl. Ma prima ancora, l'avventurismo berlusconiano brucia ogni ruolo istituzionale della destra, qualsiasi condivisione riformista, persino l'agibilità del Parlamento, che infatti Alfano minaccia di abbandonare come protesta per "l'emergenza democratica".

Ci aspettavamo che Napolitano non ricevesse al Colle chi dopo aver chiesto udienza al Quirinale trascina il Parlamento in piazza. Ma dal Capo dello Stato Alfano e Berlusconi impareranno che il Quirinale non è un quarto grado di giudizio. Così come dovranno capire che in democrazia non si porta il potere legislativo in strada contro il potere giudiziario. E soprattutto che la legge è uguale per tutti, anche per chi alza la voce perché non può dire la verità sugli scandali che lo avvolgono: e maschera la sua disperazione politica da prova di forza, trasformando un partito in un bullo collettivo, come se la democrazia fosse una taverna.
(12 MARZO 2013)

 

20 Commenti

  1. franco ha detto:

    in un mio precedente post ho già espresso la mia opinione sul ns. presidente della repubblica, dico solo una cosa un pertini avrebbe preso il trio della banda degli onesti a pedate nel deretano , non facendo moniti alla magistratura, che fa solo il suo dovere. se b. ne ha combinate più di bertoldo la colpa è solo sua e se poi se gli esimi avvocati strapagati rimandano rimandano, alla fine i nodi vengono al pettine ed è inutile fare le vittime.

  2. Riccardo ha detto:

    Mi auguro che Berlusconi possa essere condannato a 1 giorno di galera per ogni balla che ha raccontato!!!!
    Se entra in galera mi ubriaco.
    Se lo fotografano in manette (omissis) ….mi avete capito!!!!!

    • Patrizia ha detto:

      Conosco una persona che ha una bottiglia di champagne da parte, che aprirà neL giorno da te evocato,per prendersi una sbornia pazzesca, e non sarà la sola.

  3. Filemore ha detto:

    Bella la foto.
    C’è chi ha il privilegio di svuotare l’orinale.
    C’è chi ha il privilegio di scrollargli il pisello dopo aver pisciato.
    C’è chi soffre di stitichezza quando lui non può defecare.
    C’è chi ha il privilegio di annusargli le scorregge.
    C’è chi ha il privilegio di infilargli il preservativo.
    C’è chi ha il privilegio di dormire sullo scendiletto.
    C’è chi ha il privilegio di fargli il bidè.
    Insomma ci sono tutti, ciascuno con il suo incarico.

  4. Luciano ha detto:

    Caro Silvio Berlusconi, non può abusare del Vangelo, dove Gesù, rivolgendosi ai farisei diceva: “se foste ciechi, non avreste colpa, ma dato che dite di vedere, la vostra colpa è grande.” Ergo, caro cavaliere, la smetta di essere pavido e vigliacco e affronti in la giustizia che deve finalmente rendere conto al popolo italiano, fatto da molte persone oneste e, anche da manigoldi e ruffiani, che lei ben conosce. Si ricordi che: “ogni minuto che passa, fa male, l’ultimo uccide!” La vita è un soffio è lei, data l’età, dovrebbe essere più saggio. Se a lei dovesse ritornare un barlume di vista, legga ciò che ha detto papa Francesco. Se proprio non fosse in grado di leggere, ascolti le registrazioni che sono in rete. Anche se, capisco che: “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire o cieco di chi non vuol vedere”. Dopodiché, vada tranquillamente e finalmente a farsi giudicare dalla Giustizia italiana. Poi, spero di non sentire più parlare di lei e dei suoi molti compagni di nefande merende.

  5. Valdo ha detto:

    giorno dopo giorno, tutti i calendari finiscono le pagine

  6. enniovico ha detto:

    Mi riferivo allo scritto di Luca, una riga è risulta omessa, ennio.

  7. enniovico ha detto:

    Ti dico ciò che intravedo: è prevedibile che molti elettori pur senza B. continueranno a votare PDL e qui mi differenzio, non per i valori che da tempo (si vorrebbe) che il PDL incarna, bensì per il fatto che in Italia da 20 anni e più a questa parte a tantissimi elettori – sulla scia del Leader (lo chiamo così non per la rappresentatività, ma per le capacità di saper rendere bianco ciò che è nero)- è stato consentito di usufruire ed accumulare beni a dismisura pur in contrasto con quel legalitarismo esposto in piazza tanto che, passo dopo passo, si è contribuito a formare una società che più iniqua di così non si può. Non vi pare, pertanto, che costoro protesi a difendere il “proprio” ed “altro”, ignorando (ovviamente) il dovere/obbligo necessario per migliorare la civiltà – a prescindere – votino per il Caimano? Mi pare ovvio. Insomma, qualora si avesse tempo e voglia di mettere in pubblico la verità (quella vera) perché non riconoscere che in fondo è questione di misura (tantissimo o pochissimo) ma in astratto non vi è stata sempre una lesione del diritto? E rivolgendomi al PD dico: rincominci dall’a,b,c. facendo in modo che si formi il culto della legalità prima ancora che venga il carabiniere a dirci che questo si fa e questo non si fa. Confido che Bersani ne sia capace, ma i compagni glielo consentiranno?

  8. Giuseppe ha detto:

    La malattia di Silvio Berlusconi ha un nome ben preciso: PARACULITE! Il cavaliere di sventura che si vanta di essere indistruttibile, ha sette vite come i gatti, probabilmente secondo l’illustre parere del dottor Zangrillo e la profezia del suo ex padre spirituale don Verzé, vivrà fino 150 anni, vedendoci invecchiare tutti quanti, mentre lui novello Dorian Gray invecchierà solo nelle foto, o forse neanche in quelle, grazie al photoshop o diavolerie simili. Lui, che si illude di avere l’energia di un ventenne quando si tratta di soddisfare sessualmente le donzelle più o meno mature che frequentano il suo bordello itinerante, diventa improvvisamente cagionevole di salute, o addirittura invalido, ogni volta che dovrebbe presenziare a qualcuno dei suoi numerosi processi, ovviamente come imputato. Sembra un bambino che si inventa malanni o febbroni pur di saltare la scuola, solo che il bambino ha dei genitori che lo conoscono bene e sanno quando si tratta di una scusa comportandosi di conseguenza, mentre lui Papi Silvio, ha solo una schiera di adoratori, di lacchè e di cortigiani leccaculo che, pur di compiacerlo sono pronti a inventarsi tutti gli impedimenti legittimi o illegittimi di questo mondo, e perfino a marciare sui tribunali. Cosicché l’ometto viziato (e vizioso) continua ad approfittarsene ad ogni piè sospinto.
    Quando il tedesco Peer Steinbrueck nel suo pragmatismo teutonico ha sostenuto che gli elettori italiani avevano votato in massa due clown, l’intero establishment si è ribellato e il presidente Napolitano si è perfino rifiutato di incontrarlo, forse a ragione, perché da che mondo è mondo i panni sporchi “si lavano in famiglia”, ma quanti di noi hanno pensato che il giudizio del politico tedesco fosse azzeccato? Si tratta di due clown è vero, ma mentre Silvietto, nonostante il seguito ancora numeroso, è ormai un personaggio patetico che ostina spudoratamente a voler apparire come una sorta di faro della nostra repubblica, l’altro: il succube di Casaleggio, è un individuo veramente pericoloso, che sta seminando il germe dell’anarchia e del razzismo nella nostra vita politica. Questo benedetto M5S infatti, costruito e assemblato sulle farneticazioni del suo leader, che pur di avere consensi ha formulato il suo pensiero scopiazzando qua e là dal bignami delle dottrine politiche e filosofiche frullando insieme un po’ di marxismo, di qualunquismo e di demagogia, senza dimenticare una buona dose di fascismo che non guasta mai, si fa notare solo per l’uniformità di atteggiamento e l’orgoglioso isolazionismo che è la sua prerogativa principale. Grazie al successo elettorale è diventato un mostro ingombrante, in pratica una specie di campo minato, perché il suo unico scopo è fare piazza pulita dei privilegi della casta, obiettivo pienamente condivisibile se attuato attraverso gli strumenti tipici della democrazia rappresentativa, ma insensato e improduttivo se si serve del boicottaggio e la messa in ridicolo delle istituzioni e della carta costituzionale. Nel frattempo, mentre il paese langue, non si capisce ancora se avremo un governo, ed eventualmente come sarà strutturato, ma tanto a Grillo e Berlusconi, ricchi come sono, non gliene frega un bel niente.

    • Paolo ha detto:

      Lei parla del fenomeno Grillo e M5S come se negli ultimi 20 anni fossimo vissuti in un paese normale. Io faccio parte del M5S e forse Grillo sarà pure fascista e populista e forse non ci darà un governo adesso che ce ne abbiamo bisogno tanto lui i miliardi ce li ha lo stesso. Ma in guerra da una parte bisogna pur stare e mi sembra che se non c’era il M5S da questa parte della barricata non c’era proprio nessuno. A meno che non pensiate che il PD o l’IDV o SEL fossero anti berlusconiani?

  9. GIAMPAOLO ha detto:

    Povero Don Giorgio, mi sembra di sentire le parole di Francesco.

  10. Gianni 1 ha detto:

    Provo a delineare uno scenario, che già è condiviso da taluni osservatori.
    Probabilmente B. sarà condannato, ed anche se non finirà in carcare, diverrà inellegibile.
    Non è un caso che Grillo se la prenda sopratutto con il PD.
    Perchè?
    Perchè prevede che molti del PDL, senza più B., non votino più PDl, e quindi, certo, non votino a sinistra, ma magari proprio il M5S.
    Finita la leadership berlusconiana, molti elettori non è detto che riconfermino il voto al partito, e questi elettori, in libera uscita, difficilmente voterebbero l’antagonista di sempre.
    Ecco per Grillo una ghiotta occasione, ed anche Bersani, quindi, non troverebbe vantaggio da nuove elezioni, anzi.
    Sarà anche per questo che sta cercando di portare a termine il progetto di un nuovo governo, togliendo acqua al mulino di PDL e grillini.
    Sembra che l’ultima novità sia la prospettiva di un governo, sostenuto certo da PD e montiani, ma anche con l’appoggio esterno della lega.
    Così si eviterebbe il convolgimento sia di PDL che di grillini.

    • Luca ha detto:

      lo scenario è, a mi avviso, poco realistico, perchè Berlusconi, una volta fuori da giochi, non sarà la causa della perdita dei voti nel PDL. Questo perchè è un dato di fatto che in Italia c’è un grandissimo numero di persone che lotta e lotterà sempre per quei valori (Dio, Padre, Famiglia) che sono, che piaccia o no, portati avanti dalla destra.. Attenzione!!! Non dico portati avanti da Berlusconi! Ma dalla destra!! La stessa destra che vuole andare contro a quella sinistra giustizialista che ha fatto del relativismo (un “ismo” che manca nell’articolo delirante di don Giorgio) l’ideale principe da perseguire!
      Il PDL sarà comunque votato.. Con o senza Berlusconi..

      • Gianni 1 ha detto:

        Si, ma bisogna vedere in quali quantità.
        E cioè: secondo alcuni osservatori, ci sono degli elettori del PDL trascinati, appunto, dal fattore B.
        Costoro non voterebbero più il PDL, senza B.
        Certo, non tutti, ma un certo numero si.
        Se tale numero di rivelasse consistente, dove andrebbero questi ex pidiellini?
        Secondo taluni, sarebbero voti a favore di Grillo,poi, certo, bisogna fare i conti con i dati di eventuali future elezioni, per vedere se tali anaisi sarebbero confermate o meno.

        • Luca ha detto:

          Questo è corretto, ma quanti che oggi non votano il PDL, lo voterebbero se B andasse via? Forse più di quelli che smetterebbero di votarlo

  11. Gio Di Nino ha detto:

    La richiesta di spostare i processi in corso (ormai alle battute finali) da Milano a Brescia, per legittima suspicione è l’ennesimo tentativo di questo individuo per prendere tempo, dilatare al massimo i tempi del giudizio, restare a galla nella cloaca della politica da lui adeguatamente frantumata, sorretto dalle chiere di leccaculo che gli saranno riconoscenti per tutta la loro vita di servi genuflettenti.

    • Antonio Luigi Mori ha detto:

      ho la strana sensazione che B. sia finito….mi sbaglierò…ma è un sentore: qualcosa sta cambiando, è in atto un rinnovamento

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