Arrestati per tangenti ex eurodeputata Comi e due manager

da AVVENIRE
14 novembre 2019
Lombardia.

Arrestati per tangenti

ex eurodeputata Comi e due manager

Davide Re
Ai domiciliari Lara Comi, di Forza Italia, e l’ad dei supermercati Tigros. In carcere il direttore generale di Afol Metropolitana. Le accuse: corruzione, finanziamento illecito e truffa
Ai domiciliari l’ex parlamentare europeo ed ex enfant prodige di Forza Italia Lara Comi (per truffa all’Unione Europea, false fatturazioni, finanziamento illecito e corruzione) e l’imprenditore Paolo Orrigoni, già candidato per la Lega a sindaco di Varese, per avere cercato di comprare con una tangente un terreno dove costruire un nuovo supermercato della catena di alimentari Tigros. In carcere, a San Vittore, a Milano, Giuseppe Zingale, l’ex direttore generale dell’agenzia lombarda per il lavoro Afol, licenziato dalla pubblica amministrazione a ottobre “per giusta causa”.
È l’ennesima coda della maxi-inchiesta della Procura di Milano chiamata “mensa dei poveri” scattata lo scorso 7 maggio scorso, quando erano state eseguite 43 misure cautelari, comprese quelle per i forzisti Pietro Tatarella (da pochi giorni tornato a casa) e Fabio Altitonante. Insomma, è caduta una nuova tegola “politica” sopra la testa del partito di Silvio Berlusconi, che anche in Lombardia non vive, elettoralmente parlando, un periodo felice. E che l’indagine non fosse appunto finita in quel caldo martedì di primavera era un po’ il segreto di pulcinella per chi segue con attenzione il palazzo di giustizia di Milano. In molti infatti pensavano ad un possibile bis da parte dei magistrati, che puntualmente è arrivato.
La posizione di Lara Comi, già indagata da mesi e, nel frattempo, non rieletta al Parlamento Europeo per il terzo mandato, si è aggravata anche per le dichiarazioni dell’amica e avvocato Maria Teresa Bergamaschi e del presunto pilastro del sistema, l’ex potentissimo coordinatore provinciale di Fi a Varese, Gioacchino Caianiello, capace di spostare con un suo cenno gli equilibri politici del centrodestra in tutta la Lombardia. Per il gip Raffaella Mascarino, Comi ha mostrato «nonostante la giovane età, una non comune esperienza nel fare ricorso a collaudati schemi criminosi volti a fornire una parvenza legale al pagamento di tangenti, alla sottrazione fraudolenta di risorse pubbliche e all’incameramento di finanziamenti illeciti».
Ingenua però sembra essere stata nel dispensare consigli di prudenza alla Bergamaschi, invitandola, in alcune conversazioni intercettate, a utilizzare come mezzo di comunicazione la chat di Telegram che permette la distruzione immediata dei messaggi. Così come il copiare, si legge nelle carte, “consulenze d’affari” dal sito della Casaleggio Associati.
Fra gli episodi contestati alla ex rappresentante azzurra in Europa uno, già noto, riguarda due contratti di consulenza ricevuti dalla sua società, la Premium Consulting Srl, con sede a Pietra Ligure (Savona), da parte di Afol e, in particolare, da Zingale, «dietro promessa di retrocessione di una quota parte» allo stesso ex dg della società pubblica, ora in carcere, e a Caianiello.

 

1 Commento

  1. bartolomeo palumbo ha detto:

    Forza ragazzi:pulizia,pulizia,pulizia!!!!!!!!!

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