Tra zalonite e… caduta delle stelle

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Tra zalonite e… caduta delle stelle 

Sinceramente, fino all’altro giorno non sapevo chi fosse. Per fare questo articolo, sono andato a leggere qualche notizia su Wikipedia, e sono venuto a sapere che è un barese, e che il suo vero nome è Luca Pasquale Medici. Perciò Checco Zalone è un nome d’arte, e significherebbe, in dialetto barese: “che cozzalone”, ovvero: “che tamarro”. Proprio il caso di dire come i latini: “Omen nomen!”. Ha esordito come comico da cabaret, e poi ha preso la strada del cinema facile, e i suoi filmetti hanno sempre riscosso notevole successo, fino all’ultimo: “Quo vado?”, che sta superando per incasso tutti gli altri film. 
Notate già questo: nessuno parla mai del film in sé o del suo valore artistico, ma solo e unicamente di incassi, perciò di una massa di gente che va a vederlo. Perché ci va? Non chiedetelo a me, che non l’ho visto, e tanto meno lo vedrò. Non mi faccio mai prendere, se non eccezionalmente, dal consenso generale: siccome tutti vanno a vedere quel film, allora mi sento quasi costretto anch’io ad andarci. Quelle poche volte che l’ho fatto, sono rimasto deluso.
I cantanti o cantautori, i comici da cabaret o le soubrette da strapazzo, che si improvvisano attori o attrici, fanno veramente pena. Ci sono eccezioni, ma sono proprio rarità. Celentano, ad esempio, non è l’eccezione, ma l’esempio tipico di uno che non ha capito di stare nei limiti della propria capacità artistica, ovvero musicale. Come attore, si è rivelato un disastro.
Certo che, a giudicare dagli incassi e pensando al film di un comico “tamarro”, mi chiedo quale sia il grado della cultura italiana. E per piacere smettetela di fare paragoni dissacranti tra Zalone e i grandi comici del passato!
Non posso dire che “Quo vado?” sia una cagata pazzesca, non l’ho visto, ma ne ho sentito l’odore da lontano mille miglia.
Ne ho parlato fin troppo, passiamo ad altro.
Le cinque stelle sono cadute nel… pantano. Era più che prevedibile. Sono rimaste fin troppo lassù, incontaminate, a illuminare la terra. Stanno facendo ciò che tutti, prima di loro, hanno fatto, ovvero, appena tocchi un po’ di potere, rimani invischiato.
Troppo bello stare a guardare dall’alto dei cieli: appena tocchi terra, tocchi palta, tanto più se sei rimasto troppo a lungo nel cielo, quasi divertito a giudicare quelli sulla terra.
L’ho già detto: non metterei i grillini sullo stesso piano dei barbari zoticoni analfabeti leghisti. Non c’è paragone. C’è della bontà, c’è dell’intelligenza, c’è della sincerità tra i membri del Movimento 5Stelle. Casomai, è il loro sistema piramidale che non va, che andrebbe distrutto. Ciò che non accetto è la menzogna che dà quell’apparenza democratica per il fatto che tutto sembra provenire dalla base, quando in realtà la base non esiste o è solo una finzione strategica, un alibi, un paravento.
Ovunque hanno preso i Comuni, i grillini hanno manifestato la loro inconsistenza politica, il tradimento degli ideali (in verità, solo promesse e belle parole!).
Talora vorrei credere nella buona fede di qualche grillino, ma ogni giorno perdo pezzi di fiducia. Mi convinco che, come ho già più volte detto, i partiti di protesta dovrebbero restare all’opposizione, e così sarebbero più liberi di dire le cazzate che vogliono, illudendo quella gente che crede sempre nelle promesse e nelle belle parole, in attesa del messia che non arriva mai.
Dopo una lunga esperienza di vita, ho finalmente imparato una cosa: a tenere un po’ i piedi per terra, e a chiamare ogni cosa per il proprio nome: un partito di protesta è solo un partito di protesta, e nulla più; ogni illusione porta ad un’amara disillusione. Ma c’è di più. Ho deciso di combattere perché la Politica non venga affidata ai partiti di protesta. Ogni loro uscita dallo steccato, la stigmatizzo come un pericolo, una ferita alla democrazia.
16 gennaio 2016
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

7 Commenti

  1. GIUSEPPE ha detto:

    QUO VADO? Ho visto il film, mi è piaciuto. Condivido quando scritto da Sanleo. Don Giorgio mi spiace, ma dico che poteva risparmarsi quel titpo di risposta.!!

  2. Zorro ha detto:

    La cultura italiana di massa.Dopo anni di Propaganda P2 cosa c’e’ da aspettarsi se non purtroppo Zalone?
    Pero’ nelle difficolta’ odierne del vivere magari un momento di evasione demenziale aiuta a stemperare le tensioni.Un momento si ma non sempre!!
    Oltre alla disinformazione alla propaganda alle bugie si governano nazioni Gobbels insegna.Anche i romani Pane e Circo il resto e’ noia

  3. sanleo ha detto:

    Per quanto riguarda il film QUO VADO io l’ho visto e devo dire che sono rimasto stupefatto non per la comicità ma per i segnali di solidarietà che ha voluto impartire, per cui invito chiunque a vederlo fino all fine prima di accennare ad alcun commento

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