La prof salvata dai ragazzini

dal Corriere della Sera

La prof salvata dai ragazzini

Martedì 15 maggio 2018
di Massimo Gramellini
Succede a Torre Annunziata, Napoli. Succede che la prof non si presenti a scuola per due giorni: strano, non ne aveva mai saltato uno, neppure quando nevicò. Succede che gli adulti che lavorano con lei non diano peso alla sua assenza e neanche mostrino di interessarsene, facendole una telefonata. Succede che gli unici preoccupati siano i suoi studenti: percorrono una ventina di chilometri in pullman per andare a stanarla nella casa di Vico Equense, suonano al citofono e, poiché la prof non risponde, decidono di rivolgersi ai carabinieri. Succede che i carabinieri sfondino la porta e la trovino in terra, boccheggiante a causa di un malore. Poi in ospedale tutto si aggiusta, al punto che già nei prossimi giorni la prof tornerà a scuola, di nuovo seduta sulla carrozzella con cui da tempo ha sostituito gli arti che non le funzionano più.
Succede, e sembra un calcio a pregiudizi e luoghi comuni. Eppure è semplicemente come dovrebbe essere sempre. C’è una professoressa che ama il suo lavoro e i suoi studenti, incatenando la loro attenzione con lezioni popolate da personaggi talmente vividi che — dicono i ragazzi — mentre lei parla è come se prendessero forma tra i banchi. E poi ci sono loro, gli allievi, che la ammirano, si fidano di lei e sentono il bisogno di proteggerla. Come tutte le storie che scaldano il cuore, da qualunque lato la si guardi, quella della prof salvata dai suoi ragazzini è una storia di cura.

1 Commento

  1. lanfranco consonni ha detto:

    Meno male che ogni tanto troviamo buone, ottime notizie!
    Un po’ di ossigeno per ricordarci che c’è tanto buono intorno, anche se si vede poco!
    grazie Massimo!

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