Alla signora Roberta Pinotti, Ministra della Difesa, nonché militarista

pinotti f35

di don Giorgio De Capitani
Signora Pinotti, non conosco molto bene la Sua biografia, per cui non potrei sapere se Lei provenga da una famiglia di militari. Un dubbio però mi è venuto in questi giorni.
Una serie di fatti mi convince che la Sua formazione culturale sia stata di tipo militarista, magari favorita dalla Sua militanza nel Partito Comunista e nell’Associazione scoutistica.
Le assicuro che io non sono di destra, e che la mia Sinistra è la più radicale nel senso evangelico. Non c’è ancora un partito in Italia che possa esibirmi una tessera soddisfacente. Sono uno spirito del tutto libero, con la testa che non si ferma di pensare. Un bastiancontrario per vocazione. Utopista mai rassegnato. In pensione per costrizione. Tra quattro mura però trasparenti.
Una cosa è certa: ogni giorno Lei, signora Pinotti, non fa che confermare ciò che penso nei Suoi riguardi.
Ultimo gesto: il dono che Lei ha fatto a Papa Francesco, a Redipuglia, di un altare da campo della prima guerra mondiale. Ha ragione Giuliana Sgrena, nella sua lettera aperta al Papa, quando tra l’altro se la prende con Lei per aver fatto al pontefice un dono almeno ambiguo.
Ma c’è di più. La Sua ambiguità, signora Pinotti, di fronte agli F35 è davvero sconcertante.
Lei sa benissimo che nei giorni scorsi è stato inviato un appello, firmato da noti personaggi, tra cui Roberto Saviano e Alex Zanotelli, in cui si invitano i deputati affinché sostengano tutte le mozioni parlamentari rivolte a fermare il programma degli F35.
Penso che Lei sappia in che cosa consista tale programma: spendere 14 miliardi di euro (alla fine del programma saranno 50) per produrre e comprare un aereo con funzioni d’attacco e capace di trasportare ordigni nucleari, “mentre – dicono i firmatari – non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute”.
Lei, signora Pinotti, che ne pensa? Perché indugia? Perché non ascolta?
Già! Lei è tutta preoccupata di salvare i marò dalle grinfie della giustizia indiana! Ma sa, signora Ministra, che proprio non riesco nemmeno a intuire una buona ragione in tutto questo Suo viscerale interessamento?
Scusi, signora Ministra, che concetto Lei ha di giustizia? Sbilanciarsi per una vicenda che ha una sua particolare stranezza misteriosa, dimenticando centinaia e centinaia di altri casi, che meriterebbero almeno, se non di più, altrettanta attenzione?
Mi può spiegare, signora Pinotti, il motivo di questa palese ingiustizia?
D’ora in avanti segnerò tutte le Sue parole e i Suoi interventi sul caso dei marò, e i Suoi silenzi su altre vicende passate finora in serie B. 
E, da ultimo, non sarebbe il momento opportuno di rivedere, non saprei come chiamarla, quella specie di convenzione militarmente protettiva tra la Marina militare italiana e le navi petroliere battenti bandiera italiana?
Mi dica, signora Ministra: che concetto Lei ha di pace?
Mi risparmi, per favore, di citare le parole di Papa Francesco! 

 

9 Commenti

  1. alessandro ha detto:

    Che la signora sia militarista c’è l’ha fatto capire già da tempo e per me non è una novità. Così come non è una novità che è ministro di un governo. Il giudizio sulla signora Pinotti non può perciò valere per la sola signora Pinotti ma per tutto il governo di cui fa parte e per il primo ministro Renzi che l’ha scelta.

  2. GIANNI ha detto:

    Un ministro della difesa deve occuparsi di varie incombenze, decidere se limitare o ampliare certe spese militari, se intervenire o meno in un caso come quello dei marò e tante altre cose.
    Sugli f 35 osservo quanto già detto in altra occasione, cioè sono ormai obsoleti, e credo che quei soldi potrebbero sicuramente andare in altra direzione, fosse anche solo l’ammortamento dei titoli di stato per abbattere deficit e debito.
    Quanto al resto, soprattutto sulla vicenda dei marò, se ne è ampiamente dibattuto, e non solo su queste pagine, per cui emerge chiaramente un aspetto a mio avviso interessante, nel complesso.
    Anche un ministero che, sostanzialmente, dovrebbe essere caratterizzato sopratutto da adempimenti tecnici, si trova di fronte a scelte politiche dirompenti.
    A significare che anche in famosi ministri tecnici sono poi, in fondo, politici, a prescindere dalla loro formazione.

  3. Tommaso Pellegrino ha detto:

    Il dono fatto a Papa Francesco di quell’altare da campo è stato splendido!! Fossi il Papa (giuro che è il pensiero che mi è venuto in mente di primo acchito, assistendo, commosso sino alle lacrime, all’evento in TV), deciderei di celebrare ogni giorno la Messa su quell’altare almeno fino a che non si sarà risolta la tragedia dei cristiani e degli altri sofferenti a causa della barbarie dell’ISIS in Medio Oriente (certo senza dimenticare le altre situazioni di conflitto sulla Terra, ma, se si dovesse proprio attendere la quiete totale in questo mondo, quell’altare non si smetterebbe più di usarlo!), per affermare simbolicamente che il Papa non si considererà in pace fino a quando perdureranno simili ingiustizie, bensì si riterrà schierato in prima linea a fianco di chi lotta – nelle varie forme e ciascuno secondo le proprie competenze di diplomatico, di militare o di apportatore di aiuti umanitari – per farle cessare e ristabilire la pace ed il diritto.
    Tommaso Pellegrino – Torino
    http://www.tommasopellegrino.blogspot.com

  4. alessandro ha detto:

    La Pinotti non piace neanche a me. Ma è coerentemente di destra come il suo capo Renzi e quasi tutto il PD.

  5. giuseppe ha detto:

    Perchè almeno per una volta non prova a non essere sempre
    negativo e pessimistae a fare delle proposte costruttive e qualceh nota di ottimista e speranza per il futuro.

  6. Giuseppe ha detto:

    Per certi versi sembra di essere tornati indietro di qualche secolo, quando i monarchi nominavano i ministri in base al tipo di attività professionale che svolgevano, un governo di tecnici diremmo oggi. Infatti di solito era un generale a ricoprire il ruolo che oggi sarebbe della Pinotti e che allora si chiamava “Ministro della Guerra”, dizione decisamente meno ipocrita e più calzante alla realtà. A dire il vero la signora Pinotti nella vita di tutti i giorni, oltre ad essere impegnata politicamente, è un’insegnante di italiano, quindi a maggior ragione dovrebbe capire il significato delle parole. In particolare armamenti, miliardi, sprechi, lavoro, scuola, salute e giustizia sociale, ma forse è talmente impegnata da essersene dimenticata. Mi risulta che seguendo quella che per i padri costituenti era una vera e propria vocazione alla pace, nel tempo si è andati via-via riducendo le spese militari, anche attraverso l’abolizione del servizio di leva obbligatorio, cercando allo stesso tempo di invogliare i giovani, nei limiti del possibile, a prestare invece un servizio civile. Allora perché insistiamo a rifornire di soldati e mezzi militari le cosiddette ”missioni di pace” continuamente rifinanziate? E in base a quale scellerato accordo si mandano militari scelti a prestare servizio su imbarcazioni civili? Sono pienamente consapevole che il nostro paese fa parte di un’alleanza militare, che però a quanto ne so dovrebbe avere solo funzioni difensive, per questo sono convinto che non ci sia alcuna necessità di acquistare degli aerei militari (sulla cui funzionalità oltretutto esistono seri dubbi) con un impegno economico del tutto fuori luogo e che sarebbe decisamente più giusto ed opportuno destinare alla realizzazione di iniziative di pubblica utilità e per risolvere le innumerevoli emergenze reali con cui siamo costretti a confrontarci a causa del protrarsi di una crisi economica senza precedenti..

  7. zorro ha detto:

    Penso che sia evidente a tutti il servilismo del sistema politico Italiano allo status quo mondiale.Si perche’ globalizzazione vuol dire anche ,se alleato agli americani ,partecipare alla polizia mondiale e quindi intervenire in zone calde con azioni militari o dare ossigeno ai fornitori di armamenti avendo l’obbligo di acquistare F35 e altro.Dobbiamo anche ricordare che l’italia vende notevoli quantita’,come altri paesiUE, di armi leggere.I nostri ministri non fanno altro che seguire cio’ che impone il mercato orizzonti politici diversi non li vedono sono ormai chiusi su se stessi autoreferenziali.I partiti blindati ti emarginano subito gli spiriti liberi rinchiusi.Organizziamoci diversamente dal basso al fine di cambiare mirando a piccole vittorie locali dove la tecnica l’umanesimo e la realta’ oggettiva permettano scelte piu’ vicine all’esistenza umana.Dove sono gli uomini di buona volonta’?Creiamo ,come Lutero; delle tavole con incise le nostre scelte e inchiodiamole alle porte.

  8. maurizio ha detto:

    concordo con don Giorgio, io sarei stato anche più duro e meno diplomatico con questa signora ma anche con tutti coloro che popolano a vario titolo il parlamento italiano. una così è solo di facciata anche se ricopre un posto importante e assai delicato. penso che questa non abbia nemmeno la cognizione di ciò le toccherebbe di fare per “fare bene”. però l’ipocrisia c’è, si quella c’è. non ho letto molte sue interviste ma quelle che mi è capitato di leggere erano vomitevoli. purtroppo questo è quello che sa fare il nostro governo. ma quelli che come me non lo hanno votato? ah giusto, siamo in democrazia e chi vince si porta tutto il pacco regalo e gli altri si accodano. ma non ne possiamo più. io non voglio più accodarmi a nessuno. voglio un’altra italia, quella che ho conosciuto da ragazzo alla fine degli anni 60. in casa non avevamo soldi, eravamo in 6 intorno ad un tavolo e lavorava solo mio padre, ma eravamo felici e si guardava il futuro con tante aspettative. probabilmente anche allora i governanti facevano i fatti loro, tuttavia facevano anche i nostri interessi e quelli del nostro paese. allora si guardava un ministro come un extraterrestre, ben vestito, importante, tutta gente che aveva studiato tanto. credevano nella missione che avevano intrapresa. ora? sciacquette ignoranti stanno sugli scranni come se gli toccasse di diritto. messe li solo per servire il vero potere, le banche, le lobby, i ricchi e potenti. mah, scusate lo sfogo, ma mi sono trattenuto perchè avrei in gola altre parole……………….

  9. gianluca ha detto:

    ma che concetto hai tu della giustizia!
    vai, vai, leggi mircomega, l’unità, la sgrena e gli appelli dei firmatari. Eccola la cultura!

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