Bulciago: si chiude con 2 ergastoli e una condanna a dieci anni, il processo a Gaza per l’omicidio di Vittorio Arrigoni

da Casateonline
 

 
Bulciago:
si chiude con 2 ergastoli e una condanna a dieci anni,
il processo a Gaza per l'omicidio di Vittorio Arrigoni

Bulciago

La notizia è giunta qualche minuto fa da Gaza dove è stata emessa la sentenza nell'ambito del rapimento e dell'omicidio di Vittorio Arrigoni.

Secondo le informazioni che giungono dalle agenzie di stampa, due degli imputati sono stati condannati all'ergastolo. Si tratta di due militari salafiti, accusati di aver ucciso, nell'aprile 2011 il volontario bulciaghese nella Striscia di Gaza.

La pena del carcere a vita sarebbe stata stabilita per Mahmoud al-Salfiti e Tamer al-Hassasna, riconosciuti colpevoli di rapimento e di omicidio del pacifista Arrigoni. Khader Jiram è stato condannato a 10 anni di cella per rapimento mentre Amer Abou Houla dovrà scontare una pena di un anno dietro le sbarre per aver fornito la casa in cui si è consumato l'omicidio.

Il processo si è svolto stamani davanti a un tribunale militare controllato da Hamas, alla presenza di un nutrito gruppo di persone e di giornalisti.

Alla famiglia Arrigoni il tanto atteso esito della sentenza è giunto circa un'ora fa, da una volontaria italiana amica di Vittorio che ha seguito l'udienza.

I timori che il processo potesse concludersi senza alcuna condanna sono stati dunque spazzati via dalle parole del giudice, che ha posto la parola fine ad una vicenda giudiziaria tormentata.

''Nonostante i continui rinvii, nelle ultime settimane la speranza che il processo potesse giungere a conclusione era forte'' ci ha detto Egidia Beretta, madre di Vittorio ''Il nostro legale Gilberto Pagani aveva recentemente incontrato il ministro della giustizia di Hamas che aveva assicurato il proprio interessamento. Inoltre circa due settimane fa ci è stato richiesto di confermare la nostra posizione di ferma condanna all'ipotesi della pena di morte per i coinvolti. Io e Alessandra, mia figlia, abbiamo quindi ribadito il nostro pensiero scrivendo una lettera agli imputati e alle loro famiglie, chiedendogli il perchè Vittorio sia stato ucciso. Non so se questo nostro contributo possa aver influito sulla sentenza pronunciata oggi che effettivamente parla di ergastoli e non di pena capitale''.

Il legale della famiglia Arrigoni, Gilberto Pagani è ora in contatto con il collega del Palestinian center for human rights, che ha seguito l'udienza odierna, per cercare di avere le motivazioni delle sentenze.

Si chiude quindi con una condanna pesantissima, una parentesi dolorosa per la famiglia Arrigoni. Rimangono aperti una serie di interrogativi, primo su tutti le motivazioni alla base dell'omicidio del volontario bulciaghese. ''Non credo che riusciremo mai a capire il perché Vittorio sia stato ucciso, dal momento che gli imputati hanno sempre negato le proprie responsabilità'' ha concluso Egidia Beretta.

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