La stupidità umana è davvero infinita

L’EDITORIALE
di don Giorgio

La stupidità umana è davvero infinita

Avere 82 anni e sentirmene 28 non è il solito modo scherzoso di invertire i due numeri. Il problema è colui che ha 28 anni, ma in realtà è come se ne avesse 82.
Se mi dessero via libera, spaccherei la faccia al mondo intero.
Ma al posto mio, lo sta facendo un virus invisibile, che forse ha milioni di anni, e che non teme né il colosso economico né il potere politico, né il potere religioso, e tanto meno una massa di esaltati, del resto in questi giorni sparpagliati tra le pieghe di madonne che sembrano aver perso la lingua.
No, la Madre del Figlio di Dio non ha perso la lingua: non ha mai parlato!
Dio non si è fatto lontano: si è infranto l’idolo religioso, un’esaltazione di devoti disperati.
E il virus se la gode, forse è la vendetta di milioni di massacrati o arsi vivi da una religione che pensava così di uccidere lo spirito dell’essere umano.
Cristiani, è l’ora di crederci sul serio che tutto si rinnoverà.
Le guerre non hanno cambiato il mondo. Questo virus lo cambierà, e qualcuno avrà l’obbligo di fargli un monumento, se il mondo cambierà, ma avrà un compito durissimo, avendo a che fare non con i corpi, ma con l’infinita stupidità di cui parlava Albert Einstein: «Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma non sono sicuro dell’universo»; «La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti».
Forse neppure Dio l’aveva previsto, ovvero che, creando l’uomo, avrebbe permesso la cosa più diabolica: la stupidità umana.
Una stupidità che sembra l’essenza del comportamento umano.
E credo che Dio, giudicandoci, si soffermerà sulla nostra stupidità, sapendo che nessun essere umano ne è stato esente.
18 aprile 2020
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