Il comizio di un Salvini “spompato”…

Ho tentato di ascoltare in video l’intervento di Matteo Salvini a Pontida. Non ce l’ho fatta, e l’ho interrotto dopo pochi minuti.
Ho trovato un Salvini “spompato”, privo di idee, ripetitivo: sempre le stesse cose. Ma non è questo il vero problema: anch’io batto e ribatto sugli stessi concetti. Il problema di Salvini è che non ha concetti in testa. Egli spara a vanvera proposte senza senso, senza un benché minimo riscontro reale.
Ma almeno il tono della voce fosse un po’ mordente! No, il tono era di uno stanco, forse perché il leader leghista non sa dare nemmeno l’entusiasmo. Bei tempi quelli di un Bossi pimpante, scatenato!
Non posso fare paragoni tra Salvini e Bossi, perché mi beccherei altre querele. L’ho già detto, e  lo ripeto: con questo Salvini la Lega andrà a fondo!
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da la Repubblica
17 settembre 2017

Lega e Forza Italia,

Giannini:

“Un’accozzaglia populista inadatta a governare”

La campagna elettorale inizia con la destra in campo in due luoghi simbolo: a Pontida, dove Salvini lancia il “partito della ruspa” e a Fiuggi, dove un rinnovato Berlusconi rilancia il “partito dei nonni” con una proposta politica vecchia. Il combinato tra il populismo di Salvini e le proposte berlusconiane confermano quello che scriveva l’Economist qualche tempo fa e cioè che la destra è inadatta al governo. Ma gli altri sono all’altezza? Il Movimento 5 Stelle incoronerà a Rimini Di Maio come leader e al Pd serve concretezza per rimarcare la distanza dagli avversari. Da Renzi ci si aspetta un salto di qualità per vincere le elezioni
il commento di Massimo Giannini

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da www.democratica.com
Mario Lavia
17 settembre 2017

Salvini in salsa nera allontana un Silvio “bianco”

Oggi le due destre sono apparse inconciliabili
“Salvini leader”, è la vistosa scritta sul palco, e il capo leghista a Pontida ce l’ha messa tutta a fare la parte del capo. E il capo ha pensato di fare un passo avanti (in negativo) indossando i panni del leader estremista di destra. Nelle stesse ore un redivivo Berlusconi rivendicava la sua appartenenza al Ppe e come tale in lotta – anzi: argine – contro i populismi. Cioè contro Salvini.
È l’ultimo Berlusconi. Il vecchio saggio. Europeista, centrista, merkeliano. Centrista, un democristiano 2.0. L’ultima incarnazione di Silvio. Un maquillage? Vedremo.
Intanto, è questa la fotografia delle due destre. Stando così le cose, due destre inconciliabili.
Non si vede infatti perché Berlusconi dovrebbe portare acqua al capo del populismo colorato di nero (il verde padano è un ricordo dell’era Bossi, un Bossi sconsolato che ammette, “mi vogliono mandare via”) quando invece potrebbe/vorrebbe giocare il ruolo del “Merkel italiano”, ago della bilancia in un sistema proporzionale che partorirà probabilmente una legislatura bloccata e governi di coalizione.
La curvatura di estrema destra di Salvini non nasce oggi. Salvini si considera la “sezione italiana” dell’Internazionale nera che aveva in Marine Le Pen la leader europea, fiuta un’aria da revanche neofascista da intercettare così da arraffare voti nelle metropoli e in quel centro-sud in cui altrimenti non sfonderebbe. Per questo strizza platealmente l’occhio a CasaPound et similia. Ambisce a diventare l’uomo forte, il capo della post-democrazia italiana.
Le sue parole sono state pesanti: “Cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano. Le storie e la legge non si processano”. “Fanno il processo al ventennio mussoliniano – ha aggiunto – e poi si comportano come il regime nel 1925 che imbavagliava chi non la pensava come volevano”.
Infine la frase più sinistra (nel senso, truce): “Quando andremo al governo daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine per darci pulizia e sicurezza”.
Mano libera? Ovviamente si vuole solleticare l’anima più irrequieta e impaurita del Paese promettendo ordine e disciplina. Un vecchio film. Cosa c’entri tutto questo con l’europeismo, lo stato di diritto, il Ppe e via dicendo, è un mistero. E infatti questo adesso è il centrodestra italiano, un mistero. Ma da oggi le due destre cantano canzoni molto diverse.
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Il comizio di un Salvini “spompato”

4 Commenti

  1. coscienza critica ha detto:

    Considerando articolo, commento di Giannini e commenti precedenti, mi permetto di far notare una cosa.
    Per uscire da possibili baratri una via chiara è indicata, cioè proseguire sulle stesse linee programmatiche e di alleanza che hanno caratterizzato questa legislatura.
    Il PD attuale ha dimostrato di essere incompatibile sia con populismi a destra, ma anche a sinistra, leggesi quelli che se ne sono andati o che si pongono comunque alla sua sinistra.
    Ma anche di poter sviluppare una piattaforma interessante con le attuale componenti di maggioranza.
    Non avrà risolto tutto?
    Ok, ma chi lo fa?
    Certo un confronto con tutti i populismi, di destra come di sinistra, è necessario, per capire la differenza.
    BAsti pensare a cosa rischiamo se, ad esempio, Di MAio o Salvini divenissero premier.
    Peraltro non è che SAlvini non indichi cosa farebbe, lo fa, ma va sottolineato che alcune proposte sarebbero decisamente rischiose per la democrazia.
    Una su tutte: dare man libera alla polizia.
    Mi domando e gli domando: di fare cosa?
    Attenzione a quello che può succedere ed, anzi, già è successo in Italia:
    IL G ( ha visto opposti estremismi, ad esempio, certo anche quello di parte della piazza, ma anche la polizia…..

  2. Giuseppe ha detto:

    Che disastro la politica del nostro paese: è proprio vero che al peggio non c’è mai fine!
    Di chi stiamo parlando? Di Salvini? L’uomo senza idee che perciò prende a prestito quelle degli altri, un po’ qua un po’ là, vagando in un’accozzaglia di frasi fatte senza un nesso comune, promettendo cose che si contraddicono tra loro e che, oltretutto, sa benissimo di non poter mantenere, ma fanno effetto, anche se è lui il primo a non crederci. Per questo finisce per rimediare un “figurone” che piace solo a chi è come lui, senza idee. L’unica idea che Salvini aveva (quella social-comunista) l’ha rinnegata da tempo, nel momento stesso in cui ha indossato la camicia “verde padania”. E poi chi altro? Nonno Silvio? L’uomo di cartapesta che, giustamente, parla da Fiuggi dove, presumibilmente sta passando le acque come quelli della sua età che alle terme cercano un po’ di sollievo ai loro acciacchi. E che pretende di fare ancora l’ago della bilancia della politica italiana, illudendosi di essere come Andreotti o Pertini, pur non avendo la furbizia dell’uno, né l’energia e il carisma dell’altro. E infatti, naturalmente, continua a piacere solo a chi l’ha sempre venerato e… sfruttato.
    Eppure, con una sinistra mai tanto divisa come in questo momento, che assomiglia sempre di più un serpente che si morde la coda, non riuscendo a venire a capo della perenne “dialettica” (si fa per dire) che l’attanaglia, dove tutti sostengono di volere la stessa cosa, ma Tizio non nel modo in cui la vorrebbe Caio, che a sua volta non condivide il punto di vista di Sempronio… e così via, la destra oggi avrebbe la sua grande occasione per tornare al governo, ma con quale leader? Con la Meloni? Ma mi faccia il piacere!!! (come direbbe Totò).
    E così tutti finiscono per fare il gioco di Grillo e dei suoi discepoli, anche loro d’altro canto ammalati di populismo, ma che, nonostante l’incapacità e i continui “incidenti di percorso”, continuano a fare proseliti pescando nel loro bacino d’utenza preferito, che è anche l’ambiente da cui provengono, vale a dire internet, che come tutti sanno è il covo dei demagoghi e dei qualunquisti.
    Ho provato ad immaginare Di Maio nelle vesti di premier, ma non ci riesco proprio. Come sarebbe possibile affidare la guida del paese a un tipo del genere? Poi penso che se i miei concittadini hanno eletto sindaco la sora Virginia (Raggi), allora tutto è possibile… del resto al peggio non c’è mai fine.

  3. marco da vimercate ha detto:

    ” Con questo Salvini la Lega andrà a fondo ”
    Speriamo !

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