Un papa che sa fingere bene!

di don Giorgio De Capitani
Non so se o quando gli allocchi apriranno finalmente gli occhi,
ma credo che passerà ancora molto tempo
– da quanto tempo esiste la Chiesa cattolica?
e per quanti altri millenni durerà? –:
o forse no: fra poco il consenso svanirà nel nulla,
e allora chiamerò “quel momento” la rivincita dello Spirito santo.
Ancora oggi, però, una spessa coltre avvolge la Chiesa,
nel cuore del suo potere e nelle sue periferie più lontane:
credenti, e non, sono vittime di un papa
che non passa giorno che non incanta,
facendo l’attore – ora drammatico ora comico –
mutando in continuazione le maschere,
attento a non scoprire il volto
della pochezza di un uomo di potere che inganna le masse,
con la stessa facilità con cui le lascia poi
in balìa del delirio del nulla.
Ma il nulla è un mostro che ingoia gli esseri umani:
nessuno finora ne conosce i poteri taumaturgici,
tanto più che il mostro ha il volto di un dio
che sorride e uccide,
che perdona e si vendica,
che ama gli innocenti e li offre sull’altare sacrificale,
da cui il sangue dei giusti cola abbondantemente
nel silenzio di devoti castrati nello spirito.
La società applaude e versa lacrime,
nel vortice del nulla politico:
complici gli eroi dei finto genio italico,
supremi idioti che osservano dal buco
del loro cervello atrofizzato.
I populisti razziano una marea di decerebrati,
strizzano con passione mammelle rinsecchite,
e godono allo spettacolo di una nazione di ossa inaridite.
E la Chiesa collabora,
anche fingendo di scandalizzarsi,
ma proclamandosi come l’eden rifatto nella pelle:
è nelle mani di pazzoidi 
che gridano “pace e bene” sputando veleno,
che predicano un vangelo di cenere spenta,
mentre la zizzania indisturbata soffoca ogni speranza di vita.
Maledetta questa Chiesa,
soffocata dalla propria boria
di auto-proclamarsi messia universale (o cattolico)!
Ma la boria imploderà, lasciando una valle di cadaveri!
Già questa umanità è una valle di spiriti spenti,
di coscienze rattrappite, di pensieri uccisi.
E il papa eccolo farsi pellegrino tra i morti,
promettendo risurrezioni impossibili,
gettando nel deserto sterili semi.
C’è un “resto” di Chiesa su cui sperare?
C’è una speranza di Chiesa migliore?
Con queste guide cieche e ottuse, sparse ovunque,
non c’è speranza di rinascita;
lo stesso Spirito si trova in difficoltà:
uno Spirito che invocano sacrilegamente,
uno Spirito che assiste impotente
ad una oscenità globale di corpi mutilati nel loro spirito.
E il Pensiero sembra uno spettro che vaga
tra i monti e le valli,
in pianure sterminate da mostri di potere,
in città disumanizzate dalle voglie di accumulare detriti di cose,
in piccoli paesi dove si vedono solo pance che si agitano.
Anche la Chiesa sembra tutta tonda:
rotola senza braccia e senza piedi,
spinta dal vento del nulla.
Non è da oggi.
Da Costantino in poi, e forse anche prima,
la Chiesa ha ucciso i Pensanti,
ed ecco le conseguenze:
un’umanità solo pelle,
un’enorme massa di nervi scoperti,
una moltitudine di mostriciattoli,
a cui sono stati strappati gli occhi vivaci dello spirito.

3 Commenti

  1. ANTONIO ha detto:

    pensare o non pensare, credere o non credere, nessuno ha la verita’ in tasca, non non esistono verita’ assolute, tutto e’ relativo, tutto e’opinabile.

  2. Giuseppe ha detto:

    … Pilato allora fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque, sei tu re?» Gesù rispose:«Tu lo dici; sono re; sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce».
    Pilato aggiunse: «Che cos’è verità?»…

  3. diogene ha detto:

    A proposito di: “la Chiesa ha ucciso i Pensanti”:
    «Io chiedevo non se siete credenti o non credenti, ma se siete PENSANTI o NON PENSANTI. L’importante è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza…».
    Da “LE CATTEDRE DEI NON CREDENTI” di Carlo Maria Martini

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