Scandali vaticani da far venire l’orgasmo perfino a Satana

 

di don Giorgio De Capitani

Per un cristiano non è certo piacevole
venire a sapere ciò che sta succedendo ancora oggi
nei palazzi del Vaticano, e fuori.

Pensavamo che gli scandali fossero roba d’altri tempi,
tempi in cui lo Spirito santo
era sotto pressione, minaccia e ricatto
da parte degli stessi uomini di Chiesa,
tanto timorati di Dio quanto poco della propria coscienza.

Nel rileggere certe pagine della Chiesa del passato
viene ancora tanta nausea,
ma, nello stesso tempo, vorremmo ringraziamo il Signore
perché questi tempi sono ormai lontani.

Ma è proprio così?

Non penso che lo scandalo della pedofilia
sia meno grave dell’Inquisizione o delle guerre di religione.

L’Inquisizione colpiva gli adulti,
che comunque sapevano di essere a rischio anche per la propria vita,
la pedofilia invece colpisce i bambini indifesi.

Le guerre di religione hanno caratterizzato una certa epoca:
la nostra sensibilità moderna le rifiuta;

la pedofilia è un fenomeno criminoso che ha attraversato ogni epoca,
fino ad oggi, talora sotto lo sguardo indifferente
della società tecnologicamente avanzata.

Anche la Chiesa di oggi, come nel passato,
pur costretta a prendere qualche posizione,
non sembra tuttavia rendersi conto
dell’orrendo male che la pedofilia ha procurato
anche con il suo silenzio e la sua connivenza.

Una piaga, la pedofilia, ancor più imperdonabile
proprio perché i colpevoli sono preti o suore,
ministri di quella Chiesa che ha sempre difeso, a parole,
i più piccoli e i più indifesi,

che ha imposto a tutti la castità,
che ha fatto del corpo, come scrive san Paolo,
il tempio inviolabile dello Spirito santo.

E poi, che cosa è successo?

La verginità sacerdotale, anzitutto,
a tutti i costi:

i preti non possono avere una donna,
non possono sposarsi, pena l’ostracismo,

ma toccare i bambini è un’altra cosa!

La pedofilia andava taciuta,
la verginità non era in pericolo.

Amare una donna ancora oggi è degno di censura, di condanna,
toccare i bambini no:
un peccato come un altro che si può perdonare
con una semplice confessione individuale,
a tu a tu con un sacerdote, possibilmente sordo!

E i preti pedofili, scoperti pubblicamente,
venivano trasferiti in un’altra parrocchia,
e chissenefrega se poi, anche altrove, il vizio continuava.

C’era sempre la speranza che, a furia di confessarsi,
il prete pedofilo diventasse immune dal vizio!

La vittima, ovvero il bambino, non c’entrava mai:
la faccenda riguardava il rapporto tra Dio e il pedofilo,
e così la grazia abbondante e sovrabbondante
purificava la coscienza del penitente
come se si trattasse di lavare i panni sporchi.

Non vorrei tuttavia confondere la pedofilia con l’omosessualità:
la trasmissione televisiva “Giallo Vaticano”
poteva generare una tale confusione,
mediante i continui riferimenti alle “logge gay” in Vaticano
e ai preti pedofili.

Certo, non era questa l’intenzione degli autori del servizio,
tuttavia il rischio c’era di mettere sullo stesso piano
pedofilia e omosessualità,
al di là del fatto che entrambe contribuissero a creare complotti o altro.

Già dire “loggia gay” fa pensare a qualcosa di losco,
con il rischio di ritenere losco anche il fatto di essere semplicemente gay.

Ma dire “loggia pedofili” aggiunge un’ulteriore aggravante.

In ogni caso, lo scandalo del Vaticano è tale per cui
abbiamo il diritto di chiederci:

Che Chiesa è mai questa
che è ancora attraversata da orrende mostruosità
che compromettono non solo la sua credibilità,
ma il suo stesso cammino verso l’Umanità?

Cristo ha detto con tutta la forza che aveva in corpo:
“Guai al mondo per gli scandali!
È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo
a causa del quale viene lo scandalo!".

E anche:
“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me,
gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino
e sia gettato nel profondo del mare”.

Certo, Cristo pensava anche ai piccoli come età,
e pensava ai più semplici, ovvero
a quella categoria di persone
che ancora si fidano di questa società,

ignorando che anche gli onesti, purtroppo,
preferiscono tacere per amore della quiete.

 

12 Commenti

  1. Giovanni ha detto:

    Ma fatemi spiegare dal vostro amico Vendola cosa intendeva dire con “i bambini hanno diritto a fare sesso con gli adulti”
    Io di queste cose non me ne intendo e non me ne voglio intendere , ma voi, tra chiesa e SEL , a quanto leggo, dovreste essere specialisti …
    me la spiegate meglio ?

  2. Sibilla Cumana ha detto:

    Strano esempio di “civiltà”, quello in cui si dichiarano “civili” leggi e procedure contro la famiglia (vedi matrimonio gay) o tese alla soppressione della persona a partire dal suo concepimento(aborto), o in cui si arruola Papa Francesco (che contro l’aborto ha pronunciato parole bellissime. Del resto, è una testa pensante) tra i cattocomunisti. Oppure strana cosa che si sputi nel piatto in cui si mangia, parlando e sparlando di pedofilia con un’ evidente ignoranza sul tema (e non solo su questo) e dimenticando che chi la pedofilia la combatte coi fatti (Don Fortunato Di Noto e la sua METER) NEGA, aldilà di casi singoli) complicità della Chiesa. Ma mi consola sapere che solo una MINIMA parte di sacerdoti sia come te. Per fortuna loro e dei fedeli. Oltre che del cristianesimo, che tu neanche conosci. Parli tanto di riforma della Chiesa? Certo, comincia mo dallo SBATTERE FUORI chi spara scemenze da comunista…ma si sa che comunismo è SINONIMO di scemenza.

  3. Falcon ha detto:

    Carissimo Don Giorgio,
    domani è domenica giorno del Signore.
    Puoi pregare Gesù perché faccia venire un cancro a Berlusconi? Io l’ho pregato tanto, Gesù e la Madonna, che Berlusconi potesse crepare malamente, come un cane, con l’anima nera e dannata che si ritrova, e che per maggior danno la sua morte possa giungere in televisione davanti a tutti. Preghiamo, caro Padre, che Berlusconi abbia infine indietro con gli interessi tutto il male che ha fatto, che perfino Satana di fronte a quell’empio si possa pentire e salvarsi l’anima!
    Preghiamo Don Giorgio, che Berlusconi possa conoscere il morso della fame, della sete, del dolore, inascoltato mentre le infermiere giocano a toccarsi a vicenda eccitandosi della sua vita che si spegne, deridendo oscenamente il suo dolore. Prego che possa vedere i suoi figli bruciare, le sue aziende fallire e i suoi servi tutti uccidersi nelle fiamme trascinandosi dietro nel rogo ogni bene, ogni casa, ogni barca ogni auto ogni elicottero. Che resti nudo come verme di terra in attesa del castigo, del dolore eterno, della disperazione.
    Preghiamo Don carissimo, che la Madonna possa gettarlo vivo nel rogo urlante del suo palazzo, che egli possa conoscere il peggior dolore prima di tirare le cuoia.

    AMEN

  4. Patrizia ha detto:

    Insomma, se da questa Istituzione ne viene del bene, ok, altrimenti ne facciamo volentieri a meno. Il nostro Paese in particolare, ne subisce le peggiori conseguenze, non fanno altro che alimentare l’ignoranza per poter continuare a fare il loro comodo, in combutta con il potere corrotto. Per colpa loro, in fatto di civiltà siamo il fanalino di coda dei Paesi civili.

  5. Giuseppe ha detto:

    Dio è consapevole della nostra fragilità, dato che l’uomo è una sua “invenzione” e quindi ne conosce tutti i pregi e i difetti. Ciononostante si è affidato a lui per governare il creato, ben sapendo che all’occasione ne avrebbe potuto fare un uso sbagliato e sarebbe stato perfino tentato di mandarlo in malora solo per seguire i suoi istinti e suoi demoni. Quando Gesù si scelse gli apostoli non gli fece fare un esame di ammissione o ne volle conoscere il curriculum, tant’è vero che si ritrovò in casa un ladro che lo tradì per denaro e che addirittura lo stesso Pietro a cui affidò in eredità la sua Chiesa, messo alle strette, lo avrebbe rinnegato. Ovviamente tutto ciò, non giustifica affatto tutti gli abusi e le nefandezze che nei secoli sono stati perpetrati anche dai suoi ministri e, a volte, addirittura nel suo nome. Perché il Creatore nella sua infinita misericordia ci ha anche fornito gli strumenti per non cadere in tentazione o comunque per ravvederci. Innanzi tutto il libero arbitrio che ci fa a capire benissimo quando sbagliamo, poi il suo stesso spirito che ci illumina d’amore, anche se la sua voce potente spesso viene soffocata dal trambusto carico di confusione assordante da cui siamo circondati. Mi sbaglierò, ma credo che la tentazione più forte dell’apparato ecclesiastico sia venuta col potere temporale, alla cui ombra fioriscono e vegetano i suoi “errori” più clamorosi, e che ha portato con sé una sorta di delirio di onnipotenza e di impunibilità. Mi chiedo , anche a costo di ripetermi, cosa giustifichi l’esistenza di questo minuscolo stato nel cuore di Roma, ideato ad arte con la complicità del regime fascista, da sempre ammantata da segreti, sospetti e dicerie. Che se ne fa la chiesa cattolica di un potere mondano che, se non era ammissibile nemmeno nel periodo più oscuro della storia umana, a maggior ragione oggi che oltre ad essere anacronistico contrasta apertamente con la vocazione spirituale degli insegnamenti evangelici. “Il mio regno non è di questo mondo…” pare di sentirle le parole di Gesù di fronte a Pilato, allora perché la chiesa ha fatto di tutto per sconfessarle?

    • bobby sands ha detto:

      secondo me uno staterello poco più che simbolico ci vuole affinchè il papa non sia assoggettato alle leggi di un altro stato. solo per fare un es. sparisce il vaticano e il papa diventa (diciamo così) cittadino italiano. l’italia fa una legge contro l’omofobia o pro-gay o chiamala come vuoi. il papa la domenica all’angelus ribadisce il concetto che la famiglia è fatta da un papà una mamma e magari dei figli. lo stato italiano lo inquisisce (e magari lo condanna) in base alla legge citata più sopra

      • Giuseppe ha detto:

        Il papa resta cittadino del suo paese, o forse ancora meglio apolide… “ero pellegrino e mi hai accolto…” . Questo pseudo stato serve solo a prendere l’8×1000 ai contribuenti italiani e le altre prebende che il concordato gli riconosce. E nel frattempo viene usato come nascondiglio e paravento dei molti individui scellerati (laici e consacrati) che sarebbero passibili di pene esemplari per il loro comportamento. Ti sei chiesto, vi siete chiesti perché papa Francesco ha deciso di non andare ad abitare nell’appartamento regale dei palazzi vaticani? Lo so che i membri della curia sono abituati agli agi e alle comodità, ma allora avrebbero dovuto scegliere un’altra “carriera”.

        • ernesto d.c. ha detto:

          caro giuseppe, sei proprio un ignorante! Ti ergi a giudice altrui e non sai neanche che l’otto per mille non va allo stato del Vaticano ma alla Conferenza Episcopale Italiana, cioè alla Chiesa italiana! E neppure il tuo bavoso mentore ti corregge! Forse perchè gli da fastidio che si sappia che nell’otto per mille ci sta pure il suo stipendio…ah ah!!!

  6. Eriberto ha detto:

    Anche se il titolo ha tutto tranne lo stile, il contenuto dell’articolo è condivisibile. Perché non aggiungiamo che la gerarchia dovrebbe chiedere la castrazione chimica per i preti pedofili? Che c’è di male? In fondo, non potendo avere famiglia per scelta personale, non hanno bisogno del desiderio sessuale e della facoltà di generare!

  7. GIANNI ha detto:

    Si, gli scandali sono anche di oggi, non solo del passato.
    Se non ricordo male, addirittura le vecchie norme del codice di diritto canonico imponevano il silenzio su certi fatti, ma forse ricordo male.
    Mi pare che si dovesse sopratutto tutelare il segreto, il non far sapere, da cui i trasferimenti di sacerdoti.
    Non credo comunque che il prolema stia nell’obbligo di castità, anche perchè ci sono sicuramente pedofili che quest’obbligo non hanno mai dovuto rispettarlo al di fuori della chiesa.
    Il vero problema è se sussista o meno vera vocazione sacerdotale, anche perchè talora viene il sospetto che taluni sacerdoti siano divenuti tali non per autentica vocazione, ma come mezzo per essere a contatto con taluni, sia giovani, sia strutture giovanili, insomma sia stato anche un mezzo per nascondersi.
    Certo, la questione non va poi confusa con l’omofobia, nel senso che non è vietato certo ad un sacerdote di essere omosessuale, semmai il problema è l’estrinsecazione della sua sessualità.
    Quanto alle logge gay, se n’è parlato in questi giorni, ed in effetti non credo che l’intento fosse quello di crticicare il sacerdote omosessuale come tale, quanto, piuttosto, quello di criticare una loggia di potere strutturato nell’ambito del vaticano, che copre i propri appartenenti che si dedicano, per così dire, alla dolce vita romana.

  8. ada ha detto:

    Eliminiamo allora tutte le forme di struttura sociale che abbiamo: famiglia, chiesa, stato;
    padri, zii, nonni, istruttori di attività sportive,maestri, bidelli, preti, medici, pastori protestanti, ministri di altre religioni,….
    tra tutte le categorie ci sono elementi pedofili!
    Il problema è la mancanza di santità personale!
    Il nostro caro Santo Padre Francesco ha iniziato con l’esempio di vita personale, riformerà senz’altro le strutture clericali e vaticane, ma ha detto chiaramente che la vera riforma inizia da noi (come già insegnava il grande Benedetto XVI)
    Nonostante tutto, anche se io mi fido SOLO DI DIO, devo dire che trovo la categoria dei sacerdoti che ho conosciuto, generalmente superiore alla media delle persone della società. Poi, certo, delle mele marce ci sono in ogni cesto di frutta!

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