Quando qualcuno riuscirà a far tacere questi bastardi criminali anti vaccini? Metteteli in una prigione!

Quando qualcuno riuscirà a far tacere questi bastardi criminali anti vaccini? Metteteli in una prigione!
da La Stampa

Vip cattivi maestri

quando si parla di vaccini e medicina in genere

21/07/2017
PAOLO RUSSO
Sembrano passati secoli da quando Elvis Presley si spendeva da un capo all’altro degli States a favore del vaccino contro la polio. Ma da allora la fede del mondo occidentale nella scienza vacilla sempre più. A cominciare dalla comprovata efficacia dei vaccini. Negata da celebrità e politici, che finiscono per influenzare non poco l’opinione pubblica. Riascoltare Donald Trump dai microfoni di Fox News nel 2012 per credere. «Quando portate un piccino che pesa cinque chili dal dottore e gli iniettano tanti, tanti vaccini contemporaneamente…io sono a favore delle vaccinazioni, ma credo che quando metti tutte quelle vaccinazioni insieme, due mesi dopo il bambino è molto diverso…e conosco dei casi». Il riferimento del futuro Presidente Usa è all’autismo causato dal vaccino contro morbillo, parotite e rosolia. Teoria propagata dal ricercatore britannico Andrew Wakefield e così anti scientifica da costargli la radiazione dall’Ordine dei medici nel 2010. Fatto che non è bastato a fargli conquistare proseliti, soprattutto nel mondo dei vip.
Troppe volte cattivi maestri quando si parla di vaccini e medicina in genere. «Noi mamme non curiamo l’autismo ma la patologia da vaccino», sentenzia la poliedrica attrice e modella Jenni Mc Carthy. E il suo ex, la star del cinema Jim Carrey, non è da meno quando su twitter si scaglia contro il Governatore della California, “colpevole” «di aver detto si all’avvelenamento dei bambini con il mercurio contenuto nel vaccino obbligatorio contro il morbillo». Che poi di mercurio ce ne sia meno di quello che galleggia in un bicchier d’acqua e che quella decisione abbia fatto aumentare di 5 punti percentuali la copertura vaccinale sembra interessare poco chi è preso più a cercare prove immaginarie a sostegno dei propri pregiudizi che a comprendere la realtà scientifica delle cose.
 “Ci sono statistiche molto spaventose su quello che si trova nei vaccini e quello che provocano”, pontifica a sua volta la star dei reality a stelle e strisce, Kristin Cavallari.
E non è che le fake news siano un’esclusiva dei vaccini. Basta ricordare Kim Kardashian che incinta raccomanda su Instagram un preparato anti nausee, dimenticando di menzionarne gli effetti collaterali. O la top model Gisele Bundchen che si scaglia contro le creme solari protettive. O ancora Tom Cruise che le spara grosse contro gli antidepressivi post-partum, solo per fare qualche esempio.
Da Celentano a Povia: la fake made in Italy 
Ma anche in Italia l’anti scienza dilaga tra personaggi più o meno famosi. Iniziò il molleggiato nazionale, Adriano Celentano, spendendosi a favore di Stamina. Hanno proseguito Red Ronnie (“è demenziale vaccinare i bambini”), Eleonora Brigliadori (“Non hanno affatto debellato le malattie ma prodotto effetti collaterali”) e il cantante Giuseppe Povia, che dopo aver sostenuto in più occasione il connubio con l’autismo, si è detto “razzisticamente e populisticamente” a favore dei vaccini. Non crediate per fede nella scienza, ma per “le migliaia di migranti e l’invasione di cibi scadenti che portano spesso virus e malattie”. L’elenco potrebbe proseguire all’infinito, con le prese di posizione poi abiurate dai 5 Stelle o andando a scartabellare tra gli atti degli interventi al Senato sul decreto vaccini affermazioni che non passerebbero nemmeno il vaglio di un esame da terza media.
 Quanti danni facciano le fake news lanciate dalle celebrità lo rivela un’indagine della rivista “Pediatrics”: un quarto della popolazione dichiara di fidarsi dei “consigli” dei vip sulla sicurezza dei vaccini. E se è così non c’è da stare allegri.
Il Dottor Stranamore è ancora con noi 
Cinquant’anni fa il delirante generale Ripper, nel film “Il dottor Stranamore”, tentava di scatenare una guerra nucleare elaborando la teoria del complotto russo, teso a scatenare un’epidemia aggiungendo fluoro nell’acqua. “Oggi molte persone apparentemente sane di mente sono in preda a un terrore molto simile causa vaccini”, scrive nel suo saggio su “La fine del dibattito pubblico”, Mark Thompson, già direttore generale della Bbc e ora amministratore delegato del New York Times. Che una sua teoria sul corto circuito tra scienza e società civile ce l’ha ed è quella del deterioramento del linguaggio, tanto della politica che della società civile. “L’argomentazione scientifica cerca di esporre la sua tesi non solo il più chiaramente ma anche il più debolmente possibile: nel senso che ogni obiezione, qualsiasi dubbio deve essere sbandierato”. Perché la scienza i suoi passi in avanti li ha fatti sempre mettendo in discussione se stessa. “La faziosità fa l’opposto”, sostiene Thompson, “preferisce ignorare i propri punti deboli concentrandosi invece su quelli dell’avversario”. Insomma, a causa anche del linguaggio dei social, poco rispettoso delle opinioni altrui, oramai “tendiamo a guardare la scienza attraverso la lente dei nostri convincimenti e pregiudizi”.
Un’analisi alla quale il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, ne aggiunge un’altra, calata sulla realtà italiana . “Gli scettici su scienza e vaccini sono non più de 20-30% ma è una minoranza rumorosa. Il problema –afferma- è che nell’Occidente siamo il Paese a più bassa alfabetizzazione scientifica, anche tra i laureati”. “E questo anche per colpa degli scienziati, che si tengono alla larga dai social e usano un linguaggio incomprensibile ai più”. La soluzione? “Fare ciascuno un passo avanti, la scienza nel farsi capire, la gente comune nel rifuggire dai pregiudizi”.

 

 

7 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    La nostra è una società piena di luoghi comuni, di leggende metropolitane, di celebrità e di modelli, molto di più rumorosi e numerosi di quelli raccontati dalla mitologia e dalle leggende caratterizzate da mondi ed epoche fantastiche, popolate da semidei in grado di compiere imprese straordinarie. Come dice Antonello Venditti, nel testo di una canzone risalente agli anni ’80 “in questo mondo di ladri … il nostro cuore è rapito da mille profeti e da quattro cantanti”. Sì, perché il fenomeno del divismo tipico del XX secolo e di quello in corso, nato con lo sviluppo e la diffusione del cinema e dei mezzi di comunicazione di massa si è esteso a macchia d’olio e somiglia sempre di più alla superstizione della venerazione delle reliquie …
    E così, l’uomo d’oggi, per certi versi tanto progredito e smaliziato, di fronte ai propri eroi ed idoli si comporta più o meno come il bambino piccolo per cui certe cose sono vere, a prescindere, perché “me l’ha detto papà … o mamma …” o, comunque, un altro adulto di cui non ci si può non fidare. Solo che queste figure di riferimento non sono più educatori ed esperti, ma altri esseri umani come noi, che spesso non hanno alcuna competenza specifica, ma sfruttano la loro popolarità e il loro seguito, per impartirci delle lezioni di vita, pretendendo di insegnarci come affrontare le diverse situazioni e circostanze, ergendosi a garanti di quello che affermano. E se, con questo loro comportamento, si pongono in antitesi alle istituzioni, alla medicina consolidata e a tutto ciò che per estensione rappresenta il potere, la loro finisce per diventare una vera e propria battaglia di principio e di libertà.
    Eppure basterebbe essere un po’ meno sospettosi e conoscere quanto basta della storia del mondo per sapere che i vaccini, esistono da sempre. Gli antidoti contro i veleni, già in uso in civiltà antichissime, non sono forse una forma di vaccinazione? E non è forse risaputo che, non solo nella medicina ufficiale, spesso per combattere malattie e disturbi è necessario fare ricorso alle stesse sostanze che hanno causato, opportunamente dosate in minime quantità?
    Buona parte di noi crede di essere il miglior medico di se stesso, e per questo tende a curarsi con quel minimo di infarinatura che gli deriva da internet e dal passaparola, nella convinzione che sia più che sufficiente, ma poi, se le cose si fanno serie e sorgono delle complicazioni colgono di sorpresa facendo temere il peggio, l’unica alternativa non è forse il ricorso agli ospedali e alla medicina tradizionale?

    • Elisa ha detto:

      E quando, invece, come pure ricorda GIANNI, anche medici ritengono rischiosa la vaccinazione?
      Basta informarsi, e si noterà che non solo persone incompetenti, ma anche una parte della classe medica è contraria.
      Quindi non è vera la distinzione: persone comuni contrarie, medici favorevoli.
      Questa è una falsità, forse voluta da quella parte di medici favorevole, e che tace sulle opinioni mediche difformi dalla loro.

      • Don Giorgio ha detto:

        Ma smettetela di dire pirlate! Neppure la scienza è democratica. La salute è salute, e non va a votazioni. Chi è contro i vaccini è solo un bastardo farabutto criminale, da galera!

      • Giuseppe ha detto:

        I medici non sono infallibili, altrimenti non esisterebbero episodi di malasanità, ma il discorso sulle vaccinazioni è fuorviato da chi semina il sospetto (arricchiscono solo le case farmaceutiche e hanno effetti collaterali rischiosissimi) chi è incompetente anche se ha una laurea in medicina e chi “segue la corrente” pur di essere contro…

        • Elisa ha detto:

          allora, rispondo sia a don Giorgio, che a Giuseppe:
          a don Giorgio: credo nella libertà, altrimenti chi fosse di opinione contraria a qualcosa dovrebbe sempre essere punito,

          quanto alla galera: allora dovrebbe andare in galera anche GIANNI, perché, avendo provato sulla sua pelle certe conseguenze, lo dice, o magari dovrebbero andare in galera, seguendo il ragionamento, anche i medici, tutti e 5, che hanno riconosciuto come causa dell’evento avverso proprio la vaccinazione?

          a Giuseppe: appunto, i medici non sono neppure loro infallibili, quindi a chi credere, a quelli pro o contro?

          • Don Giorgio ha detto:

            Elisa, sei proprio tonta. Prima c’è la scienza e poi ci sono le opinioni, tanto più che vengono espresse da gente incompetente.

  2. GIANNI ha detto:

    Mi sono già espresso su questo tema, alla luce della mia esperienza, e posso solo dire quanto segue.
    La questione devo francamente ammettere che non mi aveva mai interessato più di tanto, a prescindere dai miei studi universitari, e dal fatto che mio padre fosse docente della materia…finchè dopo una somministrazione vaccinale al sottoscritto rischiai di morire…..
    fu rapporto di causa-effetto?
    Secondo tutti i medici che si occuparono del caso, sì…..
    Da quel momento, fregandomene altamente dell’opinione di persone come dire…non addette ai lavori, fossero pro o contro……proprio perchè si richiede una preparazione specifica…..fregandomene anche di quello che avevo imparato alla facoltà di medicina…..per certi versi fregandomene anche di quello che pensava mio padre, pur famoso igienista….mi sono messo a fare una ricerca sul campo, per capire cosa mi fosse successo.
    Ebbene, a parte l’opinione dei 5 medici sopra richiamati, il fatto è che a tutt’oggi i medici si dividono su due fronti opposti.
    Quindi possiamo tranquillamente fregarcene dell’opinione di persone non specializzate ( anche senza necessità che vengano interdette….) ma il fatto è che chi rappresenta la cosiddetta scienza non offre un fronte unico di opinioni, ma appare diviso, articolato al suo interno.
    Posso solo citare questi dati: 5 furono i medici che si occuparono del mio caso e tutti e 5 colsero il cosiddetto nesso di causalità…..
    in generale, invece, abbiamo un fronte diviso, quindi anche su questo tema abbiamo il singolo specialista che la pensa, come si suol dire, in scienza e coscienza……come recita la famosa formula.
    Dove sta la verità?
    Posso solo dire che da quella esperienza io di vaccini non ne ho più voluto sapere……poi ognuno è….credo..libero di pensarla come gli pare……visto che, tanto, i rischi a quanto pare non sono definibili a priori…certo, non solo in questo campo, ma anche…..

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