Bastardi italiani, figli di un’ideologia leghista bastarda!

aggressione
da La Stampa

Catania, ecco il video della spedizione punitiva

che ha ridotto in fin di vita un 16enne egiziano

Agguato contro tre minori del centro migranti di San Michele di Ganzaria: «Pezzi di m…, non dovete più venirci al paese». Inquirenti cauti sulla pista razziale
FABIO ALBANESE
CATANIA
L’atto d’accusa più pesante per i tre aggressori che sabato pomeriggio hanno ridotto in fin di vita un ragazzo egiziano di 16 anni, ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale «Garibaldi Nesima» di Catania, e ferito altri tre suoi connazionali tutti minorenni, è in due minuti di filmato girato con un telefonino da una delle vittime.
«Pezzi di merda non dovete più venirci al paese», urla uno degli aggressori ai ragazzi egiziani, ospiti assieme ad un’altra ventina di minorenni del Centro di prima accoglienza per minori non accompagnati della cooperativa “San Francesco” a San Michele di Ganzaria, a poche ceninaia di metri dal luogo di quello che è stato un vero e proprio agguato. I tre aggressori sono stati individuati e arrestati dai carabinieri proprio grazie al filmato, oggi diffuso ai media. Sono due fratelli, Davide e Giacomo Severo, 32 e 23 anni, e Antonio Spitale di 18. Si cercano altri due uomini ch erano alla guida delle auto usate per la spedizione punitiva.
Alla base dell’aggressione con spranghe e pure con una pistola, risultata poi giocattolo, ci sarebbe una lite avvenuta alcuni giorni prima a San Cono, paese vicino a San Michele di Ganzaria, entrambi nella parte più a sud della provincia di Catania, per un apprezzamento di troppo a una ragazza del luogo. Per la procura di Caltagirone, che indaga, non c’è un vero movente razziale ma l’episodio denuncia un clima di convivenza ormai difficile tra le popolazioni locali e gli ospiti del centro di prima accoglienza, sottolineato proprio da quell’inequivocabile «Ve ne dovete andare da qui», urlato da uno degli aggressori ai quattro ragazzi egiziani.

8 Commenti

  1. Luigi ha detto:

    Quanto è successo sia di monito. Con un clima difficile di convivenza, anche se non fosse dipeso da motivi razziali, occorre ascoltare lo stesso il monito di un giurista internazionale: Salvini la smetta di “istigare all’odio razziale.” Lo dovrebbero fare in primis i suoi colleghi della Lega se hanno ancora un briciolo coscienza che sappia allargarsi e andare più in là del loro naso. Come fate a sopportarlo? Un uomo che non ha rispetto per nessuno, non ha rispetto neanche per voi e neppure per sé stesso. Come si fa a dare dello scafista a Mattarella? Può permetterselo perché è protetto dalla sua condizione attuale. Vi prego, leggetevi la poesia di Primo Levi: “Se questo è un uomo”.

  2. GIANNI ha detto:

    Sono andato a leggermi alcune news sull’accaduto.
    Pare che alla base, oltre forse un clima diciamo di..difficile convivenza…ci siano apprezzamenti o altri fatti che, sopratutto al sud, spesso hanno originato violenze…

    LA realtà è che ormai ovunque, per motivi di razzismo o altri ancora, è divenuta difficoltosa la cosiddetta civile convivenza, anche tra chi della stessa etnia.
    Hobbes, un filosofo, diceva..homo homini lupus, cioè che è nella natura dell’uomo considerare l’altro uomo un nemico, da cui alcune sue riflessioni sulla necessità di uno stato autoritario…..
    Probabilmente, aveva capito diverse cose, quanto meno che se non sempre (per fortuna), spesso l’indole preistorica dell’uomo come animale che combatte contro gli altri uomini persiste.
    Purtroppo, la cosiddetta civilizzazione umana, in diversi casi, pare non essersi compiuta.
    Infatti, che differenza esiste tra gli assalitori, in questo caso, e uomini preistorici che combattevano contro altri uomini, ad esempio per contendersi un animale o una donna?

  3. Giuseppe ha detto:

    Concordo con l’inquirente, anche se non escludo l’aggravante dell’odio razziale. Di episodi del genere, con spedizioni punitive o atti di violenza per “vendicare” l’offesa di qualche complimento di troppo rivolto a ragazze per cui si nutre affetto o che fanno parte della propria cerchia di amicizie, ne accadono di continuo, anche tra coetanei e conoscenti. E senza alcuna differenza di collocazione geografica. Credo ch alla base ci sia un malinteso senso dell’onore e una insensata presunzione di possesso, del tipo “mogli e buoi dei paesi tuoi”. Ovviamente l’annosa questione razziale ha il suo peso, considerato che la martellante propaganda antiemigranti, come quella del fanatismo integralista, fa presa soprattutto sui creduloni e sulle persone culturalmente più sprovvedute. Anche se esiste una insospettabile “corrente di pensiero” pure tra persone istruite e di classi sociali (troppo) privilegiate che, mentre ufficialmente mantengono un atteggiamento politicamente corretto fingendo di disapprovare gli eccessi, sotto-sotto li giustificano e li appoggiano. La nostra società è piena di falsi miti e di falsi profeti e, purtroppo, spesso chi strilla più forte, specie se semina disprezzo e veleno nei confronti del prossimo, riesce ad avere un seguito impressionante, come se così facendo rispondesse a uno stimolo inconscio dell’essere umano che, a volte, sembra quasi avere la necessità di trovare un capro espiatorio per la propria insoddisfazione, se non addirittura qualcuno da odiare.

  4. zorro ha detto:

    La violenza puo essere messa in opera dagli italiani a danno degli extra e come e’ successo a sant angelo lodigiano dagli extra a danno degli italiani.
    Purtroppo l’integrazione alla mulino bianco dove tutti vivono felici e’ pura fantasia.
    Pertanto gli arrivi dei disperati vanno regolati e curati in strutture piccole che permettano un inserimento graduale cosa non facile in una italia ancora con crescita 0.Sostenere poi che il leghismo sia il motore di tutte le tensioni mi sembra un po estremista come tesi.Le persone ragionano ancora con la propria testa e la lega ha preso pochi voti in italia.

    • Don Giorgio ha detto:

      Il leghismo come il berlusconismo è una cultura ormai, o mentalità di vita, purtroppo.

    • Federico ha detto:

      C’è un altro problema molto serio, ed è che moltissimi immigrati purtroppo non si vogliono integrare, ma vogliono costruire intorno a se stessi e alla loro comunità l’ambiente in cui vorrebbero vivere.
      Niente di nuovo e forse neppure niente di sbagliato; a Londra ci sono zone grandi come paesi la cui popolazione è interamente indiana, oppure pachistana. In Francia ci sono quartieri arabi dove non è consigliabile per un “europeo” entrarci e a Bruxelles abbiamo visto cosa c’è.
      A Milano da oltre cento anni ci sono i cinesi intorno a via Canonica ma loro non hanno mai dato fastidio a nessuno.
      Se non si raggiunge un equilibrio sarà sempre peggio.

      • Roberto ha detto:

        La soluzione è solo una, evitare di importare altre persone con una cultura e usanze completamente differenti e incompatibili con la nostra, ma soprattutto non permettere che si creino dei ghetti sul proprio territorio dove io Italiano non posso entrare…rasenta l’assurdo è anche riduttivo come giustificazione di una situazione del genere. Espellere il numero massimo di questi elementi per ristabilire la sicurezza che ormai da tempo si è persa a casa propria. Non fanno nulla, e pretendono solo diritti mai guadagnati, ovviamente spalleggiati e consigliati dalle varie cooperative che ci lucrano. Svilire una forza armata come la Marina declassandola a scafista di stato obbligandola ad andare a raccattare questi a 8 miglia dalla costa del loro paese mi da il voltastomaco. E mi tocca sentire anche che il tutto succede nel “canale di Sicilia”….BEATA IGNORANZA degli allocchi che ancora credono alle baggianate sparate dai di Tg di stato al soldo del governo di inetti di turno…sono razzista? Può darsi, ma sono orgogliosamente Italiano e come tale voglio decidere io cosa fare a casa mia e se mi servi nella mia società.

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