… di Martina Viganò

 

 

Martina Viganò vive a Castello di Brianza (Lc). Ha frequentato il liceo artistico “Medardo Rosso” di Lecco. Ha conseguito il diploma all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo.
È una giovane pittrice, che ha conseguito il Diploma all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, e che ultimamente ha scoperto quella grande Sorgente che è la Mistica medievale di Meister Eckhart, intingendo così il pennello nell’Arte divina.  Basterebbe contemplare qualcuno dei suoi dipinti, e si rimarrebbe subito estasiati per la sua capacità di raffigurare il Mistero divino, nei suoi vari riflessi anche biblici, senza cadere nella carnalità tipica anche di pittori famosi, e tanto meno nella superficialità di quelli moderni, che dai nudi più volgari passano indifferentemente alle madonne e ai cristi crocifissi, che sembrano carnalità più o meno rivestite, manifestando anche una pochezza culturale nei riguardi della Bibbia e una dissacrazione del Mistero divino. Difficilmente davanti a un dipinto di Martina notate subito un particolare, ma sarete catturati dall’”insieme”, che è quell’essenzialità mistica che nobilita ogni aspetto umano nell’Uno divino. E se Martina “vede” il Bello come emanazione del Bene Assoluto, è perché, entrando nel sé del proprio essere, è attirata da un mondo, quello dello Spirito divino, che non dà spazio che a Se stesso. (DON GIORGIO)

 

 

IPAZIA D’ALESSANDRIA

(360 dopo Cristo, Alessandria in Egitto – 415 dopo Cristo, Alessandria in Egitto),
matematica, astronoma e filosofa greca antica
Rappresentante della filosofia neo-platonica, la sua violenta uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, per alcuni autori composta di monaci detti parabolani, l’ha resa una “martire della libertà di pensiero”.
Dipinto di Martina Viganò
Olio su tela 50 x 70 cm

 

INCONTRO DI MARIA
CON LA CUGINA ELISABETTA

Ammirando l’incontro di Maria, incinta di Gesù, con la cugina Elisabetta, incinta di Giovanni (il futuro precursore), si rimane estasiati da una scena elevatamente mistica, che dice nulla di carnale, ma tutto di divinamente spirituale.
Dipinto di Martina Viganò
Olio su tela 50 x 50 cm

 

MADONNA INCINTA

Ogni partoriente è Donna, e ogni Donna è partoriente. I colori hanno sempre un loro senso, invertiteli pure, cambiateli come volete. Ogni colore dice e non dice, forse tace nel silenzio del Logos che si fa Luce nelle tenebre. Un fiore sospeso… una corolla pronta a proteggere la Vita.
Dipinto di Martina Viganò
Olio su tela 30 x 40 cm

 

SS. TRINITÀ

Il Mistero dei Misteri! Nel Grembo verginale di una Donna! Ogni pensiero è sospeso… nell’Infinito!
Dipinto di Martina Viganò
Olio su tela 40 x 50 cm

 

 

Θεοτόκος (theotòcos)

Titolo cristiano attribuito a Maria di Nazareth il 22 giugno 431, durante il Concilio di Efeso. Letteralmente significa “Genitrice di Dio”, e spesso viene reso in italiano con “Madre di Dio”.
Dipinto di Martina Viganò
Olio su tela 30 x 40 cm

 

LA MADDALENA

Quattro dipinti dove Maria di Magdala è la protagonista, quasi una luce fissa, presente nei momenti essenziali del suo Maestro. Non sono astratti, ma vogliono immergere chi li guarda nello stesso cammino della Maddalena, la donna Donna che è riuscita a farsi catturare dal suo Unico Bene, in una Intesa totalmente mistica.
Dipinti di Martina Viganò
Olio su tela 30 x 40 cm

 

 

 LA SAMARITANA

Un Pozzo che si trasfigura in un altro Pozzo, quello divino: senza fondo, che è in ogni essere umano. La scena, in una luce misteriosa, è suddivisa in 4 parti: 4 dipinti. L’ultimo: il fondo del Pozzo dove sono riflessi i volti di Gesù e della Samaritana, rappresenta anche la realtà di ciascuno, invitato a scendere nel Pozzo per scoprirvi l’Immagine divina.
Dipinti di Martina Viganò
Olio su tela 30 x 40 cm

 

 

 

SULLA VIA DELLA CROCE

Sulla Via della Croce è il titolo che è stato scelto per questa Via Crucis, che, benché composta di 14 stazioni, o soste, è da leggere e da vedere nel suo insieme. Lo potrete notare nei colori scelti, pochi ma essenziali, anche intensi. Inoltre, potrete notare, oltre ai personaggi principali, anche dei dettagli importanti. Ed ecco la maschera che rappresenta il Maligno, presente nei momenti più drammatici. Ecco anche il narciso, che nella tradizione cristiana è simbolo di Risurrezione.
C’è un altro elemento, ed è la luce: quel fascio che accompagna tutte le stazioni fino ad arrivare al suo massimo compimento nella dodicesima stazione, quando Gesù, morendo, dona lo Spirito santo. Il fascio di luce è la Via, vera e unica Via, che solo nella Luce divina guida e sostiene, specie nei momenti difficili e drammatici del cammino di Gesù verso il Golgota, ma anche nel cammino di ciascuno di noi.
Dunque, Sulla Via della Croce tutto è Sorpresa, tutto è Meraviglia. Da cogliere con gli occhi puri dello spirito
14 dipinti di Martina Viganò
Olio su tela 25 x 35 cm

 

 

DIPINTI IN ACRILICO SU LEGNO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 Commento

  1. Simone ha detto:

    Sperando di fare cosa gradita e di incuriosire qualcuno tra i partecipanti a questo sito, vorrei condividere il mio incontro con l’arte di Martina Viganò.

    Incuriosito dalle parole di don Giorgio decisi, prima di Pasqua, di visitare la mostra all’ex monastero di Missaglia dove era esposta la via crucis di Martina. Rimasi molto colpito sia dal luogo che dalle opere. La prima cosa che ho percepito è stata la netta differenza tra il guardare le opere dal monitor rispetto al poterle vedere dal vivo. Vedere un’opera dal PC o dal vivo è molto differente. La foto o forse il monitor tendono a nascondere i piccoli dettagli e si fatica a cogliere le sfumature dell’opera (anche i colori si percepiscono in maniera differente): per questo consiglio a tutti di provare a visitare qualche mostra di Martina.
    Proprio contemplando la via crucis nacque in me un desiderio: rappresentare uno dei brani evangelici a me più cari con un dipinto di Martina. In realtà avevo già provato a realizzare questo desiderio con altri artisti ma già dai bozzetti, lo stile, risultava poco gradito a mia moglie. Insomma non avendo una casa settecentesca i bei bozzetti ricevuti non avrebbero trovato la giusta collocazione.
    I colori ad olio (vivi), i tratti moderni, le sfumature, le pennellate morbide e la capacità di focalizzare l’attenzione sull’essenziale di ogni scena, guardando la via crucis, mi avevano convinto: questo era lo stile ideale per me.
    Azzardai (non avendola mai incontrata di persona) questa richiesta a Martina, consapevole di essermi spinto oltre il semplice apprezzamento. Mi rispose con entusiasmo, felice di poter realizzare il mio desiderio. Dopo pochi giorni ricevetti un bellissimo bozzetto e oggi ho potuto ritirare l’opera che ha ricevuto l’apprezzamento di mia moglie e mia figlia. Non sapevamo dove l’avremmo posta e alla fine abbiamo scelto la parete del soggiorno in fronte alla porta d’ingresso, di modo che tutti possano notarla da subito entrando in casa (perché le cose belle non vanno nascoste).
    Ho avuto anche l’occasione di incontrare Martina ed entrare nella sua bottega, osservare molte delle opere che la adornano e scambiare quattro chiacchiere.
    Sono riconoscente a Martina per la disponibilità, la professionalità e l’estrema gentilezza. Ritengo un privilegio aver potuto conoscere la sua arte (per questo ringrazio don Giorgio) e avere una sua opera nella mia casa.

    Non sono un critico d’arte ma non ho dubbi nel riconoscere il talento di Martina e la profondità delle sue opere; quando questi due elementi si incontrano nascono cose meravigliose. A noi il compito di sostenere e alimentare questa magia.
    Per questo spero di poter realizzare presto, qualche altro desiderio con una nuova opera di Martina.
    Grazie!

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