Una massa di imbecilli leghisti non conta più di una sola persona “intelligente”

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Una massa di imbecilli leghisti

non conta più di una sola persona “intelligente”

Un leghista – basterebbe dire leghista senza citare tizio caio o sempronio, perché ogni leghista è il leghista, e perciò per natura l’analfabeta bifolco – ha detto pubblicamente che: “La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia”.
A parte che ogniqualvolta un leghista parla attinge al sacco pieno di sterpaglie da bruciare, non capisco perché ci si debba scandalizzare: il leghista, ogni leghista è per sua natura analfabeticamente rozzo, rozzamente irrecuperabile.
Che un leghista sostenga certe tesi, da discutere è che egli possa esporre una qualche tesi, dal momento che attinge a un sacco pieno di pre-giudizi che anticipano perfino le più grosse fesserie: il leghista è così idiota che anticipa ogni “possibile” idiozia, qualsiasi “possibilità” di attingere alla stupidità, di cui parlava Albert Einstein.
Ci sono stupidità che si vendono e si comperano al mercato già belle e confezionate, e ci sono stupidità che si confezionano ovunque, là dove c’è un minimo seme di stupidità ancora in potenza. Almeno in questo il leghista ha una sua arte o dote: dare concretezza a qualsiasi parvenza di stupidità. Basta che ci sia un appiglio, e la stupidità si fa certezza, e ci vuole poco, anche perché il leghista, ogni leghista, è massa di stupidità.
Non esiste “possibilità” di conversione per un leghista, il quale, quando ha preso la strada della imbecillità non la molla più, neanche se si aggrappa a una fede religiosa, tra l’altro un insieme di credenze, partorita da menti imbecilli.
E allora qual è la mia risposta all’imbecille leghista che ha scritto che: “La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia”?
È chiara: tra un leghista imbecille per natura e una persona “intelligente” la scelta è una sola: vale di più la persona “intelligente” per cui per prima ad essere vaccinata dovrà essere la persona “intelligente.
Non uso affatto un linguaggio paradossale. No! Dico espressamente che a contare di più è la persona “intelligente”.
Se qualcuno, magari un giornalista, non avesse capito il mio pensiero, sono disposto a rispiegarglielo, anche se sarà del tutto inutile perché chi è analfabeta è irreversibilmente perduto.
26 dicembre 2020
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5 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Un leghista a caso, che so, prendiamo per esempio Salvini, è già di troppo. Figuriamoci se sono oltre sei milioni, come nella tornata elettorale delle ultime elezioni politiche. Il virus della stupidità, sotto certi aspetti, è più nocivo del covid, forse non uccide, ma riduce in cervello in… poltiglia.

  2. rita ha detto:

    mi piace questo prete

  3. Luigi Sirtori ha detto:

    Tutte le sere guardo il TG Regionale. Ieri ho osservato il vanesio arcivescovo di Milano che elargiva la sua benedizione con dietro il bigotto capo della Lega che si faceva il segno della croce. Dire che i leghisti sono una massa d’imbecilli è poco perchè alla loro imbecillità c’è da aggiungere la loro pericolosità. Non lo sostengo solo io. Mi avvalgo di un’aforisma di un intelligente come Corrado Augias: “L’imbecillità rappresenta, ahinoi, una risorsa utile per il sistema: se non ci fossero tanti imbecilli in giro non sarebbe così facile trovare un furbone che li seduce. Ecco perché un imbecille è molto più pericoloso di un mascalzone.”

  4. antonio ha detto:

    Per capire chi sono i leghisti, veramente, bisognerebbe fare l’autopsia alle vittime dell’olocausto Mediterraneo. Si troverebbero sui corpi martoriati le loro ‘impronte digitali’, le impronte di ognuno di loro, impresse sui corpi di bambini annegati, donne stuprate e seviziate, perseguitati inseguiti e ammazzati senza pietà in alto mare o nei porti ‘sicuri’, in cui loro li hanno rispediti vigliaccamente e per procura politica.

    Parliamo dunque di metastasi umane per scelta, spiriti alimentati e agiti dall’omicida separatore, che ammalano società, territori, famiglie… non penso di esagerare dicendo, che basta un leghista non allontanato da un nucleo familiare a mandare in malora interi alberi genealogici. Riprendendo Schiller, potremmo oggi affermare: ‘quando il diavolo ti vuole fare un dispetto, ti mette un leghista in casa’.

    Dietro quella spessissima scorza di grassa ignoranza e rozza volgarità, questi miseri schiavi e schiave del più bieco materialismo consumistico, quasi sempre fetenti adoratori del potere e del dio danaro, sempre campioni di un anti-umanesimo che sta di fatto cancellando l’Italia dalla storia, dietro questi avversari giurati di ogni etica e valore cristiano… c’è tuttavia la furbizia del satana. Non ci fosse dietro di loro il malvagio, non saprebbero neppure con quale piede scendere dal letto.

    Quello che va latrando questo perturbante morto che cammina è una ‘chiamata alle armi’ per quella genia corrotta e malvagia, che sta ammalando tutto il paese affermando solo vizi e pretese, quella soldataglia che a botte di ingannevoli lacrimoni e satanici sentimentalismi con fiocchetto rosso regalo… vuole convincerci tutti che la sola strada possibile per menare avanti sia l’adorazione incondizionata al dio danaro…
    Questi becchini che vanno in depressione per astinenza da shopping, degna prole spirituale del vizioso di arcore… che pascolano muggendo e defecando sui 70000 morti da covid causati dai loro comportamenti criminali appena il governo abbassa un nanosecondo la guardia… vogliono trascinarci tutti all’inferno con loro… Nel loro fine ultimo c’è la firma del divisore.

    La Chiesa è assente ingiustificata… scomunicando i leghisti in tronco avvertirebbe il popolo e i piccoli, che l’adesione a certe ideologie di lampante matrice satanista è mortale. Questo non fermerebbe le masse idolatre e scristianizzate, ma almeno qualcuno potrebbe salvarsi… e considerando il valore di una sola anima, il ritardo storico della Chiesa nel chiamare Erode, Erode… rischia di farsi colpevolmente e tragicamente complice.

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