Siamo già alle buffonate

da La Stampa

L’uomo di Stato

27/03/2018
MATTIA FELTRI
La buona notizia non è che Roberto Fico è rimasto quello che era, ed è andato a Montecitorio in autobus. La buona notizia, siccome non è un ragazzo stupido, è che capirà in capo a due giorni che scorta e auto blu non sono un privilegio, nemmeno della casta. Si assegnano scorta e auto blu a chi, come è successo a Fico, ha consegnato se stesso allo Stato. Capirà in capo a due giorni che non potrà più essere il Fico di sempre, non del tutto. Adesso è il presidente della Camera: qualcosa è cambiato, qualcosa di importante. E salire sull’autobus non è una buona idea, perché il presidente della Camera può essere bersaglio del primo scemo che passa, e ne va della sicurezza sua e degli altri passeggeri. Ne va, soprattutto, della sicurezza dello Stato. Fico capirà che lo statista (che dimostri di esserlo oppure no) consegna se stesso allo Stato perché è attraverso se stesso che attende alle necessità dello Stato.
 Il patto fra lo Stato e lo statista è un patto siglato sul corpo, sull’integrità del corpo dello statista. Infatti lo Stato lo protegge con auto blu, auto blindate, scorte armate e palazzi inaccessibili perché lo statista sta dedicando la vita allo Stato, ed è così che la dedica al popolo, non in un altro modo. Lo statista ha il dovere non verso sé – ecco perché non sono un privilegio auto blu e scorta – ma verso lo Stato, cioè verso il popolo, di non essere colpito. Se si colpisce uno statista si colpisce tutto uno Stato. Se lo Stato non difende lo statista, lo Stato non esiste più. Questo Fico capirà in due giorni, se è uomo di Stato.
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da www.ilsole24ore.com
26 marzo 2018
I RIMBORSI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Fico sul bus,

ma nel 2017 lo aveva preso solo 15 volte

di Francesca Milano 
Roberto Fico, neo presidente della Camera, stamattina è arrivato a Montecitorio a bordo dell’autobus 85 dell’Atac partito dalla stazione Termini. La notizia – per molti – è stata questa: vedere la terza carica dello Stato sul bus e non a bordo delle auto blu. A guardar bene dentro il sito www.tirendiconto.it attraverso il quale il Movimento 5 Stelle mette nero su bianco tutte le spese dei suoi eletti si scopre però un’altra notizia: nel 2017 Roberto Fico di autobus ne aveva presi in tutto 15, per un totale di 22,50 euro rendicontati come spese di trasporto bus/metro. Molto più alta era stata la cifra spesa dal nuovo presidente della Camera per i taxi: 2.486,24 euro in dodici mesi. In media, quindi, Fico ha chiesto 207,2 euro di rimborso per i taxi.
La trasparenza del Movimento 5 Stelle permette, attraverso il loro stesso sito, di conoscere per ognuno dei parlamentari la cifra restituita (con tanto di ricevuta del bonifico effettuato) ma anche la cifra spesa. E così si scopre che Roberto Fico a Roma paga un affitto di 1.400 euro al mese e che per le utenze, le pulizie e la manutenzione relative a quella casa spende circa 450 euro al mese .
Si scopre, anche, che ad agosto Fico ha preferito mangiare a casa (spendendo in generi alimentari 167,06 euro) e non in bar o ristoranti (rimborsi per cene e pranzi di lavoro: 100 euro; rimborsi per pranzo, cena o bar: 207,18 euro). A febbraio, al contrario, la spesa di alimentari era stata molto più bassa (77,96 euro), mentre erano aumentate le sue cene al ristorante (35 euro per pranzi e cene di lavoro e 396,54 euro per pranzi, cene e bar).
I rendiconti dei “grillini” sono precisi al punto che si riesce a scoprire che da settembre 2017 Roberto Fico non usa più (o non ne chiede il rimborso) alcuna chiavetta Wi-Fi o abbonamento a internet, spesa che nei mesi precedenti oscillava tra i 9,99 euro e i 19,99 euro. E, con un po’ di pazienza, aprendo i file relativi ai singoli mesi, si potrebbe anche sapere quando il presidente della Camera ha cambiato l’ultima volta il cellulare (tra le voci del rendiconto è inserita anche: «Acquisto Cellulari/Smartphones»).
Oltre alle spese romane ci sono poi quelle relative all’attività sul territorio, a cui è dedicata una voce specifica nel rendiconto. Queste includono le spese logistiche per partecipazione a eventi inclusi vitto, alloggio, trasporti e altre spese. Anche in questo caso avendo un po’ di tempo libero si potrebbe spulciare tra le attività di Fico (e degli altri deputati del M5S) per verificare gli importi chiesti a rimborso.
Nei rendiconti sono presenti anche le spese per i collaboratori, la gestione dell’ufficio e le consulenze: saltano fuori spese di consulenza legale bimestrali (fanno eccezione maggio, luglio, agosto, settembre, novembre e dicembre) per importi che vanno dal 125 ai 3172 euro. Roberto Fico ha anche avuto bisogno di assistenza informatica un paio di volte all’anno (182,50 euro e 512,40 euro) e del commercialista al quale si è rivolto quattro volte in un anno.
L’aggiornamento del portale della trasparenza grillina è fermo a dicembre 2017: chissà se adesso verrà ripristinato. E chissà se magari il presidente Fico farà inserire l’abbonamento dell’Atac, o se quella di stamattina era solo una trovata di marketing politico.
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A proposito della neo Presidente del Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati

ecco che cosa scrive don Aldo Antonelli

 

 

 

 

3 Commenti

  1. Patrizia ha detto:

    Oltre a scorreggiare, perché sino ad ora non hanno fatto altro, finalmente ci facessero vedere cosa sanno fare, siamo impazienti.

  2. Giuseppe ha detto:

    L’ennesimo teatrino della politica, dove quello che conta è la messa in scena del “politicamente corretto” e delle buone intenzioni tradotte in gesti che destano stupore. Arriverà il momento in cui, però, dovranno pure gettare la maschera facendo a pezzi la fittizia “luna di miele” tra i vincitori.

  3. Filippo ha detto:

    Altro che Buffonate qua è vero teatro avanspettacolo questa immagine di Fico nel pullman ha fatto il giro del web ottenendo condivisioni a non finire dove il messaggio è che il parlamento non sarà più il simbolo della casta.
    Anche Grasso e Boldrini si erano ridotti lo stipendio e indennità ridotto scorta e rinuncia alloggio di servizio ma non fecero tutto questo teatro.
    Eppoi le tre prime cariche dello stato sono un plastico del popolo italiano e come tali non possono decidere di avere o non avere la scorta che per legge gli spetta almeno che cambino la legge.
    Gli stessi sindacati di polizia dicono che se Fico usa il bus la scorta va dietro al bus con l’auto blu vuota e tale comportamento porta al personale di scorta a lavorare di più e spendere di più.

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