Il leghista, irrecuperabile “castrato d’essere”

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Il leghista,

irrecuperabile “castrato d’essere”

Che dire dei numerosi, quasi incalcolabili figliastri di Matteo Salvini che, nonostante tutta la “buona” volontà del patrigno (a parte i suoi due figli “carnali” che ben presto saranno costretti a emigrare all’estero per la vergogna!), sono così appiccicati alla pelle pelosa del Bisonte da suscitare, non solo pena, ma un mare di risate delle più grosse pantegane che si stanno divertendo a crepapelle, aspettando che le escrescenze selvagge torneranno da dove sono venute: nella fogna.
Non mi do pena di questi rincoglioniti allo stato selvaggio, casomai di quei generati nell’Eterno, ma costretti a subire nel tempo la violenza di bastardi figli del Maligno.
Sento sulla mia pelle tutto l’orrore, il fetore, l’oscenità di mostri con le impudiche “vergogne” al vento, ma provo nel mio essere profondo la sofferenza per la separazione di una massa di umanità alla deriva.
La mia dura ribellione esteriore è violenza, ma come rispetto alla mia frattura interiore.
Sì, le mie parolacce anche volgari non servono a nulla: offendono, irritano i sempliciotti di merda e scatenano insulti nei miei riguardi.
Ciò al momento può produrre un effetto che risulterà anche efficace.
Non c’è come colpire nello Spirito ciò che è brutalmente “carnale”, ovvero la brutalità di un corpo senza spirito.
Forse qualcuno non ha ancora capito il perché della crudeltà del mio lottare sena tregua: sì, è anche una lotta esteriore, in un campo sociale, con “carnali” macellati dal dio bisonte, ma la mia vera lotta è all’interno, quando ogni giorno strappo in mille pezzi corpi già maciullati.
Il corpo che voi vedete dei leghisti magari rosei e fiorenti è solo apparenza: la realtà divina è già disfatta. Rivoltando il loro corpo, li si mette davanti alla loro nudità, svergognandoli.
Vedendoli dal di fuori, questi leghisti sembrano “normali”: sai che sono leghisti, ma essi fingono apparendo magari saggi, intelligentoni, amanti della giustizia, ricchi di fede e di solidarietà.
Entrate nel loro interno, e lì troverete la realtà: lo spirito accartocciato, represso, umiliato. La scintilla di Dio sotto il moggio. L’intelletto dominato dall’Ego. Una marea di topi che rosicchiano il Bello e il Buono!
Già! Fuori, si comportano come fighetti, ma sono poveracci, figli dell’Ignoranza più triviale.
Ho mai conosciuto individui (sì, individui, perché figli dell’Ego più separatista!) così demenziali in balìa di una volgarità indecente.
Non ne troverete uno decente umano.
Incontro un leghista per strada, e m’incazzo anche senza sentirlo parlare.
Rientro in me stesso, e soffro da morire al pensiero che l’essere del leghista è come un panno sporco che puzza e irrita perfino il palato di Dio, quando in modo blasfemo il leghista si accosta alla Mensa eucaristica.
27 luglio 2019
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