Una massa, politica e religiosa, di perversi farabutti

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Una massa, politica e religiosa,

di perversi farabutti

Credo che questo popolo bue sia uscito completamente di testa: gli hanno tagliato radicalmente la testa!
È una massa di gente decapitata!
È una trottola che gira su se stessa, vorticosamente, nel vuoto d’essere.
C’è però qualcuno che non sta al gioco dei perversi farabutti.
Sono pochi, però, i sani di mente che osano ribellarsi, sfidando la mandria di bifolchi e il capo bestione.
Non basta dare un nome, e dire anche apertamente che abbiamo a che fare con barbari leghisti, figli di puttane.
Non basta, per il semplice motivo che “loro”, i figli di puttane, se la ridono, e irridono i ribelli, mandandoli al rogo, con il consenso inquisitoriale di una Chiesa/istituzione, non solo spudoratamente meretrice, ma totalmente al servizio della più oscena ostentazione di una fede nell’idolo di carne più putrida.
Questi bastardi fondamentalisti venerano un Cristo, “carne” corrotta a cui hanno sradicato ogni possibilità di risurrezione.
Non sopporto questa Chiesa che venera un Cristo storico, vanamente ritualizzato per una memoria celebrativa che si tramanda di morte in morte. E non sopporto quel Dio, immagine (o idolo) di attese o di speranze, immerse tra i rottami più arrugginiti.
E così, come non sentirci orfani di una paternità/maternità divina che, repressa o segregata nel fondo più oscuro del nostro essere, sembra quasi impotente o in affanno, come un qualcosa a cui sia stata strappata ogni parola di richiamo?
Ma quel Divino profondo e silente dovrà pur risvegliarsi dal sonno del suo essere mortificato, e dovrà prima o poi uscire allo scoperto, scoperchiando tombe di cimiteri di una società putrescente e di una religione del terzo giorno che dovrà sempre venire.
È lo Spirito che si fa ancora attendere; la carne ci ha preso la testa, riducendola ad un recipiente, vuoto d’essere.
Torneremo pensanti, nello spirito dell’Essere divino?
Tutto attualmente sembra proibitivo.
La società è letteralmente bestiale.
La religione è vittima di se stessa, struttura carnale nelle mani dei più vergognosi violentatori dello Spirito.
29 settembre 2018
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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