Sicilia: vittoria di Pirro! Dov’è la Democrazia?

 

di don Giorgio De Capitani

Cerchiamo una buona volta di aprire gli occhi sulla realtà agonizzante del nostro Paese. Ciò che è successo in Sicilia, domenica scorsa, quando gli abitanti dell’isola sono stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione va al di là di una discussione puramente analitica del voto. In Sicilia non ha vinto nessuno. Casomai ha vinto l’astensionismo. In altre parole, ha perso la Democrazia, che è compartecipazione attiva del popolo al Bene comune.

Dicendo astensionismo non mi limito a condannare il fatto che tanta gente non è andata a votare disinteressandosene, o per indifferenza al Bene comune. C’è anche un astensionismo che è protesta, perciò un’astensione voluta come un esplicito messaggio per il rinnovamento di una classe politica che non merita attualmente alcuna considerazione. C’è di più, e questo non lo si vuole dire. Coloro che “scelgono” deliberatamente di non votare è perché ritengono che i partiti o le coalizioni in lista non rientrano nelle proprie idee di Giustizia e di Democrazia. In questo senso, un serio esame di coscienza lo dovrebbero fare tutti, vinti e vincitori.

Domenica, in Sicilia, il 52,58% degli aventi diritti al voto non è andato a votare. È davvero pauroso. Ha vinto, dunque, il partito degli astensionisti, tra cui, ripeto, una buona parte ha deliberatamente scelto di non votare. Ha perso non solo il Pdl, ma anche il Pd e company, e ha perso anche il Movimento 5Stelle. Forse Beppe Grillo dimentica che il 52,58% dei siciliani a priori ha scelto di non votarlo, e che del 47,42% di coloro che hanno votato “solo” il 18,2% è andato a favore del candidato grillino Giancarlo Cancellieri. Siamo capaci di fare un po’ di conti?

Qualcuno giustamente ha scritto che quella del Pd e del Movimento 5Stelle è una vittoria di Pirro. Aprite gli occhi, e non esultate. Ne vedremo delle belle!

Oggi i vincenti sparano promesse, domani inizieranno a tirarsi indietro. Grillo cesserà di dire cazzate, quando dovrà affrontare seriamente, e non più da comico, la realtà del Paese.

È triste doverlo dire: in Italia – la Sicilia è un segnale allarmante – non si può più ricorrere a dei rattoppi, e tanto meno urlare cambiamenti e riforme. Ci vuole ben altro. Ci vuole anzitutto una grande Idea di Bene comune, che attualmente non c’è.

Da tempo sto dicendo che non mi riconosco più in nessuno dei partiti esistenti in Italia. Detesto la Destra a priori, e non mi convince affatto la Sinistra attuale. Politicamente mi trovo fuori di ogni schieramento di partito. Il mio Ideale di Giustizia e di Democrazia è solo Utopia? Sì, lo è, constatando ciò che succede nel nostro Paese. Certo, non basta essere “Utopisti”. Occorre fare qualcosa. So anche comprendere i compromessi dell’attuale governo tecnico. Bisogna essere realisti. Tuttavia nessuno riesce ancora a convincermi che i partiti oggi esistenti in Italia potrebbero fare di meglio di Monti. Grillo non è migliore di Monti. A parole sì, ma lo vorrei vedere sul campo di battaglia.

Infine, vorrei aggiungere un’altra cosa. Me ne frego che il vincente Rosario Crocetta sia un gay dichiarato, un ex-Pci, cattolico ecc. ecc. Non capisco perché si debba per forza dargli un’etichetta. Anzi, direi di più. Etichettando le persone si rischia di inquadrarle o di mettervi sopra un cappello. Di un vero politico si dovrebbe semplicemente dire: è uno che ama il Bene comune, e basta. Il resto non conta. Il resto casomai potrebbe limitarlo nella sua azione politica. Certo, è già interessante che i siciliani, “ritenuti” (non dico che lo siano!) di mentalità ancora ristretta, abbiano votato Rosario Crocetta senza porre problemi sul suo orientamento sessuale. Forse al Nord qualche problema ce lo poniamo ancora. Sinceramente, non lo dico solo da oggi, non mi interessa che un politico sia omo o sia etero, neppure che abbia delle amanti (il caso Berlusconi è diverso, molto diverso!), mi interessa che sia un vero Politico con la P maiuscola. Questo è importante, fondamentale, irrinunciabile!

Rosario Crocetta ce la farà a governare la Sicilia in vista unicamente del Bene comune? Glielo auguro. Ma ho delle riserve. Vorrei solo dargli un consiglio: non si fidi del suo partito o della sua coalizione, e tanto meno di Grillo. So che sarà dura svincolarsi da compromessi o da inciuci. Non è perché la Sicilia è una regione diversa dalle altre, per tanti motivi, tra cui la presenza massiccia e condizionante della mafia. La mafia è anche altrove, è riuscita a infiltrarsi anche al Nord, nella Regione Lombardia, tanto da far cadere la Giunta Formigoni.

Occorre anzitutto conquistare la fiducia del popolo, anche di quella parte che ha scelto di non votare. Senza farsi ricattare. Educando al senso del dovere civico, al senso della giustizia, al senso del bene comune. Con pazienza e con determinazione.,
Rosario Crocetta dovrà scegliersi onesti e saggi collaboratori. Il che non sarà facile. Ma deve crederci. 

21 Commenti

  1. GIOVANNI ha detto:

    Analisi condivisibile. Ma il realismo imporrà a Crocetta di allargare la sua coalizione, possibilmente al PdL che, inorridisce dirlo, è un partito più serio del Movimento a 5 stelle.
    Almeno con il nuovo PdL siciliano, che finalmente si è liberato dell’ala Miccichè,qualche riforma intelligente si può fare. Grillo è pura demagogia e populismo. Micciché e Lombardo sono pura clientela. L’area Alfano non avrà radicamento popolare, ma almeno è gente senza conti in sospeso con la giustizia. Crocetta deve avere coraggio e fare questo passo, perché se dialoga con M5S, con Lombardo o Micciché finirà nel tritacarne dei ricatti, della spartizione e la gente si allontanerà sempre più dalla politica. Da esponente del Pd ritengo più utile per la sicilia un’alleanza con il PdL di Alfano. Un nuovo compromesso storico per il bene della sicilia

  2. mauro ha detto:

    E’ di oggi la notizia che Crocetta ha affidato la delega alla cultura a Franco Battiato. Mi sembra che stia partendo con il piede giusto. Forza Crocetta!!!

  3. marco brenna ha detto:

    caro don giorgio, dissento dalla tua analisi. penso che la maggior parte di chi non ha votato, semplicemente non ha ricevuto direttive dai capibastone che pullulano in ogni paesino o rione delle città siciliane. A causa della situazione di profonda crisi, i candidati non hanno potuto elargire promesse clientelari e, al di fuori di grillo che le ha sparate grosse, tanto lui morde e fugge, gli altri candidati hanno dovuto far nozze coi fichi secchi. crocetta ha comunque una storia personale di lotta alla mafia e di buona amministrazione del comune di gela. ha saputo rivitalizzare un pd prima dilaniato da faide interne e, dato una chance all’udc post cuffaro. Hai ragione su una cosa, teniamo gli occhi puntati sul nuovo presidente e fra qualche mese potremo giudicare se la sua elezione e la contemporanea presenza di una forte rappresentanza di grillini porterà qualche cambiamento nella putrida politica siciliana.

  4. giò ha detto:

    il comico, giusto, va bene ma il fatto di decidere le scelte via web non va bene, sostenere le idee giuste
    ma

  5. Antonio ha detto:

    Condivido la Tua analisi ed il commento critico sulle votazioni della Sicilia. Avevo avuto anch’io occasione di confrontarmi con degli amici di sinistra che esultavano per la vittoria. Io ho semplicemente detto che a me non entusiasmava affatto, se di vittoria poteva parlarsi. Un caro saluto.

  6. Antonio ha detto:

    Ancora una volta, don Giorgio, hai detto una cosa inesatta su Grillo. Beppe non deve risolvere un bel niente perchè non si candida a niente. Da solamente visibilità a persone normali che vogliono fare politica (politica come servizio e non interesse personale)al di fuori dei partiti tradizionali, che con le loro clientele e giochetti furbeschi hanno rovinato questo paese. E’ stato e resterà il garante di un idea di far politica che non contempla i carrieristi, i politici di professione, quelli che dopo 2 anni e mezzo maturano una pensione di 300 euro al mese, e lo ha dimostrato coi fatti. Il M5S è stato l’unica forza politica a non prendere i rimborsi elettorali, è l’unica forza politica in cui gli eletti si tagliano lo stipendio del 75%. Non capisco questo tuo astio nei suoi confronti, quando invece appoggi un impresentabile come Monti. Se non c’era il M5S in Sicilia l’astensionismo sarebbe arrivato al 7o%. Il M5S da una certa speranza alla gente onesta che si è rotta dei partiti tradizionali.

    • Don Giorgio ha detto:

      Tu pensala come vuoi, io la penso come voglio. Per me Grillo è solo un comico buffone!

    • franco ha detto:

      posso anche essere d’accordo con quello che dici e che magari senza grillo le astensionisti sarebbero molto ma molto di più, ma, anche condividendo qualche cosa,oltre allo scompiglio che nella politica il movimento 5stelle crea, non vedo uno straccio di programma politico, economico (non mi sembra che l’eventuale referendum sull’euro sia una cosa intelligente)estero, va bene il pungolo che porta per il rinnovamento della classe politica ladra e ruffiana che abbiamo in questo paese, ma oltre a questo occorre anche qualchecosa di più profondo pe raddrizzare la deriva delns. paese. purtroppo anche il sotoscritto non vede niente nell’orizzonte politico del ns. paese; non il pd dei vari d’alema bersani renzi fioroni, sempre li a scannarsi e magari rischiare di perdere ancora una volta perchè prediligono l’alleanza con un signore che ha sempre stretto alleanze con chi era sicuro che vincesse, non credo che vendola e di pietro (anche se ormai è rimasto l’unica vera opposizione)possano fare qualche cosa, quindi onstamente non saprei dove andare, una cosa è certa non mi asterrò di far valere il mio diritto al voto, perchè credo che rifugiarsi nell’astensionismo sia il modo peggiore di protestare contro questi politici inetti disonesti e ruffiani

  7. Patrizia ha detto:

    In questo periodo si sente sempre più spesso gente che afferma che non andrà a votare,non so che cosa risolvano, forse solo a far avvantaggiare i peggiori,io se non ci vado mi sento una sconfitta.In Sicilia sembra esserci stata una volontà precisa a non fare andare la gente a votare, tanto è vero che a differenza delle elezioni precedenti hanno eliminato anche il lunedì per votare, e questo la dice lunga di chi guadagna…

  8. Giuseppe ha detto:

    Quello c’è successo in Sicilia domenica scorsa è stata chiaramente una forma di protesta nei confronti di una politica che fa pena ed è mille miglia lontana dai cittadini. L’unica cosa positiva è stata l’elezione di Crocetta, che oltre ad essere una persona seria è sempre stato realmente in prima linea nella lotta alla mafia. Il suo problema, purtroppo, non è che sia gay (cosa che può scandalizzare solo gli affetti da omofobia), ma che gli sarà difficile governare come avrebbe desiderato per via del crollo di Sel e dell’Idv. Anche perché il “purismo” del M5S (noi non ci alleiamo né confondiamo con nessuno), oltre ad essere fuori luogo fa solamente ridere (amaro). Come del resto il suo “coordinatore”, le cui performances ricordano tanto quelle di Mussolini e i travestimenti di Berlusconi, essendo solo colpi di scena ad effetto per rubare l’attenzione mediatica: praticamente ci mancava solo che usasse il parapendio per scendere dall’Etna. In sostanza quel voto ha sancito una realtà che temo riguardi anche il resto d’Italia, ovvero che per gran parte degli elettori attualmente c’è una sola alternativa possibile tra l’astensione (che ha vinto nettamente) e il voto di protesta (ma non di proposta) per il movimento cinque stelle.

  9. enniovico ha detto:

    Rosario Crocetta, non disponendo della maggioranza assoluta, bene fa a precisare di avvalersi di qualunque altra compagine che in qualche modo condivida la soluzione del problema che al monento si porrà; ovviamente il prcorso non mi pare sgombro da ostacoli,in ogni caso obbligato come ovvia sarà la necessità addivenire a compromessi; staremo a vedere di che tipo saranno detti compromessi! Di sicuro il tempo darà conto di quanto riuscirà a fare! Al momento le persone dabbene hanno il dovere di incoraggiarlo e magari anche criticarlo, ma senza alcun preconcetto. Mi pare appaia agli elettori con volto “pulito” e linguaggio chiaro, mi pare già tanto; sono fiducioso che ce la possa fare.
    Dico a Don Giorgio di non pretendere troppo perchè i guai di oggi traggono origine da lontano, molto lontano; si poteva fare di più certamente, ma il grosso della “pancia” forse non poteva, (magari?) non sapeva; il risultato non poteva che essere questo! D’altronde, chi conosceva il pensiero di Karl Max si è adoperato di renderlo blasfemo ai nostri tempi! Che ne dice? Grazie per lo spazio, ennio

  10. Gianni ha detto:

    Il voto di astensione è pur sempre una scelta, quella di non riconoscersi nell’attuale sistema politico, a prescindere dai ruoli di maggioranza e opposizione.
    Del resto, se consideriamola storia politica degli ultimi decenni, è chiaro per tutti che ha governato o il centrosinistra o il centrodestra, a livello nazionale, e più o meno questa è anche la situazione locale.
    Evidentemente, hanno deluso entrambi, ed alternative numeriche per creare un governo non paiono credibili.
    Anche chi volesse votare una sinistra alternativa, tipo Sel, sa che poi questa da sola non governerebbe e quindi si tornerebbe al centrosinistra, quando erano insieme partiti di sinistra, di centrosinistra, e financo di centro.
    A destra non cambia molto: alla destra classica, quale alternativa si propone?
    Quella di una destra sostenitrice del corporativismo?
    Beh, il MSI non mi pare esista più, se non in formazioni nostalgiche e piccole, ed il resto della cosiddetta destra, principalmente quella che era AN, è diventato partito di centro.
    Lo stesso centro riconduce alla politica ed a soggetti che in gran parte erano DC:
    Insomma, credo che per molti politica significhi ancora vecchia politica e vecchi politici, che ormai molti rifiutano.
    Diciamo che una nuova politica non pare all’orizzonte.
    Gli schemi sono sempre quelli, e tali credo saranno alle prossime politiche, cioè centrodestra, centro sinistra, e qualche formazione minoritaria.
    Poi, magari, chissà, forse anche Monti si candiderà da qualche parte?
    Comunque credo che il prossimo governo sarà ancora di continuità con il passato: o centrodestra o centrosinistra, con forse una terza opzione, se i primi due non riusciranno a formare un governo, allora potrebbe tornare Monti o arrivare qualche altro tecnico.
    Certo che chi cerca la novità continua a restare deluso.

  11. Paolo ha detto:

    Una cosa sacrosanta è stata detta in questo commento, ed è che “etichettando le persone si rischia di inquadrarle o di mettervi sopra un cappello”. Questo è vero, ma contraddice con la frase che viene detta poco sopra: “Detesto la Destra a priori”. Non è questa affermazione il mettere il cappello su una persona?

  12. giò ha detto:

    l’astensionismo un voto silenzioso ma che riempie lo spazio lo spazio di chi’
    l’alternativa è un blog comune e coordinato con le idee catalogate di tutti dura veramente dura da digerire ma il bene comune è la nostra madre terra da capire e rispettare

  13. Don Claudio ha detto:

    Ma tu sei abbastanza sicuro che un “GAY” dichiarato alla fine scelga il bene comune? E non si rituffi nel brago bersaniano e prodiano di coppie gay prima di tutto?

    • diogene ha detto:

      … sei sicuro di usare il cervello Don Claudio?

      • Eusebio Pancotto ha detto:

        @ diogene

        Don Claudio ha detto “‘GAY’ dichiarato” e non semplicemente “‘GAY”.
        Chi sente il bisogno di “dichiarare” la propria tendenza sessuale suscita legittimamente i dubbi di Don Claudio.

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