Ecco chi è il Matteo Salvini politico…

di don Giorgio De Capitani
Inutile scrivere un lungo articolo per spiegare chi è in realtà il Matteo Salvini politico.
Della sua vita privata non me ne importa affatto, anche perché ne so quasi poco: è stato sposato, ha figli, e attualmente è legato sentimentalmente con Elisa Isoardi.
Sì, sarebbe inutile scrivere un lungo articolo, perché non troverei nulla di interessante da scrivere. La sua carriera è partita dai rottami della Lega, e ha avuto la fortuna di sfruttare l’emergenza immigrazione. Senza tale emergenza, Salvini sarebbe rimasto un rottame.
Tutto qui, ma devo pur fare arrabbiare qualche devoto pancirolo.
E allora in breve, il Matteo Salvini politico è:
– un bluff, ovvero un grande parolaio senza una benché minima idea di Politica, quella con la P maiuscola; è un politicante della peggiore specie;
– un populista che ha imparato a vendere bene le menzogne, naturalmente ai rincoglioniti senza testa che amano riempiersi la propria pancia, non importa se solo di illusioni;
– uno che sfrutta le emergenze ancor peggio degli sciacalli; lui conosce il debole del popolo bue;
– uno che del bene comune non sa neppure che cosa sia; sa solo l’alfabeto razzista;  
– uno che ha le mani legate con Silvio Berlusconi; perché? che importa? ha un cappio al collo, questo so;
– uno che teme le critiche per cui: o fugge dai programmi televisivi che lo potrebbero attaccare o querela (la querela è la sua arma più forte!).
Potrei continuare, ma a che servirebbe?
Già dire che Matteo Salvini è un populista senza idee Politiche e che parla solo alla pancia della gente bifolca, è dire tutto.
Durerà?
Durerà, finché la gente ragionerà con la pancia, ma non si deve dimenticare che il popolo bue cambia facilmente parere, pronto a vendersi al prossimo populista che prometterà di più.
La pancia non è mai sazia, e più la ingrossi più pretende e più si prostituisce.

7 Commenti

  1. Franz ha detto:

    Beh non è senza idee: vorrebbe riaprire gli OPG , imporre dazi almeno per alcuni generi merceologici ( alimentare di sicuro), rimandare a casa gli immigrati che non lavorano, ripristinare la leva militare ( la circoncisione e la schiavitù no ? E gia che ci siano limitare il voto ai maschi come qualche decennio fa no?), contrastare l’aborto. Non so se è come sia mai espresso sull’ipotesi di riaprire le case chiuse. Non so come la pensi sulla moda degli animali domestici, che in molti casi tali non sono affatto.
    La cosa preoccupante che parte delle cose che dice ( piccola parte) sono anche condivisibili o quantomeno rispettabili, la qual cosa gli ha permesso la sua performance elettorale. L’arte del diavolo: mescolare il bene col male.

  2. Giuseppe ha detto:

    P.S: avevo già scritto questo commento per il post di ieri, ma mi ero dimenticato di inviarlo

  3. Giuseppe ha detto:

    Ecco da vocabolario la definizione di Popolo: s.m. – Complesso di persone che condividono un medesimo patrimonio di tradizioni e di cultura, parlano la stessa lingua e vivono abitualmente sullo stesso territorio. O meglio ancora: collettività relativamente omogenea di esseri umani accomunati da lingua, cultura, origini e tradizioni, ma che potrebbero anche non coabitare in uno stesso unico stato.
    Alle ultime elezioni politiche, il popolo italiano, ammesso che di popolo si tratti, o per meglio dire i suoi elettori (circa i 2/3 degli aventi diritto al voto), ha votato in gran parte per l’alleanza di centrodestra guidata per la prima volta da Salvini e ha fatto diventare primo partito il M5S che aveva in Di Maio la sua punta di diamante, e questo lo sappiamo con certezza. Come sappiamo, del resto, che i due vincitori, ad onta dei proclami e delle promesse da marinaio caratteristiche della campagna elettorale, hanno potuto toccare con mano la difficoltà di trovare un accordo di collaborazione, tra loro o con altri, tipiche della dialettica politica consilodidata, ma da sempre invisa ai grillini e, in parte, anche alla lega, in modo da formare un esecutivo tale da poter contare su una maggioranza consolidata. Tutte cose che, però che servono a ben poco, non tenendo conto di una realtà che questi ignoranti sembrano non conoscere.. Secondo la costituzione, infatti, spetta al Presidente della Repubblica (ai sensi dell’art.92) conferire l’incarico per la formazione del governo, e tale nomina non richiede particolari requisiti. Il presidente può quindi scegliere liberamente a chi affidarlo, tanto più che poi spetterà al parlamento accordargli la fiducia. È solo per tradizone, perciò, che venga seguita la prassi delle consultazioni dei rappresentanti dei diversi schieramenti, che possono consentire così al presidente di conoscere le posizioni dei diversi partiti, ma si tratta in tutta evidenza di pareri assolutamente non vincolanti.
    Intanto, sono già passati due mesi dal voto, trascorsi per lo più tra chiacchiere inconsistenti e pettegolezzi più o meno noti, l’unica cosa che risulta chiara è l’impossibilità di mettere d’accordo questi burattini che secondo gli elettori dovrebbero prendere in mano le redini del paese. Perfino i mandati esplorativi dei presidenti dei due rami del parlamento non hanno potuto far altro che certificare lo stallo. Salvini e Di Maio, i due arroganti protagonisti del “dialogo” continuano a dar prova della loro inettitudine, dimostrando una volta di più quanto siano inadeguati al ruolo che ricoprono e quanto sia stato cieco l’ettorato nell’esprimere le sue preferenze. E per di più cercano di forzare la mano a Mattarella nel tentativo di evitare che prenda le sue decisioni senza perdere altro tempo, tagliandoli fuori.
    Qui non si tratta di antipatia personale o avversione politica, ci sarà anche quella non lo nego, ma mi pare evidente che, oggi come oggi, la scena politica, fatte salve le debite eccezioni, non sia altro che la volgare parodia di quello a cui aspiravano i nostri costituenti.

    • chiara ha detto:

      solo una breve osservazione: vero che il presidente dà l’incarico a chi preferisce. Ma poi costui deve ottenere la fiducia. A questo servono le consultazioni, a capire chi potrebbe ottenerla. Diversamente, il presidente potrebbe anche incaricare un qualsivoglia politico o tecnico, che poi le camere boccerebbero, ed allora, a che servirebbe?

  4. Elio ha detto:

    Abbiamo capito che a te Salvini non piace, neppure a me, ma credi che continuando a parlarne male farai cambiare idee a quei pochi leghisti che (forse) ti leggono?
    Ci sono tanti altri argomenti interessanti che un tempo affrontavi; perché non lo fai più?

    • Don Giorgio ha detto:

      A parte che i temi importanti li tratto ancora, ma tu sei cieco e ottuso, perciò non li leggi o, se li leggi, non sai coglierne il contenuto.
      E poi non sai neanche capire il momento tragico di essere nelle mani di bastardi farabutti che vorrebbero s-governare l’Italia.
      E poi non sono un vigliacco o un fifone come te: lotto e combatto senza tener conto dei ma e dei se.
      Comunque, ti ringrazio per il tuo commento: mi hai dato ancor più la voglia di scrivere contro gli idioti grillini e i barbari leghisti.

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