Che orrore! Un’ostensione oscena e blasfema di una Chiesa cadaverica!

ostensione padre pio roma
di don Giorgio De Capitani
Sono intervenuto più volte sulla ostensione dei cadaveri dei santi, e sul loro girovagare per il mondo in cerca di adoratori, a cui interessa solo chiedere qualche grazia a buon mercato.
Non ce l’ho solo con costoro, ma con una Chiesa che espone reliquie o pezzi di cadavere per attirare consenso.
Si è inventata anche reliquie, dietro cui c’erano solo leggende: per fare un solo esempio, pensate alle reliquie dei magi, che non sono mai esistiti.
Beh, si dice che è la fede che conta, e che anche il Curato d’Ares abbia compiuto miracoli in nome di una santa mai esistita (santa Filomena).
Non è una buona ragione perché si continui a far credere alla gente che i santi siano indispensabili per credere, e, ancor peggio, che i loro corpi esposti alla venerazione servano ad aumentare la fede nel Mistero divino.
C’è tutto un imbroglio che è spaventoso, e la Chiesa lo sa, ma finge di nulla, perché a lei fa comodo vivere sui santi più o meno mummificati.
Il cadavere (mummificato) di Padre Pio alla venerazione dei Giubilati, Giubilanti e Giubilandi! Blasfemo!
Ultimamente ho messo tre commenti sulla mia pagina facebook, che vorrei riproporvi. Eccoli.

pio 1

padre pio 2

padre pio 3

 

5 Commenti

  1. cinzia ha detto:

    L’eventuale vita eroica di padre Pio, che potrebbe essere posta legittimamente ad un esempio per un cattolico, non ha nulla a che fare con l’ostensione del suo cadavere.
    E` strano come un ‘oggetto’ normalmente considerato ributtante sia, in questo caso, desiderato e addirittura venerato. Mi chiedo quanti di questi che vanno a prostrarsi davanti al feretro sarebbero in grado di fare epoche` e liberare il pensiero su quello che veramente hanno di fronte.

  2. Giuseppe ha detto:

    Condivido in pieno. Apprezzo papa Francesco e non sempre mi trovo d’accordo con i giudizi trincianti che tu, caro don Giorgio, esprimi sul suo operato e la sua persona, ma stavolta non posso non darti ragione. Ho come l’impressione che la chiesa per mantenere il primato dell’attenzione, troppo distratta da eventi mondani di forte impatto sociale, e tenere alto “l’indice di gradimento”, a volte si abbassi al loro livello, mettendo in scena uno spettacolo di grande richiamo grazie alla “partecipazione” di personaggi famosi . Non ho alcuna intenzione di negare la santità di Francesco Forgione, divenuto frate cappuccino con il nome di Pio e così universalmente conosciuto e venerato, anche se ci sarebbe molto da discutere sull’autenticità di diversi santi venerati sugli altari, ma trovo insensato e privo di fondamento il fatto che il suo corpo sia stato imbalsamato per diventare oggetto di un culto che, a mio avviso, è solo una forma di superstizione. Forse noi cattolici siamo un po’ tutti come san Tommaso e abbiamo bisogno di vedere per credere, ma vedere cosa? L’anima immortale del frate taumaturgo ha abbandonato quel l’involucro mortale nel momento in cui ha esalato l’ultimo respiro e adesso vive nel mistero glorioso della comunione con il suo creatore, mentre ciò che è racchiuso in quella teca può essere assimilato tutt’al più a una statua o a un dipinto. All’atto pratico tutto si risolve in un grande spreco di mezzi e di risorse, che paralizza il traffico cittadino ed i cui costi non sono certo sostenuti dal Vaticano, ma dal comune di Roma che lo ospita e dai contribuenti. A volte è necessario essere pratici e fare discorsi “terra-terra” per comprendere come stanno realmente le cose… Il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto della fede semplice di chi ci vuole credere ad ogni costo.

    • franca47 ha detto:

      sono totalmente d’accordo con don Giorgio e Giuseppe, io pero’ sono speranzosa sulla legge in discussione al senato e credo che sara’ votata…al netto di tutte le bugie che il Family Day ha detto, quei diritti vanno normati con leggi che in altri paesi sono gia’ state codificate e non risulta sia cambiato il mondo, è una presa d’atto di cittadini che vogliono diritti come tutti nel nostro paese

  3. GIANNI ha detto:

    In generale, sul tema reliquie e reliquiari, rinvio a quanto già espresso in apposito artciolo, anche per non tediare con mie ripetizioni.
    Nello specifico, per quanto riguarda padre Pio, o san PIo, il tema è smpre stato molto discusso e dibattuto, dando luogo a vere e proprie fazioni pro e contro.
    Non solo tra i fedeli, ma proprio anche tra le gerarchie ecclesiastiche.
    Sintetizzando la questione possiamo dire che per la fazione contro, quanto meno alcuni ecclesiastici avrebbero abusato della nomea del padre e ne avrebbero colto occasione per illeciti guadagni.
    SU padre Pio, alcuni ecclesiastici, compresi medici di fama internazionale, espressero dubbi, a partire dalla genesi delle ferite, stigmate, e via dicendo, altri espressero l’opinione che materialmente non si potevano procurare.
    Sicuramente, pare poco probabile una genesi materiale di alcuni fatti, come la circostanza delle mani trafitte senza però ripercussioni sul tessuto e sugli organi limitrofi, comprese dita e tessuti.
    Secondo don Orione, il prete gli sarebbe apparso in una sorta di bilocazione.
    SUl tutto, confermo quanto già detto, cioè la fede non necessita di prove, ma che vi siano altrettanti elementi, che potrebbero condurre ad una visione quanto meno paranormale, è altrettanto indubbio.
    Lo stesso papa Roncalli, era dibattuto sull’argomento, prima sfiduciato e timoroso, poi convinto da testimonianze ed altre prove.
    A mio avviso, l’aspetto singolare è l’analisi medica sulle ferite, che le dichiara non dovute a fenomeni materiali, come inspiegabile è il riuscire a superare stadi di cosiddetta ipertermia essenziale come nulla fosse.
    Pertanto, non ho motivo di dubitare che fatti paranormali che possano riguardare questo o quello, possano verificarsi.
    CHe poi la chiesa abusi di certi fatti a proprio uso e consumo, mi pare altrettanto condivisibile, anche perché, secondo me, quando fatti non dico divini o diabolici, ma quanto meno pararnormali, appaiono nel nostro orizzonte degli eventi, credo meritino rispetto e soprattutto quel silenzio, che rifugge da ogni sovraesposizione mediatica.

  4. ANTONIO ha detto:

    Solo i puri DI “TESTA” possono credere a queste schizofrenie. Don pio non era altro che uno di quelli, esaltato con problemi sicuramente mentali che si passava l’acido fenico per avere le cosiddette “stimmate”. E’ soltanto ridicolo. Sic

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