Da castrare è il cervello (se ce l’ha!) di Matteo Salvini!

salvini
Matteo Salvini non ha neanche il pudore di tacere o di evitare di fare commenti idioti come è nel suo stile. E rivolge una preghiera per il ragazzo nigeriano ucciso da un bastardo italiano. E qual è il dio di Salvini? Vorrei tanto conoscerlo per poi sputargli in faccia, se ha veramente messo una specie di anima in un aborto di essere umano!
Non contento, il lurido xenofobo torna alla carica contro gli immigrati clandestini, come se il bastardo italiano avesse una qualche giustificazione per il suo gesto omicida.
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da L’Unità
Silvia Gernini
7 luglio 2016

L’assurda storia di Emmanuel:

sfuggito a Boko Haram, picchiato a morte in Italia

nigeriano ucciso
L’uomo nigeriano di 36 anni era stato accolto come profugo a Fermo. Ieri un italiano di 35 anni lo ha picchiato con una spranga, lasciandolo a terra in fin di vita
Emmanuel aveva rischiato di morire nel suo Paese, a causa dei terroristi di Boko Haram e per questo aveva deciso di lasciare la Nigeria. Aveva rischiato di morire in viaggio verso l’Italia, attraversando il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. E invece Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni, è morto in Italia, a Fermo, per mano, non di terroristi, ma un violento, un italiano di 35 anni, che lo ha picchiato a sangue fino a mandarlo in coma solo perché cercava di difendere sua moglie Chimiary dai suoi insulti razzisti.
Emmanuel era arrivato nella “civilissima” Italia dopo aver attraversato il mare insieme alla sua compagna Chimiary che, allora incinta, aveva perso il bambino. A Fermo credeva di aver trovato finalmente la pace, si era sposato con la sua compagna di 24 anni e lì viveva insieme a lei, ospitato presso il seminario vescovile.
Poi l’incontro, ieri, con quest’uomo che comincia a chiamare “scimmia africana” la sua Chimiary. E quando lui reagisce il bullo inizia a pestarlo fino a lasciarlo a terra privo di sensi. Quando Emmanuel arriva in ospedale, per lui non c’è più niente da fare: è in coma irreversibile. Poco fa la notizia della sua morte. Una morte che “suscita sgomento e indignazione” ha dichiarato la presidente della Camera Laura Boldrini. “Mi addolora ancor di più – aggiunge – che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia Regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza”.
“Chimiary è stremata, distrutta, inconsolabile. Qui nel reparto rianimazione dell’ospedale, le stanno proponendo la donazione degli organi di Emmanuel, per dare la vita, magari, a quattro nostri connazionali…”, scrive su Facebook l’ex presidente della provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi. E il senatore fermano Francesco Verducci evidenzia come la comunità si stia mobilitando, ma, aggiunge, “non basteranno i soliti riti. La reazione deve essere la più forte possibile, istituzioni, associazioni, cittadini insieme. Niente giustifica quanto avvenuto oggi. I colpi ad Emmanuel e Chimiary sono un colpo e una violenza inferti ad ogni fermano. Quei colpi riguardano noi, e dobbiamo reagire mettendo in campo e lottando per far vincere la forza dei nostri valori, quelli che hanno fatto del fermano una grande comunità coesa e solidale”. Per la senatrice dem Rosaria Capacchione è “quanto meno singolare che il colpevole sia stato soltanto denunciato a piede libero e credo che di fronte a casi così feroci occorra dimostrare la fermezza più dura e assoluta”.
E mentre don Vinicio Albanesi assicura che la sua Fondazione Caritas in veritate si costituirà parte civile, “nella veste di realtà a cui i due ragazzi sono stati affidati”, il ministro dell’Interno Angelino Alfano sarà domani a Fermo per presiedere il comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si terrà alle 10 in Prefettura, al quale prenderà parte anche il procuratore della Repubblica.
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da L’Unità
Stefano Cagelli
 7 luglio 2016

Pensi che abbiamo toccato il fondo,

poi arriva Salvini

Il commento del leader della Lega sul barbaro omicidio razzista del giovane Emmanuel fa rabbrividire. Fino a quando potremo tollerare tanta ignoranza, tanta malafede?
Ogni volta che un fatto di cronaca sconvolge l’Italia, l’asticella dell’indecenza e della vergogna si abbassa sempre di più. Potremmo qui mettere in fila una serie di delitti, di violenze, di oltraggi all’umanità che farebbero impallidire la ferocia dei più aggressivi animali dell’universo o la brutalità di epoche passate. L’omicidio di Emmanuel, il giovane nigeriano sfuggito all’odio di Boko Haram per trovare la morte in un vicolo della provincia italiana è solo l’ultimo e il più crudele di questi episodi.
Il 36enne profugo, accolto nell’arcivescovado di Fermo dopo un’estenuante odissea che l’ha portato a scappare dal suo Paese natale, era in Italia perché i macellai islamisti avevano fatto saltare in aria la sua Chiesa, con dentro suo figlio, i suoi genitori, i suoi suoceri. Ha affrontato un viaggio verso la Libia, dove un’altra bestia feroce ha malmenato la moglie facendogli perdere il secondo figlio. E’ salito su un gommone, pagato non si sa quale somma ad un trafficante di esseri umani per raggiungere l’Italia, terra di pace e di libertà. E’ risalito fino alle civili Marche per poi incontrare sulla sua strada un razzista schifoso che ha dato a sua moglie della “scimmia” e l’ha preso a sprangate fino ad ucciderlo.
Il fondo, abbiamo toccato il fondo.
salvini nigeriano
Ma non basta. Dopo la violenza fisica, ecco la violenza verbale, la violenza scritta, i deliri della politica. I deliri del leader della Lega Nord, quel Matteo Salvini che nulla ha fatto nella propria vita se non costruire consenso giocando con le paure della gente. Alimentando sentimenti di odio e intolleranza. Buttando benzina sul fuoco dell’incendiaria precarietà di questa nostra epoca così triste.
Il commento che Salvini ha affidato alla sua pagina Facebook, una delle bacheche pubbliche che sono il simbolo della codardia e della vigliaccheria delle politica peggiore, fa rabbrividire.
Prima delle generiche accuse a “chi uccide, stupra o aggredisce un altro essere umano” e una retorica “preghiera per il ragazzo nigeriano ucciso”. Poi la clamorosa presa di posizione contro l’immigrazione clandestina “fuori controllo”, contro “l’invasione organizzata” che “non porterà nulla di buono”.
Che senso ha questa invettiva contro l’immigrazione clandestina quando ad essere barbaramente ucciso è un ragazzo nigeriano scappato dai terroristi che stanno devastando il suo Paese e il suo carnefice è un diabolico prodotto dell’intolleranza italica? Due le opzioni, entrambe credibili quando si parla del leader del Carroccio: la malafede e l’ignoranza, le sue caratteristiche principali.
“Controlli, limiti, rispetto, regole e pene certe: chiediamo troppo?”, conclude il suo drammatico post.
Un compassionevole e dignitoso silenzio, chiediamo noi. Chiediamo troppo?
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Durante la commemorazione di Emmanuel, ucciso dopo aver difeso sua moglie da insulti razzisti, l’intervento del senatore di Idea scatena urla e proteste – Valeria Palumbo – Immagini Agenzia Vista /CorriereTv

12 Commenti

  1. matteo ha detto:

    salvini “prego per emmanuel, aveva diritto all ‘asilo”
    e almeno per una volta io dico BRAVO SALVINI,si all accoglienza per quelli che ne hanno diritto , come chi sfugge ai terroristi di boko haram
    e anche lei don giorgio per una volta sola, potra mai scrivere un articolo pro salvini?

    • Don Giorgio ha detto:

      Quanto sei coglione! Hai gli occhi che vedono solo il culo di Salvini!

    • Massimo ha detto:

      Perché se non aveva diritto di asilo Salvini non pregava per quel povero disgraziato? Ma come è intelligente quell’uomo, che bella persona di ehmmm. Davvero merita un articolo, del codice penale però cavolo !!!!militare possibilmente in modo che ci sia anche la pena del confino in Uganda!!!!!!

  2. Giuseppe ha detto:

    Ogni volta che la cronaca ci racconta episodi di violenza e crudeltà, speriamo sempre in cuor nostro che si riesca a trarne qualche insegnamento utile, così che, magari, si possano evitare in futuro nuovi lutti e altra disperazione. Ma la cronaca è inesorabile, non ascolta le nostre preghiere e si fa beffe delle nostre speranze, e imperterrita continua a raccontarci le barbarie di quella creatura meravigliosa che dovrebbe essere l’uomo. Qualcuno dovrebbe spiegare a quell’ignorante di Matteo Salvini che l’umana pietà non è quella che si ostenta di routine sui social media per potersene vantare, sperando di fare bella figura: quella ha un nome ben preciso e si chiama “ipocrisia”. L’umana pietà, invece, è quella che si dà da fare concretamente, senza fare chiasso né pubblicità, agendo nel rispetto della dignità e del pudore delle persone. Del resto, c’è poco da stupirsi, perché il segretario della lega, quando apre bocca o scrive qualcosa, riesce sempre ad offendere la nostra intelligenza oltre alla sua (sempre ammesso che ce l’abbia). E come suo costume, coglie sempre il pretesto per ricordarci di che pasta è fatto e che gli ideali a cui si ispira si chiamano razzismo, odio ed intolleranza. Solo gli stolti, gli esaltati e le persone in malafede possono credere che episodi di questo tipo, e ogni altra forma di sopraffazione siano appannaggio esclusivo di alcune etnie o popolazioni, perché sappiamo bene che si tratta di qualcosa che riguarda l’umanità intera. La cattiveria fa parte del nostro dna e anche se normalmente riusciamo a controllarla e tenerla nascosta, ogni tanto esplode e quando emerge anche l’essere più gentile e premuroso può comportarsi come una bestia feroce. Figuriamoci se, invece, per qualcuno è un’abitudine, un comportamento talmente consueto da diventare un tutt’uno con la sua personalità, come nel caso del giovane di Fermo. Il commento che mi viene più spontaneo è un abbraccio (purtroppo solo ideale) a Chimiary, anche se mi rendo conto che serve a poco.

  3. massimo ha detto:

    Che spettacolo deprimente, siamo davvero un popolo senza memoria e senza il senso dell’indignazione. Forse è giusto che veniamo rappresentati da questi piccoli uomini, che non sanno di cosa stanno parlando ma non hanno neppure il pudore di tacere. Di fronte ad una famiglia che ha lasciato tutto ed ha attraversato il deserto ed il mare per fuggire alla violenza ed al sangue, e che trova la morte qui da noi, invece di una speranza di vita migliore…..COSA PARLI?CHE COSA DITE GIOVANARDI, SALVINI&C ????? STATE ZITTI E PREGATE SE MAI SIETE CAPACI… CHE DIO CI PERDONI!!!!!!
    Caro don Giorgio,sul futuro politico dell’Italia non sono ottimista come con il nostro papa. Temo che voteremo in massa No al referendum, salvo poi iniziare a lamentarci il giorno dopo che questo Paese fa schifo perchè non cambia mai niente. Abbiamo già dimenticato chi ci ha spolpato per 10 anni, pagheremo per altri 20 anni i danni e lo scempio che hanno lasciato il mafioso e i suoi compari….ma la colpa, anche se è diffcile ricostruire ricostruire un Paese lasciato in macerie, abbiamo deciso di darla tutta a Renzi….
    La vedo proprio dura, caro don…stavolta spero di sbagliarmi io!!!!!!!!

    • Don Giorgio ha detto:

      Sono d’accordo.

    • matteo ha detto:

      ma i trend macroeconomici globali sono complicati da prevedere, come puoi dire che la colpa della crisi sia di berlusconi? il petrolio e salito fino a 150$ e la cina emerge come superpotenza mondiale, sarebbe successo tutto anche senza berlusconi,come quelli che dicono e colpa dell euro? ma perche la crisi dei subprime americani non sarebbe accaduta se rimanevamo alla lira? suvvia siamo seri

      • Massimo ha detto:

        Siamo serissimi, caro Matteo. Purtroppo mi confermi che gli italiani proprio non si ricordano neppure del passato più recente. I cicli economici ci sono da sempre. Ti ricordo per prima cosa che fare bene e seriamente politica significa anche proteggere i tuoi cittadini dai momenti di difficoltà, quindi soprattutto quando si verificano i cicli economici negativi . Se il maiale di Arcore avesse, anche solo per un attimo, pensato al bene del suo Paese invece che soltanto ai cavoli suoi e alle mignotte che lo circondavano, questo Paese non sarebbe mai sprofondato in questo abisso di povertà morale e materiale. Ti ricordo anche come fini: dopo averci tenuto per 10 anni tra le mani, ci ha mollato alla deriva fregandosene altamente di te e dell’Italia intera. Uno statista con la S maiuscola. Ma soprattutto ti ricordo un nome che sicuramente invece ti sarà rimasto in mente, questa è l’eredità che ha lasciato il tuo statista di Arcore:MONTI. Ti ricordi? Ah già, colpa del petrolio. Allora conviene mettersi a governare solo quando costa poco, fischia sennò e’ un casino troppo difficile e impegnativo. Povero Silvio, lui fatica x noi e la gente non capisce che diventa sempre più povera e ignorante per colpa del petrolio, dei subprime

  4. GIANNI ha detto:

    Il nigeriano ucciso probabilmente aveva ottenuto in primis, o avrebbe avuto diritto di ottenere asilo politico, per cui a prescindere dall’immigrazione clandestina, in Italia sarebbe comunque stato presente.
    Come dicevo altrove, bisogna sempre capire come stanno le cose, mentre confondere il suo caso con il fenomeno degli immigrati clandestini non ha senso.
    Comunque se si desidera considerare il fenomeno in generale dell’immigrazione, il problema non è legale o illegale, ma il razzismo, e questo non cessa neppure nel caso di immigrazione legale.

    • Federico ha detto:

      Sarò semplicista, ma se l’Italia avesse una semplice e chiara politica sull’immigrazione stabilendo ogni anno quanti immigrati potremmo accettare in base a criteri economici (numero discusso ed approvato dal parlamento) e respingesse immediatamente gli altri (rifugiati da guerre esclusi, ovviamente) non ci sarebbero grossi problemi.
      Il nostro male è che trattiamo questo problema come il tifo da stadio: una parte dei tifosi dice che possiamo accettare senza limiti tutti quelli che riescono a raggiungere l’Italia mentre l’altra parte sostiene che dovremmo respingere tutti anche se è dimostrato che molti immigrati contribuiscono positivamente alla nostra economia.
      A mio parere non ne verremo fuori dignitosamente.

  5. Federico ha detto:

    Niente da aggiungere, ovviamente.
    Vorrei tuttavia leggere un commento sulla strage di Dacca.

    • LANFRANCO CONSONNI ha detto:

      Naturalmente Salvini, commentando la strage di Dacca, dopo aver condannato la violenza e pregato per le vittime metterebbe in guardia contro gli stranieri che invadono il delta del bengala e non portano a niente di buono.

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