La religione, ogni religione, lega…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

La religione, ogni religione, lega…

La religione, come dice la parola, è qualcosa che “lega”: lega la coscienza o lo spirito ad una struttura per di più carnale, che va oltre, ben oltre ogni struttura mentale.
“Oltre”, nel senso che paradossalmente la religione, struttura carnale, lega a sé lo spirito.
Sì, qualcosa di paradossale: carne e spirito che si fanno tutt’uno in una carnalità dissacrante, ovvero manipolatrice dell’essere umano.
E la struttura carnale vincola ogni struttura mentale: è il paradosso religioso più anti-umano, se per essere umano intendiamo la capacità di Pensare, libera da ogni vincolo condizionante.
Ma, in realtà, è questa capacità interiore la prima vittima o la condizione preliminare perché la religione sottometta a sé ogni spirito libero per natura.
E allora possiamo dire che la religione è anti-naturale, perché vincola quella libertà dello spirito che è divino.
La religione si fa strumento del più grande gioco del Maligno, che è essenzialmente assenza del Bene Assoluto, ovvero sciolto da ogni vincolo, perciò da ogni religione.
La religione, più che proporre un dio/idolo, ovvero perfetta immagine della propria struttura carnale e mentale, è la separazione dello spirito dallo Spirito, o, da un altro punto di vista, è la frammentazione dello spirito in una dissacrazione di se stesso.
11 aprile 2020
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Luigi ha detto:

    Don Giorgio, sono stato battezzato cattolico non per mia scelta, ma per volontà dei miei genitori. Penso lo sia stato per la maggioranza del tempo in Italia. Il cattolicesimo per me più che una religione è una grande biblioteca alla quale attingere. La Chiesa penso sia millenaria per la cultura che ci ha trasmesso. La Bibbia o Scrittura è fatta di tanti libri. Un grande papa Gregorio Magno diceva che “la Scrittura si apre a chi la legge: più la si legge più si capisce.” La religione “lega”, la cultura “scioglie”. La religione “chiude”, la cultura “apre”. La religione “esclude”, la cultura “include”. E il bello della Bibbia è che narra sia del Dio despota (la religione) che del Dio creatore (la cultura). “Come splende, Signore Dio nostro il tuo nome su tutta la terra …” canta il salmo 8. “Narrano i cieli la gloria di Dio, il firmamento annunzia le opere …” il salmo 19. Buona Pasqua!

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