Amianto, Bargero: «Si devono stanziare risorse certe»

amianto
da Lettera43.it

Amianto, Bargero:

«Si devono stanziare risorse certe»

Escludere le bonifiche dalla Stabilità. E tutelare vittime e familiari. La proposta di Bargero (Pd).
di Davide Gangale
Cristina Bargero, deputata piemontese del Partito democratico, è orgogliosa. Ma consapevole che la battaglia contro l’amianto è appena cominciata. È stata la prima firmataria di una mozione, appoggiata da tutti i gruppi parlamentari della Camera, che ha impegnato il governo Renzi sulla strada difficile delle bonifiche.
PRESSING SUL GOVERNO. Un atto politico forte, per chiedere all’esecutivo, e al ministero dell’Economia in particolare, di stabilire «tempi certi» e stanziare «risorse certe». Perché, per adesso, il Piano nazionale amianto,  con le sue strategie e linee d’intervento «è un bellissimo documento, ma tutto sulla carta. Non elenca risorse e non fissa una tempistica», ha detto Bargero a Lettera43.it. «È una dichiarazione d’intenti molto precisa, ma se i ministeri non si muovono rischia di rimanere lettera morta».
MAGGIORE TUTELA PER LE VITTIME. Due i temi al centro della mozione approvata dall’Aula: da una parte le bonifiche, dall’altra le tutele e i risarcimenti. Che il parlamento ha proposto di estendere ai familiari di tutte le vittime. Non solo a quelli dei lavoratori che sono stati in contatto diretto con la mala polvere. Perché la vera emergenza riguarda molte più persone di quanto si potrebbe immaginare, e soprattutto deve ancora arrivare.
La mozione di cui lei è prima firmataria ha avuto il consenso di tutti i gruppi parlamentari. Difficile ottenerlo?
No, è una tematica condivisa. La consapevolezza della gravità del problema amianto e delle patologie a esso legate è diffusa in tutta la società. L’amianto è al bando dal 1992 e della sua pericolosità si parla da molto tempo.
Nessun ostacolo quindi?
Abbiamo dovuto solo smussare alcune richieste del Movimento 5 stelle, che erano legittime, sul pensionamento anticipato dei lavoratori esposti all’amianto. Con la disponibilità dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, si sarebbe potuto ottenere anche questo. Ma il governo non si è azzardato a impegnarsi così tanto. Comunque c’è stato un comune sentire, da parte dell’esecutivo e di tutti i gruppi politici.
La mozione impegna il governo a estendere i risarcimenti anche ai familiari delle vittime che non siano ex lavoratori esposti direttamente all’amianto. Perché?
Perché oggi la maggior parte delle vittime di patologie asbesto correlate non sono più solo lavoratori, ex lavoratori e i loro familiari. Ma semplici cittadini, che sono entrati in contatto con le polveri d’amianto in altro modo. Con l’attuale legislazione la tutela, per altro intesa solo in senso monetario e non morale e civile, è monca. Copre solo una parte dei familiari delle vittime.
Quante persone potrebbero godere di tutela se la mozione diventasse legge?
Si calcolano tra le 3.500 e le 4 mila vittime ogni anno. Quindi stiamo parlando di alcune decine di migliaia di persone che potrebbero beneficiare di tutele e risarcimenti, se la mozione venisse tradotta in legge.
Per adesso siamo ancora all’atto di indirizzo…
Sì, e occorre battersi affinché il governo trasformi l’impegno in provvedimenti legislativi. Con risorse e tempi certi. Perché una mozione impegna il governo, ma non è un provvedimento legislativo e non può stanziare le risorse necessarie.
Qual è stato il feedback del governo Renzi su questo punto?
Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, ha risposto alla mozione e si è dichiarata pronta a muoversi in questa direzione. Anche il ministro dell’Ambiente Galletti mi ha dato dei riscontri positivi.
Quando è prevista l’esplosione della vera emergenza per le patologie correlate all’amianto?
Già oggi le vittime sono migliaia ogni anno. Un dato estremamente allarmante, che tuttavia non tiene conto delle cosidette «vittime attese». Visti i lunghi tempi d’incubazione, si presume che il picco della mortalità per le patologie correlate all’amianto si raggiungerà intorno al 2020.
La mozione chiede di escludere dal Patto di stabilità le spese per rimuovere l’amianto. È fattibile?
Viviamo un paradosso. I comuni che hanno edifici pubblici con coperture o tubature in amianto non possono procedere alle bonifiche, perché altrimenti la spesa in conto capitale viene considerata ai fini del Patto di stabilità. Se i comuni utilizzano i fondi per bonificare vengono sanzionati: questo è assurdo e paradossale.
Cosa si può fare allora?
Appena possibile chiederemo di nuovo al ministero dell’Economia di escludere dal Patto di stabilità tutti gli investimenti per le bonifiche. Non solo per l’amianto, ma anche quelli per la messa in sicurezza del territorio.
Bonificare significa anche smaltire. Quali soluzioni avete proposto al governo?
Non sono necessarie grandi discariche. La mozione ha chiesto di individuare micro-siti, con il coinvolgimento delle municipalizzate locali. Così si facilita lo smaltimento: i costi di trasporto, molto elevati a causa del rispetto delle procedure di sicurezza, si potrebbero ridurre notevolmente.
Quanto costerebbe attuare il Piano nazionale amianto?
Alcuni miliardi di euro, ma non è stato ancora calcolato.
Perché?
Perché ancora non c’è una mappatura completa dei siti contaminati regione per regione. Il Piemonte, per la sua storia, anche grazie alla sentenza Eternit, rappresenta un’eccezione. Ma occorre iniziare a partire, almeno per i siti di interesse nazionale, stabilendo tempi certi e mettendo in campo risorse altrettanto certe.
Nel Piano nazionale non ci sono?
No. Il Piano nazionale amianto è un bellissimo documento, ma tutto sulla carta. Non elenca risorse e non fissa una tempistica. È una dichiarazione d’intenti molto precisa, ma se i ministeri non si muovono rischia di rimanere lettera morta. Si devono trovare le risorse.
Però le risorse c’erano…
Sì. Nel 2007 il governo Prodi istituì il Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici. Aveva un budget di 5 milioni di euro, destinati alla progressiva eliminazione dell’amianto. Ma il Fondo fu interamente svuotato, insieme con altri stanziamenti, per poter coprire la totale abrogazione dell’Ici sulla prima casa, promossa dal governo Berlusconi. Non fu certamente un bel segnale.
Giovedì, 10 Luglio 2014

 

3 Commenti

  1. klement ha detto:

    L’amianto non è solo nelle fabbriche, ma pure sul tettuccio del vostro garage. E se ve lo facessero rimuovere, magari brontolereste

    • Don Giorgio ha detto:

      Dipende. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di rimuovere l’amianto dal tetto dell’oratorio. E non solo. Dipende! Non lo devi dire a me che ho avuto un nipote che è morto per tumore d’amianto, perché ha lavorato a Casal Monferrato.

  2. GIANNI ha detto:

    Qui non si è capita una cosa: occorre andare oltre.
    Prevedere la possibilità per lo stato di stampare denaro, senza che questo comporti indebitamento con banche centrali.
    E non solo per far fronte al problema amianto.
    Insomma, ritornare al vecchio potere sovrano di battere moneta.
    Il tema è complesso, sopratutto economicamente, e già trattato diverse volte, quindi non sto più a riprenderlo nel dettaglio.
    Aggiungo solo che fuori di questa prospettiva, non esiste soluzione.
    Ricordiamoci ad esempio di Monti.
    Qualcuno, anche su questo sito, lo considerava salvator di patria…per poi dire che qualcosa non aveva funzionato…..
    Ma non è che Monti non abbia applicato le sue ricette, è che si trattava di ricette errate,di presunte cure che invece di curare, infettavano ulteriormente un paziente già colpito da malattia infettiva, per cui……

Lascia un Commento

CAPTCHA
*

 

Questo sito utilizza cookie a scopo tecnico, analitico e profilante anche di terze parti. Chiudendo questo banner o proseguendo nella navigazione o selezionando un elemento della pagina, l’utente presta il consenso all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Cosa sono i cookie

In informatica i cookie – letteralmente “biscotto” - sono righe di testo usate per eseguire autenticazioni automatiche, tracciatura di sessioni e memorizzazione di informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server.
Nel dettaglio, sono stringhe di testo di piccola dimensione inviate da un server ad un Web client (di solito un Browser) e poi rimandati indietro dal client al server (senza subire modifiche) ogni volta che il client accede alla stessa porzione dello stesso dominio web.

Tipologie di cookie

Cookie tecnici
Sono cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del sito web, permettendo, ad esempio, di realizzare un acquisto o autenticarsi per accedere ad aree riservate o di settare alcune preferenze sul sito web e ritrovarle settate al prossimo accesso.
Senza il ricorso a tali cookie alcune operazioni sul sito potrebbero non essere possibili o potrebbero essere più complesse e meno sicure.
Cookie di profilazione
Sono cookie utilizzati per monitorare e profilare gli utenti durante la navigazione, studiare i loro movimenti e abitudini di consultazione del web o di consumo (cosa comprano, cosa leggono, ecc.), anche allo scopo di inviare pubblicità di servizi mirati e personalizzati.
Cookie di terze parti
Sono cookie installati da siti differenti da quello sul quale si sta navigando generalmente a scopo di profilazione oppure per attivare specifiche funzionalità (ad esempio i cookie installati per i social plugins).
In tali casi, tuttavia, il Titolare del trattamento dei dati personali acquisiti tramite questo sito internet è esente da qualsiasi forma di responsabilità in tal senso posto che l’operatività di tali cookies rientra nella piena ed esclusiva responsabilità di società terze.

Per garantire una maggiore trasparenza e comodità, si riportano qui di seguito gli indirizzi web delle diverse informative e delle modalità per la gestione dei cookie.
Facebook informativa: https://www.facebook.com/help/cookies/
Facebook (configurazione): accedere al proprio account. Sezione privacy.
Twitter informative: https://support.twitter.com/articles/20170514
Twitter (configurazione): https://twitter.com/settings/security
Linkedin informativa: https://www.linkedin.com/legal/cookie-policy
Linkedin (configurazione): https://www.linkedin.com/settings/
Google+ informativa: http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/cookies/
Google+ (configurazione): http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/managing/

Google Analytics
Il sito include anche talune componenti trasmesse da Google Analytics, un servizio di analisi del traffico web fornito da Google, Inc. (“Google”). Anche in questo caso si tratta di cookie di terze parti raccolti e gestiti in modo anonimo per monitorare e migliorare le prestazioni del sito ospite (performance cookie).
Google Analytics utilizza i “cookie” per raccogliere e analizzare in forma anonima le informazioni sui comportamenti di utilizzo del sito (compreso l’indirizzo IP dell’utente). Tali informazioni vengono raccolte da Google Analytics, che le elabora allo scopo di redigere report per gli operatori riguardanti le attività sui siti web stessi. Questo sito non utilizza (e non consente a terzi di utilizzare) lo strumento di analisi di Google per monitorare o per raccogliere informazioni personali di identificazione. Google non associa l’indirizzo IP a nessun altro dato posseduto da Google né cerca di collegare un indirizzo IP con l’identità di un utente. Google può anche comunicare queste informazioni a terzi ove ciò sia imposto dalla legge o laddove tali terzi trattino le suddette informazioni per conto di Google.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al link di seguito indicato:
https://www.google.it/policies/privacy/partners/

Conferimento dei dati
Fatta eccezione per i cookie tecnici strettamente necessari alla normale navigazione, il conferimento dei dati è rimesso alla volontà dell’interessato che decida di navigare su questo sito dopo aver preso visione dell’informativa breve contenuta nell’apposito banner e di usufruire dei servizi che comportano l’installazione di cookie.
Chiudendo il banner o proseguendo nella navigazione o selezionando un qualsiasi elemento della pagina, l’utente presta il consenso all’utilizzo di tutti i cookie presenti sul sito (inclusi quelli di terze parti) e il suo consenso viene memorizzato in un apposito cookie tecnico in modo che il banner non venga più visualizzato durante i futuri accessi al sito.
Come disattivare i cookie
Attraverso le impostazioni del proprio Browser è possibile rifiutare tutti i cookie o permettere l’installazione di cookie provenienti solo da alcuni siti scelti. Il blocco di tutti i cookie potrebbe inficiare il corretto funzionamento di alcune funzionalità dei siti che si visitano.
Queste le istruzioni per disattivare / attivare i cookie nei principali Browser:
•    Google Chrome: https://support.google.com/chrome/answer/95647?hl=it
•    Mozilla Firefox: https://support.mozilla.org/it/kb/Attivare%20e%20disattivare%20i%20cookie
•    Apple Safari: https://support.apple.com/kb/PH17191?locale=it_IT
•    Microsoft Internet Explorer: http://windows.microsoft.com/it-it/internet-explorer/delete-manage-cookies#ie=ie-11
•    Apple Safari su iOS: https://support.apple.com/it-it/HT201265
•    Google Android: https://support.google.com/chrome/answer/2392971?hl=it-IT
Come cancellare i cookie
Attraverso le impostazioni del proprio Browser è possibile cancellare tutti i cookie salvati sul proprio dispositivo.
Queste le istruzioni per cancellare i cookie (o solo alcuni di essi) nei principali Browser:
•    Google Chrome: https://support.google.com/chrome/answer/95647?hl=it
•    Mozilla Firefox: https://support.mozilla.org/it/kb/Eliminare%20i%20cookie
•    Apple Safari: https://support.apple.com/kb/PH17191?locale=it_IT
•    Microsoft Internet Explorer: http://windows.microsoft.com/it-it/internet-explorer/delete-manage-cookies#ie=ie-11
•    Apple Safari su iOS: https://support.apple.com/it-it/HT201265
•    Google Android: https://support.google.com/chrome/answer/2392709?hl=it

Per completezza si informa l’utente che è possibile avere informazioni sui cookie archiviati sul proprio terminale e disattivarli singolarmente decidendo di accettarli solo da parte di alcune società cliccando sulla risorsa Your Online Choices raggiungibile dal seguente link: http://www.youronlinechoices.com/it/le-tue-scelte.

Chiudi