Un Mario Draghi super su tutto e su tutti

Un Mario Draghi super su tutto e su tutti

Ho già parlato di un’orgia mediatica tra opportunisti malati di audience per di più redditizio economicamente e filosofi o cattedratici, le cui cisterne di cultura sono “screpolate (direbbe ancora il profeta Geremia).
Ma qualche faro di saggezza non manca, per fortuna, e si distingue proprio perché questa società, soprattutto italiana, è talmente tenebrosa che basta un raggio di luce per dare qualche speranza.
Di Mario Draghi all’estero riconoscono la bravura e l’intelligenza acuta, ma qui in Italia la stupidità è tale che si preferisce essere auto-lesionisti.
Malati di masochismo, gli italiani si godono orgasmi, quando vorrebbero distruggere il giusto, amando il marcio.
Mario Draghi sulla guerra in Ucraina ha sempre avuto una netta diciamo radicale diciamo intelligente convinzione, ed è così chiara e giusta che insiste nell’esprimerla in ogni occasione.
In breve: gli ucraini devono vincere questa guerra, tanto ingiusta da non accettare minimamente che ci possano essere dubbi.
L’Ucraina va aiutata anche con le armi perché possa difendersi dall’ingiusto criminale bastardo oppressore, l’esercito russo agli ordini di un folle chiamato Putin.
Inoltre, solo gli ucraini hanno il diritto di una eventuale pace: la pace non sopporta compromessi o sedersi attorno a un tavolo e accettare le condizioni del criminale oppressore.
Giustamente l’Ucraina esige la restituzione delle sue terre, ingiustamente occupate.
Guai se l’Ucraina perdesse questa guerra, perciò deve resistere al criminale, il quale, se gli ucraini dovessero cedere, si sentirà poi in diritto di occupare tutte le terre che vuole, e questo si chiama “ingiustizia” che scatenerà altre guerre.
Lo ripeterò sempre: la pace si fonda sulla giustizia, e la giustizia non è mai un compromesso tra i prepotenti e gli innocenti.
I pacifisti sono idioti, ovvero ciechi e ottusi: pretendono di sistemare gli squilibri del mondo su una pace fondata sulla resa.
La Chiesa ha le idee parecchio confuse, contorte, e questo papa continua a dire imbecillità, cretinerie, dimostrando quanto la Chiesa cattolica sia nel buio più totale.
Avere le idee chiare oggi sembrerebbe quasi impossibile: la confusione che regna è tale che è difficile distinguere il torto dalla ragione, ma ciò che confonde e annebbia la mente è quel conformismo o, diciamo meglio, quell’opportunismo, frutto di utilitarismo oscenamente egoistico per cui anche le religioni non dipendono dalla giustizia, ma da tutto ciò che procura benessere materiale o quello star bene, che in fondo non è che uno star male, dentro.
Mario Draghi è forse l’unico, con Sergio Mattarella, che sta lavorando seriamente per la pace, proprio perché è forse l’unico tra i politici (anche se
Draghi non è un politico in senso stretto) ad avere idee chiare sulla giustizia.
Questo Draghi mi piace, perché le sue idee sulla giustizia e sulla pace collimano con le mie.
Ogniqualvolta lo sento parlare mi consolo, pensando che il mio pensiero è uguale al suo.
Duro e schietto, duro con i forti e schietto con i deboli.
Gli italiani capiranno prima o poi che la loro salvezza dipenderà dal loro consenso a Mario Draghi, piuttosto che a una petulante e ridicola Meloni o a un osceno disfattista di nome Matteo Salvini.
Certo, sto male pensando che la Chiesa cattolica sia così diabolica da mettere nello stesso calderone le ragioni e i torti, criminali e innocenti, forse per quel senso di pacifismo ecumenico, per cui anzitutto quell’osceno tenere insieme i buoni e i cattivi, e in seguito quel voler una pace, un coacervo di emotività carnali, come se bastasse per una pace autentica e duratura mettere nella stessa stalla porci e agnellini, lasciando che i porci divorino gli agnellini, in obbedienza devota agli ordini del più forte.
Se anticamente la Chiesa era la prima a distinguere i lupi dagli agnelli, i dissidenti dagli obbedienti, con dure condanne che tutti ben conosciamo, oggi sembra caduta nell’eccesso opposto in nome di uno sciocco ecumenismo, per cui tutto fa brodo, tutto serve per fare un bel minestrone.
Ma una cosa univa gli intenti della Chiesa ai tempi imperiali e unisce gli intenti della Chiesa di oggi: stare sempre dalla parte del più forte, sempre con lo scopo, così si dice, di convertire soprattutto i lupi, convincendo gli agnellini a sottomettersi al loro volere.
C’è anche una notevole differenza: ai tempi della Mistica medievale c’era un tale nobile dissenso da far tremare la Chiesa istituzionale e gli imperi politici, che son dovuti ricorrere alla violenza fisica: oggi non c’è più bisogno che i prepotenti ricorrano alla forza, tanto la Chiesa gerarchica è in balìa del nulla e i credenti se ne infischiano, perché si godano la propria vita nel “migliore” dei modi, ovvero nel consenso a tutto ciò che i populisti promettono e la Chiesa supinamente approva.

8 Commenti

  1. Martina ha detto:

    Mario Draghi è come una Ferrari come don Giorgio.
    Visioni chiare e lucide da sempre e un gran senso del dovere e della giustizia per entrambi.
    Don Giorgio in più, una elevazione Mistica.
    Mentre Mario Draghi viaggia come pochi sanno fare, chi lo circonda è da rottamare.

  2. Federico ha detto:

    Mario Draghi è il miglior Presidente del Consiglio che abbiamo avuto negli ultimi anni e, forse ingenuamente, spero che rimanga anche dopo le prossime elezioni. Concordo in pieno con la decisione di aiutare l’Ucraina anche con l’invio di armi. Tuttavia mi chiedo: Putin essendo un dittatore criminale accetterà mai una sconfitta militare? L’Ucraina riuscirà mai a prevalere riprendendosi la Crimea ed i territori oggi occupati dai Russi?
    Ho paura che ancora moltissimi civili moriranno.

    • Dario ha detto:

      Leggo ora questo commento e vorrei a mia volta dire qualcosa. È evidente che dobbiamo continuare a fornire armi difensive all’Ucraina, è un dovere morale combattere contro un invasore. Se tuttavia vogliamo tentare una previsione degli eventi futuri il mio semplice parere è che la NATO non abbandonerà mai l’obbiettivo (dichiarato) di indebolire la Russia e che la Russia non accetterà mai di essere sconfitta. Come ultima risorsa userà le armi nucleari tattiche di cui dispone (meno di 1 kilotone) e la NATO non potrà farci niente.
      Col senno del poi potremmo dire che molto prima dell’invasione, l’intelligence USA sapeva di questa intenzione. Ebbene, Biden avrebbe dovuto chiamare Putin e sollecitare un incontro per spegnere questa miccia e sollecitare dei negoziati con l’Ucraina che prima o dopo dovranno avvenire. Ha voluto invece seguire la spinta dei militari che volevano un confronto col nemico di sempre, ed ecco quello che hanno ottenuto.

      • Don Giorgio ha detto:

        NATO o non NATO, una cosa OGGI è certa: c’è un aggressore a dir poco criminale e c’è una Nazione libera e democratica che è stata aggredita. Non c’è alcuna ragione perché si scatenasse una guerra. Putin è da condannare e da punire, e la pace si avrà secondo quella giustizia che punisce gli aggressori senza se e senza ma. La pace dovrà essere detta solo dalla giustizia e non dalla diplomazia che misura i se e i ma. La diplomazia fatta di compromessi ha sempre creato premesse di altre guerre.

        • Dario ha detto:

          Esatto, ed è per questo che Biden avrebbe dovuto fare l’impossibile per impedire la guerra con la diplomazia. Ora è tardi e la carneficina continuerà fino a che la Russia oppure l’Ucraina non si arrenderanno. Io credo che ciò sarà impossibile e questo è molto triste.

          • Don Giorgio ha detto:

            Credo che fare dietrologia è sempre superficiale e inutile. Una cosa è certa: non è l’Ucraina a doversi arrendere, ma la Russia a doversi ritirare dai territori ingiustamente occupati. Senza se e senza mai. Tutto il resto è discorso di opinionisti pantofolai, da salotto televisivo. Alla Orsini, il pirletta da quattro soldi.

  3. Patrizia ha detto:

    Grande super Mario, ma anche grande Don Giorgio.

  4. luigi egidio ha detto:

    Quanti la pensano come lei don Giorgio su Draghi e sulla Chiesa? Penso siano una minoranza. La (s)fortuna delle minoranze è legata alle divisioni della maggioranza. A Verona il vescovo prende i gender per orientare il voto su Sboarina visto i contrasti con Tosi. Come Draghi non è uno stupido, non lo sono gli uomini di Chiesa. Sono dell’idea che sulle ideologie, le fedi ed altro prevalgano gli interessi economici che sono la forza del capitalismo. Il comunismo è fallito più per gli interessi economici che per l’ideologia. Su questo stanno giocando sporco a danno degli ucraini non solo i russi ma tutte le altre potenze Cina in primis, India … Le titubanze dell’UE e degli USA vanno a vantaggio della Russia e su questo Draghi ha le idee chiare per questo è super.

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