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Guardasse che l’elenco di preti è stato messo per evidenzare non solo il livello molto alto di malessere che si trova nella Chiesa, ma anche che di questo malessere si può fare ormai una diagnosi molto precisa. Infatti non ho messo un elenco di preti che hanno fatto peccati sessuali o altro (questo tipo di comportamenti sono sempre esistiti) ma persone che pensano di portare avanti la Chiesa come un partito-azienda. Nemmeno un imprenditore con un’etica condurrebbe un’impresa in questo modo.
Inoltre guardasse che la differenza tra tradizionalisti e progressisti è del tutto fantasiosa. Papa Francesco è stato forse più conservatore di papa Benedetto se andiamo al contenuto dei discorsi. L’unica differenza è che papa Francesco ha avuto un piglio populista. La differenza che andrebbe fatta è tra chi ha la fede e chi non ha più la fede. Se non c’è più la fede la Chiesa diventa un’associazione caritatevole, al pari dell’Associazione Nazionale di Lupi Mannari e Licantropi.
Se andiamo ancora più a fondo, il problema è se ha ancora senso parlare di unità della Chiesa e in che termini.
Andiamo ad approfondire anche che problemi immani ha creato Chiara Lubich, non solo nella vita di molte persone, ma anche a livello ecclesiale, essendosi istituita come mediatrice del rapporto con Dio al posto di Cristo:
«Ogni anima dei Focolari ha da essere una mia espressione e null’altro. La mia Parola contiene tutte quelle delle focolarine e focolarini. Io li sintetizzo tutti. Quando io appaio così dunque devono lasciarsi generare da me, comunicarsi con me. Anch’io, come Gesù, debbo dir loro: “E chi mangia la mia carne … “. Per vivere la Vita che Dio ha loro data, essi debbono nutrirsi del Dio che vive nella mia anima. Il loro atteggiamento di fronte a me deve essere un nulla di amore che chiama l’amore mio» (Lettera, Roma, 23/11/1950).
Qui devo dare merito al cardinale Martini di aver previsto il problema, ma putroppo è scomparso prima di poterlo affrontare.
Leggendo i commenti penso si sia perso il senso dello scritto di don Giorgio. Cosa serve elencare i preti che hanno commesso errori o ricordare, come si fa sempre, che sono umani?
Non entro nella discussione del ruolo del prete perché, unicamente su questo tema, sono d’accordo con Papa Francesco.
Il vero tema è l’illusione creata da Papa Francesco. Tante parole e gesti che rimarranno incompiuti senza riuscire a cambiare questa Chiesa. Non cambiarla solamente nelle regole ma nel modo di essere concepita. Martini ha condotto la Chiesa milanese, i preti, verso una nuova dimensione. Mettendo al centro la Parola; dando una forma spirituale ad ogni azione. Poi negli ultimi anni sembra si voglia cancellare tutto preoccupandosi solo di conti e di correre a destra e sinistra. Ma questi vescovi, il papa, non stanno lasciando niente. Creano tifoserie ma non trovano un consenso largo che solo il primato della Parola può costruire. La gente se ne va perché non vede al centro Gesù ma l’ego del prete. Sente prediche vuote e materiali. Si va in Chiesa per trovare Gesù, per trovare pace e ambire al cielo. Per sentirsi elevare da questa società carnale. E poi un giorno arriverà un nuovo Papa o un nuovo vescovo e tornerà indietro. Cancellerà i passi avanti incompiuti o accennati per poi ritornare alle origini. Penso a quanti motu proprio scritti dal papa ma mai definitivi, sempre lasciati alla discrezione del sacerdote. Così un prete assolve e uno no. Uno comunica e uno no. Tutto diventa relativo e il prete, paradossalmente, assume lui il potere di scegliere a nome della chiesa. Insomma anche i pochi slanci in avanti sono confusi. Manca di autorevolezza, di coraggio e di testa questo papa.
Usciremo ancor più confusi da questo pontificato e la chiesa sceglierà di certo un pontefice tradizionalista per rimettere ordine e cancellare tutti questi parziali passi in avanti. Vedremo cosa resterà di questa chiesa vuota di persone, di idee e di Spirito. Oggi rimane solo un devozionismo indecente e una pletora di teste fasciate in pensione. C’è poco futuro se non si cambia.
D’accordo… in tutto.
Penso sia necessario ricordarsi che i preti e le suore sono, prima di tutto, esseri umani e lo restano a prescindere dall’abito che indossano o dal ruolo di cui sono investiti. E l’essere umano, come ben sappiamo, non è perfetto.
Non conosco alcun sacerdote che non sia un fenomeno da baraccone, non abbia disturbi psichici o non insegni dubbia dottrina. Ecco alcuni degli ultimi casi.
Don Bruno Maggioni
Invitato un Rai in una trasmissione di pettegolezzi per casalinghe, senza che nessuno glielo abbia chiesto si è messo a cantare sguaiatamente una canzone di montagna che dice che fare l’amore con le belle donne è peccato, ma farlo con quelle brutte è un opera di carità.
Don Ambrogio Mazzai
Il vescovo gli ha ordinato di frequentare il corso di laurea in marketing e comunicazione. Si tratta del corso di laurea inutile per eccellenza, buono per gente complessata che ha bisogno di dire che ha una laurea, e quel pochissimo di vero che vi si insegna sono tecniche per imbrogliare il prossimo raccontando il falso.
Don Alberto Ravagnani
Ha fatto un video dicendo che i ragazzi non vanno a confessarsi perché il prete puzza.
Don Mario Galbiati
Ha fatto una radio fotocopia di quella di un altro e passato tutta la vita in invidia e complesso di inferiorità.
Don Silvio Zonin
Ha detto che durante alcuni suoi esorcismi, nella bocca del posseduto di materializzano oggetti metallici
Don Paolo Piccoli
Ha ucciso un altro prete.
Don Luca Parolari
Entrato in crisi spirituale, dopo una lunga pausa di riflessione viene destinato ad altro incarico.
Don Diego Pirovano
Suicida.
Don Donatien Mbayhornom
Suicida.
Suor Cristina Scuccia
Lascia e va in Spagna a fare la cameriera.
Non si deve mai generalizzare. Conosco anche personalmente preti bravissimi, autentici uomini di Dio. Ciò che contesto è la Chiesa in quanto grossa istituzione che ha perso l’anima o lo Spirito. È sempre successo così: c’è la santità o la profezia nella Chiesa, c’è la Mistica (condannata dalla Chiesa istituzionale!), e c’è anche il marciume. Lei ha fatto un elenco di preti “fenomeni da baraccone”,potrei fare un lungo elenco di preti, veri ministri del Cristo radicale. Dio ci ha dato due occhi…