Ogni partito politico tradisce la tridimensionalità dell’essere umano

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Ogni partito politico tradisce

la tridimensionalità dell’essere umano

A questo punto ci chiediamo: perché ci sia vera democrazia che cosa ci vorrebbe?
Anzitutto, è possibile, è realizzabile una autentica democrazia?
Certamente, non parlo di democrazia ideale, la quale, proprio perché ideale, non potrà mai concretizzarsi. Diciamo che la democrazia politica è un insieme talora caotico di tentativi spesso fallimentari di realizzare il vero bene comune.
Parlo di una democrazia in fieri che esce allo scoperto, come possibile cammino, benché lungo e anche complesso, di una nazione che richiede il convergere delle forze migliori verso quel bene comune, che esige anche e soprattutto una visuale alta dell’essere umano.
Se per democrazia intendiamo la gestione “politica”, per non dire “partitica”, intesa nella sua ampia e complessa realtà sociale e nei suoi aspetti esteriori dell’esistenza umana, anche nella sua individualità, allora il discorso finisce qui.
La democrazia, più che il potere da dare al popolo (espressione populista, del tutto riduttiva, per non dire ridicola) è quella realtà complessa (per colpa anche nostra), che però ha una sorgente interiore, che è quella di ogni essere umano.
Ogni aspetto sociale va ricondotto all’essere umano, visto nella sua realtà più “spirituale” da intendere – lo ripeto per l’ennesima volta – non in senso religioso, ma in senso filosofico e mistico.
Una democrazia, che ha una concezione solo dualistica o bidimensionale dell’essere umano, è mutila di quel terzo elemento o dimensione, ovvero dello spirito, che è la realtà più profonda e reale del nostro mondo interiore.
Il cittadino che si sente solo psiche e copro (ecco la dualità mutila) è già un cittadino povero di se stesso, e perciò vive da alienato, gestito da una politica o partitocrazia alienante.
La democrazia sarà possibile, almeno come tentativo di realizzare il suo fieri, solo se ha una visuale completa dell’essere umano, che è per natura tridimensionale: spirito (pneuma), anima (psiche), corpo (soma).
Possiamo pure parlare di una democrazia laica, ma ciò non significa mutilare l’essere umano della sua realtà fondamentale, che è lo spirito, così come lo intendevano gli antichi filosofi pagani greci.
L’assurdo o la cosa allucinante del laicismo è proprio la mutilazione dell’essere umano, per paura (non saprei quale altra parola usare) di parlare di spirito, quasi lo spirito fosse qualcosa che riguardi la credenza religiosa.
E ancor più assurdo e allucinante per il cristiano tacere il mondo dello spirito, perché metterebbe in pericolo la mediazione della Chiesa.
E nella politica dove sta l’assurdo? Proprio nei partiti che se ne fregano dell’essere umano, facendone addirittura un oggetto di contesa per assurde battaglie ideologiche che, quando diventano populiste, allora non si salva più nulla di ciò che “siamo”.
30 novembre 2019
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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1 Commento

  1. Michele ha detto:

    Don Giorgio, cosa ne pensa del movimento delle Sardine?

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