Matteo Salvini finirà nella fogna

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Matteo Salvini finirà nella fogna

Con estrema sicurezza posso garantire che Matteo Salvini è solo una struttura mentale: struttura, da intendere nella sua fissicità scheletrica; e mentale, da intendere nella sua accezione ingannevole: la mente mente.
L’attuale leader del razzismo più disumano è il prodotto dell’unico rottame rimasto, dopo gli scandali che avevano travolto la Lega di Umberto Bossi, ributtandola nella cloaca da dove era venuta, e, appena il rottame fu raccolto dalle mani pietose di un fato irrazionale, si era trovato nella braccia di una massa assetata di odio da riversare su poveracci in fuga da una patria insanguinata da colonizzatori europei.
L’istinto bestiale di Matteo Salvini sentì l’odore del migrante in fuga come pestilenziale per un Paese, come l’Italia, oramai da anni una carogna, attraente sì ma solo come una sponda di passaggio.
Ma le carogne occidentali sembrano bellamente rivestite di paramenti di una liturgia così oscenamente carnale da attirare anche quei poveracci che, quando fuggono verso un porto di salvezza, non fanno sottili distinzioni, ma le distinzioni le fanno i patrioti, pronti a farsi giudici implacabili dei diritti dei più deboli, scaricando su di loro ogni genere di colpa.
Ma la massa ha bisogno di un balordo capitano che agisca in vece loro, e il balordo capitano crede di trainare la massa dietro il proprio sedere puzzolente, ma in realtà è la massa a trainarlo come un burattino manovrato dal grasso burattinaio.
È vero che la massa va sempre stimolata, perché è tentata di adagiarsi in un quiete vivere, nutrendosi di cose immediate, o desiderando beni promessi dal suo stesso inconscio, accarezzato dal populista di turno, concepito dal consenso popolare.
Salvini è solo un burattino, destinato ad essere messo in cantina, e lo è già, consumato anche dalla propria stupidità, che regge per quel tempo che durano gli interessi carnali della massa-bue.
Salvini è solo un fantoccio, come ogni populista concepito e partorito da una massa informe di imbecilli che credono che il futuro sia fondato su una imbecillità di massa.
Salvini è il parto di una imbecillità di massa, un parto destinato ad una estinzione che lo porterà nella discarica.
Ogni populista è un potenziale criminale, dietro ordini di una massa di imbecilli potenzialmente criminali.
Certo, Salvini va condannato senza pietà, ma il popolo si merita un ergastolo o ad essere ghigliottinato in modo esemplare.
10 ottobre 2020
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

1 Commento

  1. meccanico ha detto:

    Speriamo bene, Don Giorgio!
    Quell’uomo (Salvini) fa ancora paura. La farà a chi ragiona come la fanno quelli che parlano di una “Lepanto al contrario” per l’abolizione o modifica dei decreti sicurezza.

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