Il vero peccato di ogni religione

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Il vero peccato di ogni religione

Sapete qual è il vero peccato di ogni religione? Fare di un mezzo un fine!
Esiste solo un fine, ed è Dio stesso, che è Libertà in quanto Verità assoluta.
La stessa religione è un mezzo, solo un mezzo. La stessa chiesa è un mezzo, solo un mezzo.
Già legare religione (termine che deriva da legame) a verità assoluta è violare la stessa Verità che, essendo appunto Assoluta, è sciolta (assoluto vuol dire sciolto) da ogni legame, da ogni religione. 
C’è di più. Se ogni religione, compresa la stessa chiesa cattolica, è solo un mezzo, non è però l’unico mezzo, ma uno dei tanti mezzi per raggiungere il fine, che è la Verità e Libertà infinita di Dio.
Quando la gerarchia ecclesiastica sosteneva come dogma: “extra ecclesiam nulla salus”, parlava in nome del Maligno.
La mia fede può prendere dalla chiesa mezzi o strumenti per avvicinarmi a Dio, ma dovrà rifiutare la chiesa, quando imporrà di fare da tramite tra il mio spirito interiore e la Grazia divina.
Non basterà un virus per purificare la chiesa del suo peccato di ritenersi come l’unico mezzo per salvare la propria anima, ma, l’ha detto Cristo stesso, il peccato contro lo Spirito santo è imperdonabile.
Nemmeno Cristo potrà, dunque, perdonare la Chiesa di aver bloccato l’agire dello Spirito nel nostro essere umano.
L’immagine del papa “solo” in Piazza San Pietro e nella Basilica è altamente e provocatoriamente profetica. Da lì, la chiesa potrà tornare a capire che l’unico suo messaggio è: “UOMO, FATTI ESSENZIALE! Rientra in te stesso. Dentro di te, io, chiesa, non ho alcun potere. Ho invece il dovere di ritirarmi. Il mio scopo è annunciare a ogni essere umano: Sii te stesso, solo così scoprirai il vero Dio!”.
4 aprile 2020
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Luigi ha detto:

    Don Giorgio, mi trovo a disagio nel farti gli auguri pasquali. Oltre alle messe mancate non puoi celebrare e festeggiare la Pasqua con i fedeli che ti ascoltano dal vivo. Per te penso sia doloroso non poterlo fare. Per certi cattolici devoti è un castigo divino ai quali non credo. Preferisco l’immagine profetica che vedi nel papa solo sulla piazza deserta e nella basilica di san Pietro. Penso sia uno schiaffo ai devoti cattolici bacia crocefissi e rosari. Nel suo vangelo Luca con l’episodio di Gesù dodicenne al tempio rappresenta Cristo come un bambino che ha bisogno di aria libera. Penso ai bambini racchiusi nelle case per il coronavirus. Cristo non lo si può imprigionare. Questo deve essere chiaro a tutte le chiese cristiane, specialmente alle gerarchie. Lo puoi trovare bambino nel tempio. Adulto sulla croce infamante fuori le mura della città santa. Risorto sulla strada di Emmaus. Nella vita se si è liberi e si crede nella verità c’è sempre da imparare come bene esprime in suo pensiero Etty Hillesum: “Dovrò ancora imparare questa lezione e sarà la lezione più difficile, mio Dio: prendere su di me il dolore che m’imponi tu e non quello che mi sono scelta io.”

  2. Palumbo Bartolomeo ha detto:

    GRAZIE DON GIORGIO.

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