L’impulso feroce di un istante…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

L’impulso feroce di un istante…

Prendere a pugni e schiaffi
una massa di rincoglioniti che spintonano
per arrivare per primi ad afferrare un prodotto offerto
in un bazar di cose inutili;
aspettare fuori di chiesa
i facili manducatori di ostie consacrate
e dir loro che non sono altro che blasfemi;
rispondere per le rime a chi spudoratamente obietta
che non si vive di solo spirito,
rivendicando perciò il primato del ventre;
denudare gli osceni delle loro apparenze,
tanto sottili quanto provocatorie,
scandalizzando gli ipocriti fino a togliere loro
la maschera della schizofrenia conformista;
affrontare a duello prepotenti e spietati,
ricchi, presuntuosi e ladroni,
con l’arma a doppio taglio di una parola fendente;
strappare dal firmamento gli astri più incandescenti,
con cui incendiare i cuori gelidi
come eterni ghiacciai polari;
bestemmiare quei morti che hanno vissuto inutilmente,
lasciando la terra nelle mani di balordi,
di anticristi e inverecondi buffoni;
urlare a Dio onnipotente,
perché ridiscenda sulla terra
con il tridente del suo implacabile giudizio;
entrare nel silenzio di una foresta
e gridare a squarciagola
tutta la rabbia di un’anima ferita…
questo e altro
vorrei fare in un solo istante,
con tutto il cuore, la mente e me stesso;
senza pietà e misericordia per nessuno,
quasi si incarnasse in me
non solo lo spirito, ma anche il fisico
di Elia e del Battista e dei profeti più folli.
Mi potrei anche pentire
di tutti questi assurdi pensieri,
delle allucinazioni di una mente incontrollabile,
ma mi pentirò solo quando potrò vedere,
tra le dure rocce,
sbocciare anche solo un timido fiore di speranza.
10 novembre 2018
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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