Dottor don Giuseppe Giani…

di don Giorgio De Capitani
Che un confratello, ovvero un prete come me, e per di più “compagno di messa” che ha condiviso con me diversi anni di seminario, prima di essere ordinati sacerdoti, offenda “gratuitamente”, ovvero senza un dichiarato motivo, e per di più aggrappandosi a dichiarazioni di giornali della peggiore qualità mediatica, tutto ciò ha un limite, e ho deciso di sputtanarlo pubblicamente.
Forse avrei dovuto seguire il Vangelo, e chiedere privatamente un colloquio, cosa che lui non ha certamente osservato, visto che don Giuseppe Giani mai mi ha telefonato una volta, mai mi ha chiesto un incontro.
Sono sicuro che, se oggi io seguissi la via evangelica, troverei le porte chiuse, in ogni caso una tale indisponibilità interiore da peggiorare la tensione.
E poi quale tensione? A me non sembra di averlo mai minimamente offeso, visto che, dopo l’ordinazione sacerdotale (1963), non l’ho forse mai più incontrato, e oggi, se dovessi rivederlo, probabilmente non lo riconoscerei.
Lui si vanta di essere laureato in teologia (sinceramente non me ne sono mai accorto!), e mi accusa di essermi appropriato di un titolo di studio che non ho mai conseguito.
Da quando avrei questa ossessione di un pezzo di carta che non ho mai considerato?
Ho solo il diploma (si dice così?) di Maturità classica; il resto, ovvero i miei numerosi prodotti letterari, l’ho conquistato con la mia esperienza pastorale, e usando quell’intelletto che, diploma o no, spazia liberamente nel campo del sapere, ancor più sciolto di chi, con la laurea sul petto, si è chiuso in un mondo inibito dalla supponenza e dalla ottusità di una fede fasciata come una mummia.
Non so neppure se don Giani, dal punto di vista della fede, sia un fondamentalista (anche se risulta chiaro dalle sue offese) o se, dal punto di vista politico, sia uno che prima magari si è goduto Berlusconi e oggi si gode Salvini. Sembrerebbe di sì!
Tutto questo gli permette, in nome di quale potere, di togliermi ogni rispetto, addirittura quel “don” quasi radiandomi dall’ordine sacerdotale che neppure Cristo potrebbe ora fare, visto che, come dice la Chiesa, con l’ordinazione sacerdotale abbiamo ricevuto il carattere indelebile?
Forse intendeva sostituirsi alla gerarchia vaticana o a quella milanese, sospendendomi a divinis. E perché poi?
Sarei uno scandalo!
Forse don Giani dimentica che gli scandali sono i preti pedofili, che la Chiesa vaticana e anche quella milanese continua a difendere, pagando addirittura le spese processuali.
Ma don Giani non teme la gravità dei crimini contro i bambini, e non teme la gravità dei delitti compiuti dalla Chiesa contro gli “infedeli” e gli “eretici”.
No! Io, don Giorgio, sarei un pericolo pubblico, uno scandalo da eliminare, una vergogna da coprire, un bubbone puzzolente.
Forse (dico forse perché non so neanche chi sia don Giani!) non gradisce, con le sue orecchie tanto delicate, sentire le mie bestemmie o le mie parolacce contro politici e gerarchi alla guida di una Chiesa decadente o di una Nazione in via di estinzione.
A lui va bene così, a me no! Questa è la differenza.
Che a te vada bene così, è affare tuo, ma tu non hai il diritto di offendermi perché non la penso come te.
Certo, anch’io “offenderei” secondo una bastarda legge italiana, e mi sono beccato querele e condanne (pagandomi da solo le spese, senza avere un benché minimo contributo, neppure un euro, dalla Curia!), ma ciò che combatto non è la persona in quanto tale, ma il ruolo o il comportamento del politico o del gerarca.
E ti preavverto, caro don Giani: stai attento a qualche colpetto al cuore (il tuo), perché andrò ancora più duro, più violento, massacrando questi bastardi, figli di troie, gerarchi religiosi e politici di merda  (in primis Salvini) che stanno distruggendo la Chiesa di Cristo e la Democrazia di una Nazione che nel passato ha avuto grandi Geni, e che oggi ha come capi caproni solo pezzi di merda, sterco, letame, fogna, fantocci da bruciare, teste di cazzo da tagliare.
Don Giuseppe, ci sei ancora? Cavoli, qualcuno ha chiamato un medico?
Portatelo al pronto soccorso più vicino!
Non ho finito la litania…
Gli onesti, i giusti, gli spiriti liberi sono stanchi di questa Chiesa che dorme e che si fa inculare dal pirlone dei pirloni, e di una politica che ricorre a tutto, alleandosi con il peggior bastardo sul mercato, vendendo quel minimo di dignità umana che è ancora rimasta.
Il popolo non reagisce? E come può se si è tagliato la testa, ridotto ad un pallone gonfiato che rotola a destra a sinistra, preso a calci da un Bruto, a cui interessa solo godersi di un po’ di potere di merda.   
Mi hanno telefonato! Don Giani sta meglio. Ha promesso che farà celebrare una Messa in ogni parrocchia del mondo per la salvezza della mia anima.
Ah!
Ora mi sento in pace!   

 

8 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Atteggiamento insopportabile che evidenzia la meschinità dell’uomo prima ancora che del… prete (?!?)

  2. Luigi ha detto:

    Chiedo ai cristiano-cattolici leghisti e non: in quale Cristo avete fede? In quello di don Giorgio (che “vivifica” con lo Spirito) o in quello di don Giuseppe (che “mortifica” con culti vani)? E’ l’eterna scelta tra fede e religione alla quale nessuno può sfuggire. Le paure non si vincono con i culti magico-religiosi, ma con un’autentica presa di coscienza di sè stessi e della realtà nella quale viviamo.

  3. Renato ha detto:

    Oggi ci vuole una dose alta di fede x credere ancora calpestano il vangelo sempre parole tante e vuote bravo don giorgio

  4. diogene ha detto:

    …inutile don Giorgio: gli ipocriti non capiranno mai il senso del paradosso!

  5. marco ha detto:

    I preti sono pochi, forse !
    Di certo la qualità é molto scadente. Don Giani ne é il prototipo dell’archetipo !

  6. Patrizia ha detto:

    Attacco miserabile, gettiamo un velo pietoso.
    Amen

  7. marco attucci ha detto:

    Hai perfettamente ragione don Giorgio, io come prete ordinato nel 1966 rivolgo tutto il mio disprezzo verso don Giani che mostra di non avere un minimo di correttezza ed onestà

  8. Matteo ha detto:

    E’ vero, don Giuseppe Giani non ha il diritto di offendere chi non la pensa come lui!

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