In fondo alla strada proveniente da Cereda c’è un pericolo!

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di don Giorgio De Capitani
Martedì 11 febbraio 2014, alle ore 9.48, ho scritto all’Unione dei Comuni della Valletta sottoponendo un pericolo. Da allora nessuna risposta. Neppure un segnale di avere ricevuto l’e-mail. Che educazione! Che senso civico!
Ecco l’email.
All’Unione dei Comuni della Valletta
All’attenzione del Signor Sindaco di Perego
Pensavo che qualche amministratore del Comune di Perego provvedesse a mettere una barriera di protezione (o guard rail) all’incrocio tra via Bongiaga e via Grandi. Tutti vedono la pericolosità. Basta un po’ di ghiaccio sulla discesa o un po’ di neve per scivolare giù nel precipizio (chiamatelo come volete) verso Rovagnate. Come si dice: meglio prevenire che aspettare che capiti qualche incidente anche mortale.
In attesa, distinti saluti,
don Giorgio De Capitani
via Bongiaga 10 – Perego (Lc)
Ho segnalato altre cose, ma come parlare al vento!
Spero che con la fusione ci sarà una maggiore attenzione anche ai cittadini, tanto più se i cittadini segnalano non interessi privati, ma qualcosa che riguarda il bene comune.
Mi sembra che l’Unione, pur preziosa come passo iniziale, talora diventi un alibi per i singoli comuni che se ne infischiano di ciò che succede in casa loro.
Quante volte ho sentito chiedere dagli amministratori la collaborazione dei cittadini, e poi succede che, quando i cittadini fanno il loro dovere segnalando qualche guaio, passino per rompiscatole. E allora? A che gioco giochiamo?!

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2 Commenti

  1. PietroM ha detto:

    Che ci sia un evidente pericolo oggettivo, non vi sono dubbi. Ma il pericolo maggiore sono proprio certi amministratori incapaci o poco sensibili ai vari problemi che pone la viabilità.
    Bisognerebbe aprire un fascicolo interminabile farcito di queste “distrazioni”… Da nord a sud, la filosofia è sempre la stessa. Centri abitati che potrebbero essere gioiellini, vengono lasciati marcire nel clientelismo più spicciolo, punendo un’intera comunità che viene penalizzata per una particolare “convenienza” di natura pratica. Il reato di omissione è particolarmente grave quando, come in questo caso presentato, si pone l’utente della strada in condizioni di “RISCHIO OGGETTIVO”. In poche parole, concorrere a conservare condizioni di circolazione che superano i normali rischi di incidente.

  2. GIANNI ha detto:

    Non so all’estero (anche se si dice che tutto il mondo è paese) ma qui in italia molto spesso ci si imbatte nei famosi muri di gomma.
    Cosa sono?
    Sono enti, istituzioni, politici, talora anche soggetti privati, nei confronti dei quali uno cerca di instaurare la famosa comunicazione a due vie, di iterloquire, ma da cui spesso ottiene solo mancate risposte, silenzi.
    La prassi è talmente diffusa, in Italia, che il legislatore ha addirittura istituito, per talune fattispecie, la conseguenza del silenzio-assenso.
    Infatti, in taluni casi, quando la pubblica amministrazione non da risposta all’interlocutore entro un certo termine, capita che la legge dichiari che tale silenzio equivale ad assenso rispetto a quanto ipotizzato dal richiedente, ad esempio in materia fiscale.
    Altre volte interviene il silenzio diniego, e cioè il silenzio equivale ad un no, sempre che entro un determinato tempo non si dia risposta.
    Per mia esperienza, noto che enti vari rispondono solo in questi casi, cioè quando una mancata risposta comporterebbe accoglimento tacito delle richieste del soggetto istante.
    Purtroppo, in casi come questi, ossia legati alla sicurezza e viabilità, non mi pare ci siano forme di silenzio assenso.
    Io suggerirei di interessare i giornali locali con qualche segnalazione.
    Magari qualcosa si potrebbe muovere, e non dimentichiamo che se succedono poi incidenti o peggio, comunque ci sarebbe una responsabilità degli enti preposti per non aver provveduto.
    Ma, purtroppo, di queste cose non ci si preoccupa, spesso, se non quando il guaio è ormai successo.
    Mi domando anche: immagino che in piccoli centri e paesi non è che gli amministratori abbiano chissà cosa da fare.
    Possibile che non possano trovare il tempo quanto meno per dare una risposta.
    Se io fossi un sindaco, inizierei da piccole cose, come l’istituire un apposito servizio di gestione delle segnalazioni e delle mail, cui dare risposta, almeno delegando i settori direttamente interessati, in questo caso il settore viabilità.
    Aggiungo una nota personale: se c’è una cosa che non sopporto sono appunto le mancate risposte.
    Se io fossi residente nel comune interessato, scusatemi l’espressione ma.. col cavolo che voterei per un sindaco che non da risposte e neppure le fa dare da qualcuno delegato.
    Bel senso dell’interesse pubblico ha costui…….

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