Interrogativi angoscianti e gemiti di uno spirito libero che non si dà pace

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Interrogativi angoscianti

e gemiti di uno spirito libero che non si dà pace

Non so chi abbia ragione: se chi vuole subito le elezioni oppure le vuole rimandare. Ma una cosa so: temo un popolo che non ha ancora capito che la democrazia va al di là del consenso popolare e temo coloro che voteranno a occhi chiusi, perché fanatici di questo o di quel leader politico, populisti stupratori di coscienze. Non è bastato un farabutto di nome Berlusconi? Ma questo popolo-bue, quando capirà di usare la propria testa, senza correre dietro ai vari Grillo o Salvini, urlatori da strapazzo che succhiano il sangue di mentecatti che hanno venduto ogni ben dell’intelletto?
Tutti o quasi stramaledicono ogni governo, e poi votano i peggiori, ovvero quelli che vanno sulle piazze a vendere a buon mercato il peggio della democrazia. Ma chi vuole veramente il bene comune? 
***
Già! Chi vuole veramente il bene comune? Ma che cos’è il bene comune? Questa è la vera domanda. Certo, tutti ne parlano, ogni leader politico si riempie la bocca di parole quali: libertà, democrazia, giustizia, bene comune, ma sono parole dilaniate da una perversione mentale che tuttavia riesce a illudere la gente comune, la quale già per conto suo del bene comune vede solo quella parte che è il suo interesse personale.
E così il bene comune diventa per un verso una manipolazione ideologica e per l’altro un insieme caotico di spaventosi egoismi che lacerano il cuore del vero bene comune. I partiti più populisti, vedi Movimento 5Stelle e Lega, giocano sull’equivoco strumentalizzando un individualismo di pancia tanto da farlo apparire l’unico diritto di una massa che all’occorrenza si scotenna pur di riempire un po’ il proprio ventre. E con quale effetto? Che importa? Importa promettere, importa ingannare, e poi chissenefrega se la gente, riempita la pancia, si accorge che le manca il vero necessario. 
***
Già siamo in campagna elettorale? Appena usciti da un paranoico e fallimentare referendum sulla Costituzione che ha messo in ginocchio l’Italia, saremo costretti nei prossimi mesi a subire i deliri di politici cialtroni e di una massa di decerebrati o rincitrulliti che ad ogni minuto posteranno sulla loro pagina facebook il frutto del loro vuoto mentale?
Terremoti, slavine e altre tragedie nazionali… non siamo già abbastanza colpiti e rattristati, senza dover aggiungere la disgrazia di dover sopportare burattinai e caproni, che se ne infischiano della nostra salute, ma che si divertono a infestare l’aria con il loro puzzolente fiato?
Non si può andare a votare, se ci andremo, nella normalità di una democrazia che richiede sì una dialettica o un confronto, ma il tutto nella correttezza e nella sincerità, senza quei tromboni che ci rompono i timpani da mane a sera con le loro bufale o le loro idiozie?
Apri la tv, ed ecco, uno dopo l’altro, programmi televisivi, con la presenza dei soliti politici che non hanno nulla da fare se non farsi intervistare, magari dietro pagamento, sempre con le stesse parole, le stesse formalità, le stesse motivazioni, gli stessi pregiudizi, la stessa paranoica sicumera di chi crede di avere in tasca le soluzioni immediate, ma avendo le tasche buche e il cervello venduto ad un partito che ora è questo domani sarà un altro, seguendo l’opportunismo più vergognoso. Che dire?
Mi appello al diritto di vivere in santa pace questa vita, che è già piena di spine senza dover aggiungerne altre, e di essere governato da gente onesta e preparata, senza ogniqualvolta cambiare governo, tornare alle elezioni, subire in continuazione le paranoie di partiti sempre pronti a sparare nel mucchio o a gettare veleno, anche quando le cose vanno per il meglio. Che malattia è mai questa di creare continuamente scompiglio? Anch’io sono dissidente, ma cerco il meglio, sempre, e non sopporto le ipocrisie di chi, come anche la Chiesa, spara contro la politica italiana, mentre dovrebbe guardasi allo specchio, e vedere le proprie malefatte.
***
Non mi so rassegnare. Ma come si può accettare che populisti dittatoriali (vedi Grillo) e populisti, sciacalli a tal punto di fare di ogni tragedia nazionale e mondiale un pretesto per arraffare qualche voto in più tra gli analfabeti (vedi Salvini) ottengano un grande consenso popolare?
Sì, me la prendo anche con i caporioni caproni, ma non mi so spiegare come il loro consenso non solo non diminuisca, ma sembri aumentare.
Non c’è più speranza! Una massa di idioti continua a sostenerli, eppure basterebbe poco: aprire un po’ gli occhi e vedere chi sono i veri pagliacci. No! Proprio non c’è speranza!
I citrulli aumentano, i rincoglioniti proliferano, le teste di cazzo fanno proseliti.
Che dobbiamo fare? Inventarci anche noi un leader, magari ancor più bastardo, e contenderci i decerebrati? Sembra quasi che tutto il mondo sia una vittima sacrificale sull’altare dell’inganno infernale!
Una volta si diceva che l’ottavo sacramento era l’ignoranza. Mi sembra che tutto oggi si giochi tra l’inganno e l’analfabetismo, e che le eccezioni rimangano sospese tra cielo e terra o, meglio, all’interno di una coscienza, repressa dalla regola imperante dell’omologazione più omicida che non sopporta alcuna eccezione, ovvero spiriti liberi. 
28 gennaio 2017
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. GIANNI ha detto:

    Personalmente, preferirei che il governo proseguisse sulla strada delle riforme, prima di andare al voto.
    Dopo il voto, certo auspicherei che movimenti demagogici, come il 5 stelle, non fossero in grado di formare un governo.
    Come ha detto Sgarbi, in un intervento che prendeva in giro la Raggi, non basta essere onesti (ammesso che onesti si sia), questo dovrebbe essere un requisito di tutti i cittadini.
    Bisognerebbe essere anche competenti, almeno nel senso di capire i dossier e gli atti predisposti dal proprio staff tecnico.
    E’ il minimo che si possa richiedere ad un politico, ma, stando a quanto combinato in giro per l’Italia, dalle varie amministrazioni pentastellate……

    • Giuli ha detto:

      Sono d’accordo al 100% con tutto cio’ che ho letto ma da cittadina comune quella che si alza alla mattina per andare a lavorare paga le tasse cerca di comportarsi il piu’ onestamente possibile rispetta il prossimo e tira avanti la carretta nonostante tutto, mi chiedo cosa fare ? qual’e’ la soluzione. Mi rendo conto che siamo tutti disorientati. Da una parte c’e’ la popolazione che lotta quotidianamente dall’altra una politica sorda ai bisogni della gente che pensa solo alla propria poltrona, al proprio benessere. E bene a questo punto richiedo COSA FARE ? Dov’e’ una luce ? C’e’ ancora qualcuno in questo disperato paese in cui credere? Grazie, scusate lo sfogo.

Lascia un Commento

CAPTCHA
*