Bastardi e criminali: medici e genitori che siete contro i vaccini

di don Giorgio De Capitani
Sì, non ci sono parole più cristiane per definire coloro che, medici o non medici, in particolare i genitori,  sono contro i vaccini. Non parlo dei giovani, stupidi e ignoranti, coglioni dalla nascita, che in nome di chissà quale libertà di scelta ragionano con la testa nella merda.
Ed è stato deplorevole, direi criminoso, aver organizzato una serata invitando un ex medico, provvidenzialmente radiato dall’Ordine dei medici, che ora va in giro a fare l’eroe del cazzo.
La città di Merate ha vissuto una serata nera, veramente vergognosa!
Non mi sarei mai aspettato una cosa simile! La parola “progresso” è finita sotto i piedi, calpestata da farabutti che continuano ancora a giocare sulla pelle dei più piccoli.
La salute dei bambini non è un diritto di scelta dei genitori: è un diritto dei bambini ed è un dovere dei genitori, i quali non possono decidere contro la scienza.
Merate in una serata è sprofondata all’inferno! 
L’articolo apparso su Merateonline
Merate: sala gremita per l’incontro sui vaccini con il dottor Dario Miedico, radiato dall’ordine. Assente l’ASST

7 Commenti

  1. Paolo ha detto:

    “….dove è in gioco la vita soprattutto dei più piccoli…”
    La “scienza” e il tempo daranno le risposte. Se con le vaccinazioni di massa (o di gregge come si suol dire…) la salute migliorerà allora tutti quelli che sono contro i vaccini a tappeto si saranno sbagliati.
    Se invece aumenteranno a dismisura gli effetti “collaterali” (…dove è in gioco la vita soprattutto dei più piccoli…) allora, purtroppo, chi è a favore delle vaccinazioni di massa si sarà sbagliato.
    Ha ragione Don Giorgio quando dice che quella dei vaccini è una questione delicatissima, che forse si sta affrontando con decisioni troppo affrettate.
    Saluti,
    Paolo.

  2. Patrizia ha detto:

    A me basta ripensare ai bambini poliomelitici che ho conosciuto nella scuola quando ancora non esisteva il vaccino. Ora la poliomelite grazie al vaccino non esiste più.
    A sentire ciò che sta accadendo viene da pensare che la follia non ha confini.

  3. LANFRANCO CONSONNI ha detto:

    Una degli aspetti che non vanno sottovalutati è che, secondo la cronaca di Merteonline, l’azienda sanitaria di Lecco ritiene di aver esaurito il proprio compito di informazione, se è vero il comunicato con cui:
    “si comunica che questa Azienda ha già svolto diversi incontri pubblici di informazione, sensibilizzazione al tema verso la popolazione. Al momento, quindi, non si prevedono ulteriori interventi in tal senso considerando anche l’attività istituzionalmente deputata alla ATS in merito ad attività di prevenzione e di tutela della salute pubblica”.
    Se i risultati dell’informazione portano alla situazione venutasi a creare nella riunione di lunedì c’è da preoccuparsi, e spero che sia l’azienda sanitaria, sia le amministrazioni locali, si preparino a potenziare il lavoro di sensibilizzazione cercando di inventare nuovi linguaggi e nuove strategie che riescano a scalfire il muro di diffidenza

  4. Giuseppe ha detto:

    Come al solito don Giorgio attira lo sdegno dei benpensanti per il suo linguaggio “colorito” e qualche eccesso verbale. Ma gli si può dar torto? Un antico proverbio dice “l’abito non fa il monaco” e il “pezzo di carta” (ammesso che sia vero e non taroccato) attesta solo che si è sostenuta e superata una discussione riguardante una tesi di laurea, ma non ci dice se il candidato è in grado di svolgere una professione, specialmente se delicata come quella del medico, che dovrà assumersi la responsabilità di proteggere la salute del proprio prossimo. Il mio potrebbe sembrare un punto di vista interessato, perché pur avendo frequentato l’università non sono riuscito a laurearmi per motivi personali (che non starò certo qui a raccontare). Invece è semplicemente il frutto di una lunga esperienza di vita e di lavoro. Ho conosciuto fior di dottori (nel senso di laureati) e professionisti esemplari, ricavandone un’ottima impressione, ma allo stesso tempo ne ho visto altri accompagnati ugualmente da curriculum accademici eccellenti, venire messi in difficoltà da situazioni e problemi di una semplicità disarmante, o da persone comuni. E, non di rado, mi è capitato anche di imbattermi in persone con all’attivo corsi di studi limitati, ma piene di volontà e di voglia di conoscere e imparare, capaci di affrontare e risolvere faccende anche piuttosto complicate.
    Eppure, per altri versi, la nostra (ahimé) è l’era di internet, in cui basta consultare qualche sito, o frequentare dei social network, ignorando le numerose insidie di cui è disseminata la rete, per sentirsi degli esperti e trinciare giudizi su qualsiasi argomento, tanto più duri e determinati, quanto meno se ne sa realmente della materia. Il tutto condito con un pizzico dell’intramontabile passaparola e… il gioco è fatto. Se facessimo un sondaggio per sapere qual è il bene più prezioso, suppongo che la risposta, pressoché invariabilmente, sarebbe la salute. Però poi, a volte, si fa poco o nulla per mantenerla in buono stato, oppure con una buona dose di pressapochismo si finisce addirittura per affidarla a mani inesperte o sconosciute o, peggio ancora, a presunti santoni che arrivano a promettere mirabilie e… perfino il paradiso in terra. Certo, ognuno è libero di pensarla come preferisce, ma fare propaganda e cercare di convincere gli altri di essere nel giusto, senza fornire delle prove reali, è un atto immorale, oltre che un reato.

  5. GIANNI ha detto:

    Direi che su questo tema ho già espresso in altre occasioni la mia opinione, e quindi rinvio per le motivazioni, relative alle tesi espresse.
    Motivazioni ovviamente condivisibili o meno, senza necessità di stigmatizzare le diverse opinioni.
    Credo che i medici ed i genitori in genere, qualunque sia la loro posizione, altro non facciano che esprimere delle opinioni, invero talora motivate, altre volte decisamente meno.
    In generale l’ho già detto e lo ripeto anche su questa materia.
    A mio modesto avviso, tutto dipende dalle argomentazioni, e ce ne sono pro e contro, dibattito che deve a mio modesto avviso avvenire senza pretendere, da parte di chiunque, di avere la verità in tasca o di demonizzare chi non la pensa allo stesso modo.
    I vaccini hanno le loro utilità, ma hanno anche dei costi, dei rischi.
    E’ bene, quindi, conoscere gli uni e gli altri.
    Quanto a me, certo eviterò in futuro di ripetere un’esperienza che mi stava mandando all’altro mondo…….

  6. E.bobini ha detto:

    Da quel che ho capito,mi corregga se sbaglio, lei non è andato a quest’incontro. Poteva andarci e dirgliene quattro invece di fare un articoletto e un video senza contraddittorio alcuno. Oppure aveva paura degli argomenti che avrebbe sfoderato questo sig. Miedico? Mi consenta di affermare inoltre che mi fa un po’ senso sentire un prete incoraggiare l’uso degli anticoncezionali (abbia pazienza, sono un po’ all’antica). Cordiali Saluti

    • Don Giorgio ha detto:

      Sì, non sono andato, perché se devo partecipare ad un incontro lo faccio quando è organizzato seriamente, dove c’è il dibattito serio, e non si invitano i ciarlatani. Parlo quando ho una conoscenza della materia, ma mi fido della scienza seria, e non dei burattini o degli improvvisatori, che lavorano e guadagnano sulla pelle degli altri. Sui vaccini, dico solo che è una questione delicatissima, dove è in gioco la vita soprattutto dei più piccoli. Do credito ai competenti in materia, e non ai ciarlatani, che andrebbero puniti e messi in galera.

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