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https://www.corriere.it/cronache/20_luglio_02/maro-riconosciuta-l-immunita-giurisdizione-all-italia-ma-nostro-paese-dovra-risarcire-l-india-7782b0f2-bc5a-11ea-9bb1-38758c6ad564.shtml
A me ripugna che i militari siano come bambini soggetti esclusivamente a papà.
Comunque l’Italia può giudicare loro, ma non assolvere se stessa. Il tribunale internazionale la obbliga a risarcire i danni, che non sono stati accertati da nessun tribunale, proprio in quanto il giudizio di merito non è internazionale né di uno stato terzo imparziale, ma appunto dell’Italia stessa.
Auguriamoci all’inefficienza delle giustizia italiana non si aggiunga la sfacciataggine di quella americana del Cermis
I marinai militari sono intoccabili se sparano ai pescatori, ma non se soccorrono i migranti. Chiediamo all’India se vuole prendersi Salvini al posto dei fucilieri
Glielo daremmo volentieri,soprattutto che in India non serve a niente baciare il rosario:buffone!!!!!!!!!!!!!
Ieri sera ho visto a Porta a Porta l’intervista a Girone, l’ho trovato un Uomo con la U maiuscola, dignitoso e schietto nel modo di porsi dopo quattro anni di prigionia estenuante, consiglio a Don Giorgio di vederla, potrà rendersi conto che l’Italia migliore è rappresentata proprio da ragazzi come Salvatore.
Ma tu sei fuori di testa! Assassini che diventano eroi! Devono pagare per ciò che hanno fatto di male!!!
Pagheranno comunque, o in Italia o in India, e non so dove sia peggio.
Comunque si può uccidere dignitosamente o fare opere buone penosamente
Ciao don Giorgio,apprezzo molto la tua passione per la mistica Umana,son cose che si dovrebbero insegnare a scuola,volevo dire che non è giusto attaccare persone che sicuramente sono sconvolte e confuse,io ritengo che sia controproducente e non contribuisce a ritrovare se stessi,ci porta a cercare la ragione sui fatti e ad attirare l’attenzione sul saperne più degli altri,è come attaccare se stessi in un certo senso,perchè aldilà del nome e del viso diverso,cadiamo quasi tutti nella stessa trappola dell’ignoranza,anche io lo sono,non mi vergogno,magari riuscissimo ad accettare che siamo tutti fratelli,per fratelli non mi riferisco all’egoistico gruppo di famiglia istituzionale o dai confini tracciati dagli egoisti che hanno abusato dei più deboli con le guerre sul pianeta,il territorio insomma,tipico atteggiamento dell’ego,bisogna chiedersi prima di fare accuse sui marò,perchè erano lì?Avrebbero potuto avere una diversa identità,il problema non è chi erano ma perchè erano lì,se riuscite a darvi una risposta,capirete che una parte di responsabilità è anche nostra,per poi riuscire a capire tante altre cose,critichiamo per esempio un politico,ma nessuno si chiede mai perchè il politico corrotto è lì dove sta,mi ha inizialmente aiutato fare autocritica,poi ho iniziato a capire che cose buone e cattive nel mondo,avevano un senso e che presto capiremo,tutti,che ci sono cose che nessun libro di scuola o guru ci può insegnare,l’insegnamento c’è,dobbiamo cercarlo dentro di noi,lasciate stare insegnamenti preconfezionati,sono sempre gli stessi,vecchi,anche perchè cambia il modo di interpretare il mondo,in realtà sappiamo già come fare,ma non ne siamo convinti,dubbi e paure,come fa gente come noi a dire che ha fede?Il problema è che si confonde il credo incondizionato con la fede,la fede è tutt’altra cosa,il credo è solo una guida iniziale e non dovrebbe essere incondizionata,ognuno a seconda delle esperienze che fa la interpreta come vuole,la fede invece ci unisce tutti e bisogna per forza essere mistici per capirlo,auguri a tutti
Mandiamo in India gli ufficiali tangentisti di taranto
Si potrebbe concordare che l’imputato anziché nell’Ambiasciata Italiana a Delhi sia ospitato in quella indiana a Roma, o meglio ancora nel Consolato Indiano a Bari, guisto dietro casa
Girone non parteciperà alla parata del 2 giugno. Gli Ammiragli hanno troppa paura di un gavettone
…..chi di spada ferisce di spada perisce……
I Leghisti vogliono sospendere l’annunciatrice indiana di cittadinanza italiana. In India faranno lo stesso con Del Piero e Sonia Gandhi.
Poi l’ostaggio sarebbe Girone?
Unica volta che difendono due terun
Amburgo ha sospeso tutti i procedimenti giudiziari, quindi non solo quello indiano, ma pure quello al Tribunale militare di Roma, se fosse in corso. Continua invece la libertà controllata, che non è detenzione.
La cosa più saggia è insistere che un solo fuciliere in India è sufficiente a garantire pure per l’altro. Eventualmente, una volta ristabilito in salute, Latorre potrebbe tornare in India per dare il cambio a Girone, e in tal caso riceverebbe applausi
Ora prorogano il permesso a Latorre, che avrebbero potuto non dare né per salute né per il Natale né per le elezioni.
Gli arbitri per definizione propongono soluzioni alle parti, ma non hanno potere coercitivo, meno che mai su stati sovrani. Ahi Ahi, non aspettiamoci miracoli dall’Aja
Però quando in Gambia pescatori italiani vengono non ammazzati, ma solo arrestati per reti fuori norma, i santi sono loro
Se l’arbitrato confermerà la giurisdizione indiana, tutti a urlare Arbitro cornuto. E se invece stabilità quella italiana, resta ancora da vedere se sono colpevoli o innocenti, nei tempi secolari che abitualmente ci mette la giustizia italiana
A chi vuole espellere gli Indiani suggerirei di far lavorare nelle stalle al loro posto i soldati Nato.
L’India ha respinto la risoluzione di Strasburgo, e ora farà altrettanto con la decisione di Amburgo. Perfino negli stadi agli arbitri si tirano bottiglie.
come cantava De Andrè:
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Il vero errore è la convenzione internazionale che degrada i nostri soldati a guardiani giurati dei privati (santi) armatori (che Dio li salvi per il bene che fanno).
Senza quell’atto di dubbia legittimità – L’Italia ripudia la guerra, OK? – i 2 marò non si sarebbero trovati in quella situazione. E’ andata bene che l’India non abbia voluto interpretare l’uccisione dei pescatori come un atto di guerra, altrimenti ora dovtremmo difenderci da una superpotenza mondiale da 600.000.000 di abitanti e dotata di arsenale nucleare! Tanto valeva attaccare la Cina, così finivano di comprarsi l’Italia in un sol colpo!
Se li si usa come camerieri in una nave da crociera, in caso di lite sulla lentezza del servizio non possono certo invocare la competenza esclusiva del tribunale militare.
All’inverso, nella Guerra d’Etiopia Mussolini ha fatto costruire le strade per l’invasione non dal Genio Militare, ma dall’impresa Gondrand, così gli operai e ingegneri ammazzati erano povere vittime civili
Condivido in toto la lettera di Don Giorgio alla figlia del Marò! Comprendo, ma non giustifico lo sfogo della ragazza, soprattutto quando vuol far passare suo padre come un eroe, accusando altri d atti illeciti. E’ forse lecito ammazzare due persone? E’leciito considerare gli altri extra… e tuo padre no, mentre uccideva?? non è forse immorale pretendere l’innocenza (colpevole) senza spendere una sola parola di pietà per i due papà indiani?Erano usciti a guadagnarsi da vivere e invece hanno trovato la morte a causa di un gesto ,forse troppo frettoloso, diciamo così,o a causa da parte di un uso irresponsabile delle armi da parte di tuo padre e collega ed essi nn sono più tornati dalle loro famiglie e dai loro figli. RIFLETTI E IMPARA,ragazza, facendo tua UN Pò DI UMILTà.Grazie,don Giorgio per l’ospitalità!
Anche io sono scandalizzato che il ministro sia stato in India ad accertarsi sulla salute di costoro. Più di quando non mi scandalizzi quando vanno a salutare i militari in missione : questi sono assassini, del resto chi fa quel mestiere lo fa sapendo di poterlo essere eventualmente. Quello che mi sconcerta ancora di più è quando sono i preti, magari durante la messa, a spendere parole di elogio o di apologia per questa categoria. Una frase infelice può capitare, ma si capisce quando sono studiate. Vero Don T. , parroco di MArina Palmense di Fermo ?
I marò non combattevano per la Patria e neppure per esportare la democrazia, ma per una petroliera, che non ha l’extraterritorialità di una corazzata; il caso non sarebbe molto diverso se invece di loro avessero arrestato magari il capitano della nave. La convenzione voluta da La Russa tra Marina Militare e Federazione Armatori non specifica chiaramente a che titolo operano, se come militari o come guardiani al servizio di un privato. Se avessero sparato a pescatori italiani, si sarebbe potuto sollevare il conflitto di competenza fra il tribunale ordinario e il tribunale militare.
Non conosco gli ospedali indiani, ma quelli italiani non sono certo il massimo.
Sulla questione delle acque internazionali non me ne intendo, comunque non è affatto semplice. Se non altro, il confronto con l’Achille Lauro c’entra poco, perché lì sia l’assassino che la vittima si trovavano a bordo della stessa nave. E se scaricate un sito internet indiano, il copyright è regolato dalla legge indiana in qualunque punto del mondo siate.