Don Roberto, non mi aspettavo da te questo vergognoso retromarcia. Non dovevi farlo! Non si deve obbediare a vescovi codardi!
dal Corriere della Sera
8 luglio 2019
Annullata la messa per Carola.
Il prete: «È opportuno sospenderla»
Il parroco di Pieve Porto Morone, don Roberto Beretta, ha deciso di revocare la celebrazione «dopo un confronto con il Vescovo». Il ministro leghista Gian Marco Centinaio su Facebook aveva giudicato l’iniziativa «una pagliacciata»
di Eleonora Lanzetti
È stata sospesa la messa programmata per venerdì 12 luglio, alle 8 e 30 nella chiesa di Pieve Porto Morone (Pavia), «per Carola Rackete e tutte le donne di coraggio che mettono la Legge di Dio prima della legge degli uomini». Ad annunciarlo è stato poco fa don Roberto Beretta, 43 anni, parroco della chiesa di Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, che sul bollettino delle celebrazioni settimanali consegnato ai fedeli durante la messa domenicale di domenica aveva inserito anche quella per la capitana della Sea Watch. Una funzione che aveva subito scatenato la reazione di Gian Marco Centinaio, ministro pavese della Lega. «Siamo in un paese libero — ha scritto lunedì mattina sul suo profilo Facebook il ministro dell’Agricoltura e del Turismo —, quindi accetto (ma non condivido) la scelta di un prete della mia provincia di celebrare una messa per Carola… proprio perché siamo in un paese libero mi permetto di consigliare al prete di pensare un pochino di più ai propri parrocchiani, anziché fare queste pagliacciate». «Pur continuando a pregare incessantemente come cristiano e prete, da solo e con la comunità parrocchiale – spiega don Roberto -, per tutti i migranti, per coloro che tra di loro sono morti nei viaggi di terra e di mare in cerca di un futuro umano e per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali di ogni uomo si prestano ad assistere, accogliere e integrare questi nostri fratelli che il Padre celeste assegna alle nostre preoccupazioni come segno dei tempi nel quale ne va del nostro appuntamento con Dio e del futuro della persona umana italiana e occidentale, dopo un confronto con il Vescovo diocesano si è giudicato opportuno sospendere la messa di venerdì prossimo a Pieve».
Il post di Centinaio ha registrato in poco tempo un migliaio di condivisioni e decine di commenti (a favore, di simpatizzanti leghisti). Nonostante il duro attacco del ministro, don Roberto Beretta non cede di un passo e, dalla montagna dove si trova in colonia con alcuni giovani dei centri estivi, ha rispedito al mittente la polemica sulla messa per Carola: «Sono più che convinto della mia decisione — ha dichiarato il parroco di Pieve Porto Morone —. Da sacerdote non ho dubbi sul fatto che la Legge di Dio venga prima della legge degli uomini, soprattutto se si tratta di salvare delle vite umane. Poi mi sembra che anche la giustizia abbia stabilito che questa donna non abbia commesso illeciti».
Caro don Roberto, “nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio” (Lc. 9,62). I seguaci del Risorto vengono chiamati “quelli della via” (Luca negli Atti). Ti capisco umanamente, ma comportandoti così rischi di essere come don Abbondio nei Promessi sposi del Manzoni: “se uno il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare.”
A Don Abbondio qualcuno disse: “Questo matrimonio non si ha da fare né oggi né mai”! La storia, allora romanzata oggi si materializza.