Questi preti: altro che invidia, ho solo pena… poveretti!

Invidio solo gli intelligenti, i profeti, i dissidenti coraggiosi, i mistici estremi, non certo gli imbecilli…

 

1 Commento

  1. luigi ha detto:

    Fanno pena, sì questi preti. Sono poveri dello spirito, mentre dovrebbero esserlo nello spirito. Sanno capire che l’ora di adorazione eucaristica è particolare di una religione, la cattolica, mentre la pura contemplazione è universale?

    La mia esperienza infantile di adorazione è culminata con un ceffone rifilatomi da un prete manesco sul viso (don Antonio Molteni prete dal 1951 nella chiesa di Verderio).

    Le mie esperienze di pura contemplazione adulta davanti ad un crocifisso che mi ha portato poi a contemplare la bellezza del paesaggio (sulla collina della casa dei ritiri spirituali dei barnabiti ad Eupilio) o in altri luoghi (l’eremo delle Stinche nel Chianti dove si era ritirato fra Giovanni Vannucci) o simili dove con la bellezza del paesaggio regnava il silenzio.

    Quando cerchi la pace vera (quella interiore) non fermarti ad osservare la punta del naso che ti porta allo strabismo superficiale esteriore. Non perderti in quello profondo esteriore che ti porta oltre i paesaggi, la luna, il sole, le stelle nell’immensità cosmica ma immergerti in quella profonda interiore dove troverai quelle ricchezze senza valore che neppure immaginavi di avere. (luigi)

    “Tardi ti ho amato, o bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato!
    Tu eri all’interno di me, ma io ne ero fuori […] tu eri con me, ma io non ero con te…
    Agostino, Confessioni, X, 28”

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