Che volete?

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Che volete?

Continuare a prendercela per personaggi che hanno solo la fama di essere “merda”?
Pensate a Matteo Salvini, non solo “un pezzo” di merda, ma merda allo stato puro!
Continuare a prendercela per personaggi che hanno solo la fama di essere “postribolo”?
Pensate a Silvio Berlusconi, ancora l’orrendo oggetto di desiderio di coglioni con problemi psichiatrici!
Continuare a prendercela per personaggi che hanno solo il merito di essere una “nullità”?
Pensate a Giorgia Meloni, politicamente una pirletta ridicola leader di una opposizione che sta in piedi con la cicca!
Vinceranno le elezioni, perciò governeranno? Altra grave emergenza che tanti fingeranno di non vedere, accecati dal male del negazionismo a priori.
Rassegniamoci al peggio, in quella bolgia di convivenza con il destino crudele, al pensiero che tutto cambia, ma sempre in peggio.
Non c’è solo una politica di merda, di marciume e di nullità di una destra estrema che impone le migliori defecazioni, ma ovunque guardi non vedi che apparenze di un bene così contraffatto che cattura ancora anime devote, chiesa e casa.
Ma c’è di più, di ancor peggio. Ed è quel fondamentalismo diabolico un po’ di destra e di centro, che sa giostrarsi bene nelle emergenze che affondano anche valori perenni.
Il fondamentalismo è la legge apparente del buon senso, quando il vero buon senso perde di vista ogni orientamento al Divino.
Sganciati dal Sommo Bene, ogni apparenza di bene predomina sulla realtà.
L’apparenza inganna, e il bene ne è la vittima.
La realtà! Tutti dicono di vederla, invece vedono solo apparenze. Da destra o dal centro o dalla sinistra tutto è apparenza, anche se il bene lo si intravede, ma solo lontanamente.
E così destra, centro e anche sinistra sono soltanto apparenze: più o meno apparenze, ma sempre apparenze di quel Bene che non c’è, perché appunto coperto sotto un mucchio di apparenze.
E allora perché fidarci di una politica che, voltala e rivoltala come si vuole, è sempre un mondo di apparenze?
E succede che appena un Giusto vede la realtà, al di là del mondo ipocrita delle apparenze, allora viene giudicato e condannato dai mostri delle apparenze.
E la tentazione c’è di lasciarci andare, pensando: “Tanto i mostri vinceranno sempre!”.
In fondo, al popolo piace godersi lo spettacolo dei mostri che mangiano il cervello dei venduti.
13 agosto 2022
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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