Questi laicisti anticlericali mangiapreti rincoglioniti che ora diventano papisti piagnucoloni…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Questi laicisti anticlericali mangiapreti rincoglioniti

che ora diventano papisti piagnucoloni…

Da quando l’argentino Jorge Mario Bergoglio è salito sul soglio pontificio, ho assistito ad un impressionante progressivo cambio di rotta di gente che, in tutta la sua esistenza, non aveva fatto che menar fendenti contro la religione, la fede, il vaticano, il clero ecc. ecc., in nome di quel laicismo che invoca ogni tipo di autonomia da tutto ciò che puzza di candele. L’acredine, la bile, la bava, l’odio, la ripicca, la vendetta… erano le caratteristiche dei vari pionieri, anche sul piano solo culturale (i ben pensanti chic di tendenza sinistrorsa, ma non solo), ma soprattutto dei lottatori sul piano politico, anche se talora banderuole, pronti come cavallette a saltare di qua o di là nei partiti più strani e anche opportunisti.
Ora è diventato di moda inginocchiarsi ai piedi di Papa Francesco, bagnandoli di lacrime, come aveva fatto una prostituta nei riguardi di Gesù.
Sì, c’è qualche noto giornalista, ad esempio Eugenio Scalfari, che sfrutta ogni occasione per far parlare di sé: anche un papa intellettualoide o un papa bonaccione fanno comodo. Ma ci sono giornali che si sono sempre proclamati atei e laicisti, e che ora non fanno che leccare il culo di Papa Francesco. Beh, per essere ancora più completi, i cosiddetti Movimenti di base si sono venduti al “nemico” (a quella Chiesa istituzionale che aveva sempre suscitato per reazione grandi profeti, per poi distruggerli). Ad esempio, è impressionante e insopportabile l’atteggiamento supino di “Noi Siamo Chiesa”. 
Ma ciò che sta avvenendo in questi ultimi tempi è davvero scioccante. Gli storici leader del Movimento dei Radicali, Emma Bonino e Marco Pannella, si son fatti non solo credenti, ma cattolici e papisti. Ricordate ciò che diceva Pannella contro il Vaticano, forse l’unica parola che egli conosceva della religione cattolica? Ricordate le lotte della Bonino contro gli “oscurantismi” della Chiesa? Eccoli ora genuflessi davanti al soglio pontificio! Forse l’età gioca brutti scherzi, e forse vale anche il detto dei nostri vecchi: “Quando uno non ne può più, si attacca al buon Gesù!”. 
Qualcuno potrebbe chiedermi: “Non sei contento quando un “infedele” o un laicista incallito si converte alla Chiesa?”. La mia risposta è secca: “No! Non sono contento! Preferisco che il musulmano resti musulmano e viva nel migliore dei modi la religione islamica, così l’ebreo, il buddista, l’induista… E se uno è ateo, che riscopra quei valori che appartengono all’Umanità”.
Anch’io sono a-teo nel senso che metto in discussione il dio della religione; anch’io sono anti-clericale nel senso che non sopporto la struttura di una Chiesa rigidamente gerarchica; anch’io sono fortemente dissidente nel senso che non sopporto l’immobilismo, la chiusura mentale, una fede dogmatica ecc.
E, se devo essere del tutto sincero, a me è successo e sta tuttora succedendo che il mio è un cammino a ritroso nei riguardi di una struttura sociale-politico e di quella religiosa, per il fatto che sto prendendo la strada dell’intus, alla ricerca di quell’essere dove c’è la fonte della vita cosmica.
Ed ecco la cosa paradossale: mentre i più incalliti anticlericali si fanno papisti, io me ne allontano dalla Chiesa-struttura, per cogliere quella realtà sacra (che non ha colore, non  ha partito, non ha religione, non ha etichette) che costituirà l’alfa e l’omega dell’essere umano e dell’universo.
Cara Emma e caro Marco, vi lascio volentieri il posto. La mia strada è un’altra. Non amo piangermi addosso, neppure nei momenti più dolorosi della vita. E non sarà certo a consolarmi una religione che ho sempre contestato. 
17 maggio 2015
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2
 
 

7 Commenti

  1. Patrizia ha detto:

    Forse quelli che ha citato don Giorgio sono semplicemente attirati dalla figura umana di Bergoglio, e che la Chiesa Struttura non c’entra nulla in tutto questo, altrimenti vorrebbe dire che si sono completamente rammolliti.

  2. Paolo ha detto:

    Più che al cristianesimo mi sembra che personaggi come Eugenio Scalfari, Marco Pannella e Dario Fo si siano convertiti a papa Francesco, mantenendo però il loro punto di vista laico. Un po’ come facevano i cosiddetti “atei devoti” di centro-destra, ma ovviamente per motivazioni opposte. Gli atei devoti vedevano in papa Giovanni Paolo II e in papa Benedetto XVI dei preziosi alleati e fornitori di argomenti per le loro campagne elettorali, nel caso di Scalfari, Pannella e Fo, invece, emerge una stima per il “papa rivoluzionario” o quanto meno “innovatore”. Che lo sia veramente non sta a me dirlo, loro però ne sembrano convinti. Don Giorgio, invece, se non mi sbaglio lo è un po’ meno.

  3. Giulio ha detto:

    Qui non sbaglia, anche a me i sopracitati Scalfari, Pannella e Bonino mi sembrano dei vili marrani convertiti per opportunismo.

  4. GIANNI ha detto:

    Evidentemente, se vogliamo usare un termine considerato elegante, ed usato da certi interpreti, l’ermeneutica della figura di papa Francesco fa vedere a molti cose…che non esistono, almeno secondo me.
    Poi magari costoro diranno che sono io a non vedere…….
    Ma forse la realtà è ancora un’altra……quando si vogliono argomentare le proprie tesi, un modo è quello di avvalersi del principio d’autorità, che personalmente aborro, e che consiste nell’indicare una fonte autorevole a sostegno.
    Ad esempio in base al dogma dell’infallibilità pontificia, il pontenfice è fonte di infallibilità in materia di fede e di morale.
    E’ quindi comodo, fa comodo, proiettare su papa Franceso proprie visioni, in modo tale da far apparire, o quasi, che poi le proprie tesi siano le stesse…..di una fonte autorevole, come dire…..se lo dice il papa…….
    Ben più difficile avere una certa coerenza ed onestà intellettuale.
    Molto sinceramente, invece, io devo dire che non ho mutato opinione nell’analisi interpretativa, storicamente parlando, della figura di questo pontefice, ed i fatti mi pare mi diano ragione.
    Anche se all’inizio un’interpretazione conservatrice pareva a molti una stupidaggine….ma io preferisco essere accusato di stupidaggini, che di incoerenza…..
    Direi che sono stato sin dall’inizio sostenitore di una visione conservatrire dell’attuale pontefice in materia di fede e di morale, in qualche misura anticipando poi l’opinione che troviamo su questo sito.
    Certo, aperture ve ne sono state, ma più che altro a livello organizzativo.
    Visto, pertanto, che in fatto di dottrina e di morale nulla è mutato, francamente condivido la tua opinione, don Giorgio, su persone che non paiono troppo coerenti, e che, anzi, sembrano convertiti dell’ultima ora.
    Forse non hanno capito o, forse, fanno finta di non capire. Perchè, ripeto, certo principio di autorità fa comodo non solo nella più tradizionale delle dogmatiche, ma anche a qualche laico, o tale dichiaratosi.
    Il fatto è che papa Francesco va ormai di moda e fa comodo tirarlo in ballo, peraltro, a mio avviso, commettendo un’ingiustiza anche contro di lui, perchè non si può mettergli in bocca cose che non ha mai detto, non solo ex cathedra, ma anche semplicemente parlando.

  5. Giovanni ha detto:

    Che significano le sue ultime frasi? Che finalmente, in un accesso di coerenza, getta la tonaca alle ortiche?

    • Don Giorgio ha detto:

      Si vede quanto sei idiota, analfabeta, che non capisci ciò che scrivo.

      • mauro ha detto:

        Non se la prenda, Don Giorgio, quelle di Giovanni spero siano solo ” stonate battute”. Io, come tanti altri, apprezzo il suo mettersi a nudo nel dichiararsi alla ricerca.. Anche io, da laico, sono alla ricerca di risposte, e sto compiendo un percorso inverso a quello di tanti “papisti”.. cerco sempre più di capire la fede e meno, molto meno, mi lascio confondere dalla religione.
        E mi ritrovo sempre più solo..

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