Vi invito a guardare gli ultimi video su Matteo Salvini e i leghisti
Non ci sono solo parolacce, offese, ma anche riflessioni che meriterebbero qualche approfondimento. Peccato che i leghisti non abbiano la testa per riflettere. Ma pazienza. Ci vorrà del tempo, poi chissà?
Ormai la guerra e aperta, don, e finalmente cominci ad avere validi alleati!
https://www.huffingtonpost.it/2018/06/21/michele-e-santoro-e-vauro-ce-un-giudice-per-salvini_a_23464664/?utm_hp_ref=it-homepage
I virus per definizione sono organismi biologici con caratteristiche di parassita, che si nutrono e si replicano esclusivamente all’interno delle cellule viventi di altri organismi, in particolare di quelle che contengono il materiale genetico. In sostanza si tratta di organismi di per sé sfaccendati, il cui unico scopo è sfruttare e contaminare il prossimo…
Ecco, alla domanda “chi è (o cos’è) Salvini” credo che molto probabilmente risponderei che sia una sorta di virus.
Sul Fatto Quotidiano online ho letto un articolo di Andrea Scanzi che, in evidente polemica con la maggior parte dell’opinione pubblica e delle personalità più eminenti del nostro paese, a dir poco indignati dall’atteggiamento razzista, xenofo e sprezzante di Salvini, ne loda l’operato e le capacità di politico. Scanzi, pur facendo dei distinguo che lasciano il tempo che trovano, e dichiarando di non condividere certe decisioni e proclami del nuovo ministro dell’interno, ammira il suo spirito d’iniziativa e il coraggio con cui, alzando la voce, anche per dire cose sgradevoli, ci mette la faccia. Atteggiamento, a suo parere, vincente. A tal punto da aver costretto i paesi guida dell’Unione Europea a porre l’attenzione sul problema degli sbarchi di massa, in cui l’Italia è rimasta spesso isolata, mettendoli davanti alle loro responsabilità. L’unica colpa che gli addebita è che sbilanciandosi troppo su posizioni estremiste ha finito per creare un asse di intesa e collaborazione (gia in atto o futura?) con i fascisti di Fratelli d’Italia, a scapito, ahimé, dei suoi adorati cinque stelle, ormai oscurati dal presenzialismo e dalla smania di protagonismo del leader leghista.
Francamente non so se il pupillo di Travaglio sia convinto di quello che afferma, o la sua sia solo una provocazione, ma in ogni caso denota una tendenza pericolosa che sta via-via prendendo piede in questo benedetto paese, così sensibile alla demagogia dei capipopolo e facilmente influenzabile da chi vuol dare ad intendere di “lavorare” per il tuo bene.